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Mercato auto Europa, solo l’Italia contiene la crisi a febbraio

Il mercato auto in Europa è in profonda crisi e perde ancora il 20,3% rispetto al 2021. L’Italia è il paese che perde di meno (-12,3 %) solo perché ha deciso di estendere gli incentivi anche alle auto con alimentazione tradizionale.

Il mercato europeo dell’auto è ancora in piena crisi e nel mese di febbraio rispetto al 2020 ha perso il 20,3 % delle immatricolazioni, cioè 850.170 immatricolazioni rispetto a 1.066.172 dello stesso mese 2020. Nel cumulato dei primi due mesi la perdita sale al -23,1% (1.693.059 unità). Le contrazioni più pesanti fra i major markets riguardano Spagna (-38,4%) e Regno Unito (-35,5%), ma il record negativo è del Portogallo (-59%).

L’Italia, grazie agli incentivi, presenta ancora il calo più limitato fra i mercati più grandi (-12,3%), superata sia dalla Germania (-19%) che dalla Francia (-20,9%).

Auto vendute in Europa a febbraio 2021

In Europa a febbraio 2021 sono state vendute in totale 850.170 auto, rispetto alle 1.066.172 unità del 2020, nell’ultimo mese “normale” prima dello scoppio ufficiale della pandemia da Covid-19 nel Vecchio Continente.

incentivi auto euro 6
In Europa a febbraio 2021 rispetto al 2020 le vendite auto sono calate del 20,3%

Vendite auto in Italia a febbraio 2021 effetto incentivi

Nell’ambito dei cinque maggiori mercati dell’Europa Occidentale, il risultato “migliore” lo fa registrare l’Italia che accusa una contrazione contenuta nel 12,3% in febbraio contro cali del 19% in Germania, del 20,9% in Francia, del 35,5% nel Regno Unito e del 38,4% in Spagna.

Rispetto al resto dell’Europa Occidentale, l’Italia riesce a contenere le perdite grazie agli incentivi varati con la Legge di Bilancio anche per vetture con alimentazione tradizionale, ma con emissioni comunque non superiori a 135 gr/km di CO2.

La flessione del mercato italiano (-12,3%) è la più bassa fra i mercati europei

Lo stanziamento previsto per questi incentivi si sta però rapidamente esaurendo. Oggi sono ancora disponibili 54,8 milioni e, tenendo conto della media delle prenotazioni giornaliere dall’inizio della campagna ad oggi, per questi incentivi restano fondi ancora fino alla fine di marzo.

Vendite auto in Germania, Regno Unito, Francia e Spagna

Tornando agli altri maggiori mercati dell’area, in Germania a febbraio c’è stato un calo del 19% e secondo Reinhard Zirpel, presidente dei costruttori di autoveicoli, “il mercato tedesco delle autovetture si sta dirigendo ancora una volta verso un risultato annuale disastroso” e ciò nonostante forti investimenti per sostenere le vendite.

Logo Golf portellone posteriore Volkswagen Golf eHybrid
Anche la Germania è in difficoltà (-19%) e perde di più dell’Italia

In Francia, dove gli incentivi al settore auto sono stati rinnovati recentemente, il calo di febbraio è del 20,9%. Decisamente peggiore è la situazione negli altri due grandi mercati dell’area, quello del Regno Unito e quello della Spagna. Nel Regno Unito in febbraio il calo è del 35,5% con un livello di immatricolazioni che non si vedeva dal 1959. In Spagna il calo è ancora superiore (-38,4%).

Vendite auto elettriche e ibride plug-in in aumento, Italia esempio virtuoso

In un mercato che decresce continuamente solo i nuovi veicoli elettrici e ibridi crescono, in tutti i paesi europei. La spinta è data sicuramente dagli incentivi per queste auto in vigore in quasi tutti questi paesi con stanziamenti generalmente molto superiori alla capacità del mercato di usufruirne per le carenze infrastrutturali che ancora penalizzano la diffusione delle auto elettriche.

Vendite auto elettriche, classifica delle 10 più vendute nel 2020
Crescono le vendite di auto elettriche e ibride ed alla spina ma non fermano la crisi dell’auto

In Italia a questa situazione si è posto rimedio con incentivi anche per l’acquisto di vetture con alimentazione tradizionale, ma comunque con emissioni contenute.

L’Italia è un esempio virtuoso per i paesi europei che ancora non lo fanno e sostengono solo l’auto elettrica senza considerare che le case auto stanno finanziando la transizione all’elettrico con i proventi delle vendite di auto tradizionali, peraltro sempre più pulite.

Motori diesel Volkswagen
L’Italia grazie agli incentivi alle auto tradizionali è un esempio virtuoso per tutta l’Europa

“Continua il periodo di forte crisi per il mercato dell’auto in Europa e il settore guarda con preoccupazione ai ritardi delle Istituzioni nel favorire la transizione verso una mobilità sostenibile”. Così Michele Crisci, Presidente dell’UNRAE, l’Associazione delle Case automobilistiche estere, commenta i dati del mercato dell’auto del mese di febbraio in Europa.

A fronte di ingenti investimenti dei Costruttori verso elettrico ed idrogeno – spiega Crisci – la rete stradale europea risulta ancora in forte ritardo nell’installazione delle infrastrutture di ricarica che crescono della metà rispetto al mercato.

Michele Crisci rieletto Presidente UNRAE
Michele Crisci, Presidente dell’UNRAE, l’Associazione delle Case automobilistiche estere

Senza un numero adeguato, anche in prospettiva, di impianti di ricarica veloce sulle principali autostrade continentali sarà impossibile raggiungere l’obiettivo delle emissioni zero nei prossimi 30 anni.

In questo quadro – aggiunge – l’Italia è ancora all’ultimo posto (insieme alla Spagna) fra i grandi Paesi europei nella diffusione di auto ‘alla spina’, con una quota del 5,8% a febbraio, contro il 20,7% della Germania, il 13,2% della Francia e il 13% del Regno Unito”.

DATI VENDITE AUTO IN EUROPA FEBBRAIO 2021
(File PDF scaricabile da link diretto)

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FONTE DATI UNRAE

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