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Auto ad idrogeno, a che punto siamo?

Idrogeno: ecco la situazione dopo l'evento Toyota di Bruxelles. A che punto siamo, il futuro dell'idrogeno nei trasporti e il suo ruolo nella transizione energetica.

Si ritorna a parlare di idrogeno e di riflesso va avanti il percorso di ricerca applicata e sperimentale. Toyota, a Bruxelles, nell’ambito dell’evento Kenshiki ha anticipato che, entro il 2040, punta alla neutralità carbonica. E ancora cinque anni prima di raggiungere il 100% di riduzione delle emissioni di CO2 sui nuovi veicoli che saranno lanciati nell’Unione Europea a cominciare dal Regno Unito. L’idrogeno per Toyota batte le batterie al litio.

L’idrogeno e la mobilità

Idrogeno a disposizione non solo sui veicoli leggeri, ma anche su quelli pesanti. In Italia l’obiettivo del Piano Nazionale per la mobilità ad idrogeno per il 2025 prevede 27mila veicoli alimentati da questo combustibile, 8 milioni e mezzo nel 2050, con 23mila autobus riforniti da 5.000 stazioni di rifornimento.

Rifornimento di idrogeno nuova Toyota Mirai
Il rifornimento di idrogeno è veloce

L’idrogeno può essere prodotto dal gas naturale o dal biometano o dall’elettrolisi dell’acqua, usando per il procedimento elettricità da fonti rinnovabili. I veicoli a celle a combustibile (fuel cell) sono già una realtà.

Infrastrutture idrogeno in Italia 

Le infrastrutture per il rifornimento in Italia possono contare su un hub H2 inaugurato nel 2014 in provincia di Bolzano ed uno a Marghera nella Hydrogen Valley dove Toyota Italia ha messo a disposizione sei Mirai, tre per il Comune, tre per il servizio di car sharing cittadino. “C’è anche una stazione a San Donato Milanese – ha annunciato Giuseppe Ricci, direttore generale Energy Evolution di Eni – e ne seguiranno altre otto in futuro”.

Stazione di rifornimento di idrogeno di Mestre

Come Milano Bicocca, Mantova, Roma Fiumicino e Collesalvetti. In provincia di Brescia è nata la prima Hydrogen Valley italiana. “La filiera dell’idrogeno – ha spiegato Renato Mazzoncini, amministratore delegato di A2A – è all’inizio: il primo accordo lo abbiamo chiuso con Snam”. 

Mercato auto e truck ad idrogeno, nuovi modelli 

Ad ottobre 2022, però, in Italia non è stata venduta nessuna vettura ad idrogeno. In Barclay Research stimano che da oggi al 2050 il mercato crescerà di nove volte favorito dal settore industriale e da quello del riscaldamento e dell’autotrasporto. L’idrogeno va ricavato da combustibili fossili o dall’acqua: c’è il grigio che utilizza petrolio o gas naturale, il blu che prevede la cattura del CO2 e il verde che si ottiene attraverso l’elettrolisi dell’acqua. L’Europa ha una sua strategia per l’idrogeno e nel futuro dell’auto non si pensa solo alla vettura con la spina. 

Spaccato fuel cell nuova Toyota Mirai
Spaccato fuel cell nuova Toyota Mirai

Toyota, Bmw, Daimler, Honda, Hyundai, Ford, Renault, Nissan, GM in prima fila. “Tra il 2025 ed il 2030 l’auto ad idrogeno raggiungerà la parità di costo rispetto all’auto ibrida” – questo il pensiero espresso nel 2019 da Didier Stevens di Toyota Europa. 

Il brand del Sol Levante ha spinto sull’idrogeno con la seconda generazione della berlina-coupé Mirai, ordinabile anche in Italia in tre allestimenti, Pre (66.000 euro), Essence (69.000 euro) ed Essence + (76.000 euro). Un modello che nasce sulla piattaforma modulare GA-L della famiglia Tnga-Toyota New Global Architecture e condivisa con Lexus LS. Una Mirai che si guida come un’elettrica: pulsante d’accensione, levetta centrale in Drive.

BMW Serie 7 Hydrogen 7
BMW Serie 7 Hydrogen 7

Nel 2006 la BMW organizzò una prova con un modello ad idrogeno, la Hydrogen 7 basata sulla Serie 7, da Verona sino all’aeroporto di Monaco di Baviera dove c’era l’unico impianto di rifornimento: un test avveniristico che ricordo ancora (motore 12 V, 260 cv, 230 km/h) perché al volante c’era il sottoscritto. BMW ha diramato di recente i primi dati tecnici del suo sistema propulsivo denominato Hydrogen Next e nasce dalla collaborazione con Toyota iniziata nel 2013. La iX5 a idrogeno da 374 CV vista in anteprima al Salone di Monaco arriverà in pochi esemplari nella primavera del 2023: sarà al centro di laboratori mobili in una serie di incontri in alcune città europee.

