GUIDE CONSIGLI AUTONotizie auto

Bonus gasolio, a chi spetta, come funziona

Le aziende di trasporto che operano in Italia possono chiedere il credito d’imposta sulle spese sostenute per l’acquisto di carburante.

Contro il caro carburanti, almeno per le aziende di trasporto, arriva il bonus diesel, che offre la possibilità di detrarre sotto forma di credito d’imposta le spese per l’acquisto del gasolio. Dal 1° aprile 2024 è possibile presentare domanda per il bonus gasolio, un incentivo che permette di recuperare il costo del gasolio consumato nei primi tre mesi del 2024. Il contributo è di 214,18 euro per ogni mille litri di gasolio consumato e può essere richiesto sia in denaro che sotto forma di compensazione.

Credito imposta diesel che cos’è

Il bonus diesel, sotto forma di credito d’imposta, è una misura che punta a mitigare i maggiori costi di un’azienda derivanti dal caro carburanti e può essere richiesto dalle imprese italiane che operano nel settore dei trasporti e utilizzano veicoli di categoria Euro 5 o superiori con una massa complessiva di almeno 7,5 tonnellate.

Credito imposta diesel
Le aziende di trasporto possono chiedere il credito d’imposta per le spese dei carburanti

Questo credito può coprire fino al 28% delle spese sostenute nel primo trimestre del 2024 per l’acquisto di gasolio utilizzato per la trazione dei veicoli, escludendo l’imposta sul valore aggiunto. La richiesta deve essere presentata a partire dalle ore 15:00 del giorno 1° aprile e fino alle ore 23:59 del giorno 30 aprile 2024.

Credito imposta diesel trasporto persone

Per le imprese che effettuano servizi di trasporto di persone su strada con autobus di categoria Euro V o superiore, c’è un credito d’imposta che può coprire fino al 12% delle spese sostenute nel primo semestre del 2022 per l’acquisto di gasolio utilizzato per la trazione degli autobus, al netto dell’imposta sul valore aggiunto.

Credito imposta diesel imprese conto terzi

Le imprese italiane impegnate nel trasporto merci per conto terzi (secondo il decreto legislativo 504/1995 con veicoli Euro 5 o superiori, pesanti oltre 7,5 tonnellate), possono ottenere un credito d’imposta massimo del 12% delle spese sostenute nel primo trimestre del 2024 per l’acquisto di gasolio per i loro veicoli. Questo credito è convalidato tramite fatture d’acquisto e rientra nelle disposizioni della legge 197/2022. Le richieste per ottenere questo contributo possono essere presentate dal 1 aprile 2024 alle 15:00 fino al 30 aprile 2024 alle 23:59.

Credito imposta diesel come funziona, a chi spetta

La domanda per il bonus gasolio può essere presentata online tramite il sito dell’Agenzia delle Entrate seguendo un percorso specifico (seguendo il percorso Accise; Prodotti energetici; Benefici per il gasolio da autotrazione; Benefici gasolio autotrazione 1° trimestre 2024). Se non è possibile presentare la domanda digitalmente, è consentito farlo anche in formato cartaceo utilizzando supporti come pen drive USB, CD-ROM o DVD.

Per le imprese nazionali, le dichiarazioni devono essere inviate all’Ufficio delle Dogane competente in base alla sede operativa dell’azienda. Nel caso di più sedi operative, si applica il criterio della sede legale o della principale tra le sedi operative. Le imprese europee tenute a presentare la dichiarazione dei redditi in Italia devono inviare le dichiarazioni all’Ufficio delle Dogane competente rispetto alla loro sede di rappresentanza in Italia. L’ufficio competente può essere identificato consultando l’elenco pubblicato sul sito delle dogane.

Per le imprese al di fuori dell’Unione europea, è necessario verificare se sono obbligate a presentare la dichiarazione dei redditi in Italia. In caso affermativo, saranno soggette alle decisioni di ciascun esercente unionale.

Credito imposta diesel come funziona
Dal 1° aprile 2024 è possibile presentare domanda per il bonus gasolio

Nell’istanza per il bonus gasolio, è necessario specificare se si desidera ricevere il contributo in denaro, indicando il Bic e l’Iban, oppure se si preferisce riceverlo tramite compensazione utilizzando il codice tributi 6740 nel modello F24. Per ottenere il rimborso, è obbligatorio indicare nella fattura elettronica la targa del veicolo che ha fatto rifornimento presso gli impianti di distribuzione carburanti, come stabilito dalla nota dell’Agenzia delle Dogane n. 64837 del 7.6.2018. Successivamente, le dichiarazioni devono essere trasmesse tramite il Servizio Telematico Doganale – EDI da parte dei soggetti abilitati.

Leggi anche:

→ Prezzo medio nazionale dei carburanti
→ Come risparmiare sul carburante
→ Prezzi carburanti su Google Maps
→ Accise carburanti, prezzo reale benzina e diesel
→ Benzina e gasolio a 1 euro, prezzo agevolato
→ Come fare carburante al self service da soli?
→ Come pagare al self service di carburante

→ Cosa ne pensi? Fai un salto sulla discussioni sul FORUM!

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

per ricevere aggiornamenti da Newsauto.it

Seleziona lista (o più di una):

Informativa sulla privacy

Pulsante per tornare all'inizio

Disattiva l'AD Block

Gentile lettore, per navigare sul sito di NEWSAUTO ti chiediamo di disattivare l'AD Block. Ci sono persone che lavorano per offrire notizie sempre aggiornate, realizzare prove di auto su strada con un servizio puntuale e di qualità che ha bisogno di preziose risorse economiche che arrivano proprio dai banner disattivati. Grazie, siamo fiduciosi della tua comprensione. Il Team di Newsauto