Camion, bus e traghetti ad idrogeno

La tecnologia delle celle a combustibile potrebbe diventare il quarto pilastro del nostro portafoglio di propulsori, oltre a benzina, diesel ed elettrico” – hanno spiegato in BMW. Tra il 2030 e il 2050 lo utilizzeranno mezzi pesanti, camion e bus che non possono permettersi batterie di grandi dimensioni che penalizzerebbero il carico, ma anche alcuni treni (come quello francese Alstom e quello di Trenord sulla linea Brescia-Iseo-Edolo) e alcuni traghetti nelle isole Orcadi nel nord della Scozia. 

Nei mesi scorsi a Berlino è stato presentato il prototipo del truck Mercedes Benz battezzato GenH2, che sarà prodotto in serie a partire dal 2025 utilizzando idrogeno in forma liquida anziché gassosa: autonomia fino a 1.000 km. Un veicolo che si è già aggiudicato, insieme all’eActros, il Truck Innovation Award 2021. Il brand tedesco ha ufficializzato un accordo con Volvo Group per la creazione di una joint venture per lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di sistemi di celle a combustibile pronti per l’installazione in serie. 

Autobus ad idrogeno Toyota SORA
Autobus ad idrogeno Toyota SORA

In Svizzera è già operativo l’Xcient Fuell Cell di Hyundai alimentato anch’esso ad idrogeno in configurazione autocarro. Si tratta di un primo passo della Casa coreana per l’avvio della commercializzazione del suo modello, oltre che in Europa anche in Cina e negli USA. Nei prossimi anni sarà introdotta una nuova gamma con autotreni 4×2, 6×2 e motrici 4×2. Rivisto nei minimi dettagli l’accordo fra l’americana Nikola e Cnh Industrial, pronti a testare entro fine anno i prototipi di camion alimentati a celle a combustibile a idrogeno (produzione a partire dal 2023). Trevor Milton ha sempre accarezzato l’idea dei camion ad idrogeno e nel 2014 ha creato la Nikola Corporation, sbarcando poi a Wall Street ed entrando subito nella graduatoria di Forbes degli uomini più ricchi d’America.

Camion ad idrogeno Hyundai
Camion ad idrogeno Hyundai

Ma anche tredici multinazionali tra cui Bmw, Honda, Daimler, Hyundai e la stessa Toyota investiranno 10 miliardi di euro nei prossimi 5 anni per rilanciare questo carburante super pulito.

Auto ad idrogeno  

Numerose case costruttrici hanno realizzato vetture con questa alimentazione come Bmw Hydrogen7, presentata nel 2001, Volkswagen Golf Hymotion, 136 CV, autonomia di 500 km, Hyundai ix35 e Nexo, Mercedes Necar 1, Honda FCX, Audi H Tron, GM Electrovan, Mercedes GLC F-Cell, Mazda RX-8.

Frontale laterale Toyota Mirai Papamobile per Papa Francesco
Toyota Mirai Papamobile per Papa Francesco

Per Papa Francesco durante il suo viaggio apostolico in Giappone, Toyota aveva allestito una Mirai in versione papamobile.

Prezzi auto ad idrogeno

Attualmente le auto ad idrogeno in commercio sono orientali: Toyota Mirai (da 66.000 euro), Hyundai Nexo (da 70.000 euro) e stesso prezzo per l’Honda Clarity. Già nel 2000 c’era l’Opel HydroGen1 basata sulla monovolume Zafira; poi seguirono la Mercedes Classe A F-Cell, la Classe B F-Cell, la GLC F-Cell, proposta quest’ultima con la formula del noleggio con un canone mensile di 799 euro in Germania. In Giappone ci sono la VW Golf HyMotion, l’Audi A7 Sportback h-tron concept, l’Audi h-tron.

Auto ad idrogeno, strategia Hyundai, diffusione entro il 2040
Hyundai Nexo SUV ad idrogeno

L’idrogeno è anche uno dei capisaldi di Bosch per il prossimo decennio. “Il piano prevede di mettere in funzione 100 impianti – ha anticipato Volkmar Denner, Ceo della multinazionale – con un investimento di un miliardo di euro”.

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