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Accise carburanti, cosa e quali sono

Con il costo dei carburanti che ha oltrepassato la soglia dei 2 euro al litro si torna a parlare delle accise, che pesano, con l'iva, quasi per il 60% sul prezzo finale.

Le accise sui carburanti contribuiscono a far lievitare di molto il prezzo della benzina e del diesel. Gli automobilisti italiani sono quelli maggiormente tartassati e annualmente contribuiscono alle casse dello Stato nell’ordine dei 73 miliardi di lire, fra bollo, accise sui carburanti, Iva e Ipt. Secondo i dati Assoutenti l’Italia è al 3° posto in Europa per caro-gasolio, ma senza tasse il nostro Paese risulta tra i più economici d’Europa (20° posto). Le tasse incidono al 56% sul prezzo finale della benzina alla pompa.

Le accise carburanti

Le accise sui carburanti sono tasse imposte sui carburanti impiegati nei veicoli introdotte nel 1973, in seguito alla crisi energetica. Si tratta di imposte indirette che si applicano ai carburanti al momento dell’importazione, della produzione o della vendita e si vanno ad aggiungere all’IVA al 22%. Sono ben 19 le accise sui carburanti che gravano sulle tasche degli automobilisti italiani.

Queste tasse vengono applicate su benzina, diesel, metano e gpl dal Governo e sono parte integrante delle entrate fiscali anche di molti altri Paesi. L’obiettivo principale delle accise sui carburanti è quello di generare entrate per lo Stato, ma possono anche essere utilizzate come strumento per influenzare il comportamento dei consumatori, ad esempio incoraggiando l’uso di carburanti più ecologici o disincentivando l’uso eccessivo dei veicoli.

Le accise sui carburanti oggi

Oggi si torna a parlare di accise sui carburanti con l’impennata dei prezzi alla pompa, con il diesel, la benzina e il metano che hanno oltrepassato la soglia dei 2 euro al litro.

CARBURANTE  Tassa accisa  €/litro
Benzina  0,7284
Gasolio 0,6174
GPL  0,13872
Metano  0,0049
Valori delle accise sui carburanti benzina, gasolio, gpl e metano

Il GPL e il metano sono soggetti ad un’accisa inferiore rispetto alla benzina e al diesel perché sono considerati carburanti più sostenibili dal punto di vista ambientale.

Esempio pratico incidenza accisa su 1 litro di benzina

Quanto incide in percentuale l’accisa su 1 litro di benzina che costa 1,9 €/l? Se il valore dell’accisa è di 0,7284, il costo reale della benzina senza accise ma con IVA è di 1,1716€/l e il suo peso in percentuale è di circa l‘38%.

Ma facciamo ancora 2 calcoli per entrare nei dettagli valutando anche l’iva.

Innanzitutto troviamo il prezzo della benzina senza IVA, l’imponibile: 1,9€ – 22% iva (0,34€) = 1,56€
Il costo imponibile della benzina, senza iva, è quindi di 1,56€/l a cui bisogna togliere il costo dell’accisa di 0,7284 €/l per avere il costo reale della benzina (senza accise e senza iva): 0,8316€/l pari a circa il 46%.
Se sul costo di 1,9€/l consideriamo le tasse nel suo complesso tra accise e iva, 0,7284+0,34=1,0684 (tasse totali), allora la percentuale delle tasse sale al 56%. In realtà l’iva (tassa) è applicata al prezzo del carburante comprensivo di accise, come si evince dalle fatture emesse dai distributori.

iva fattura carburante
Calcolo iva fattura carburante

Accise carburanti, quanto contribuiscono alle casse dello Stato?

Le entrate aggiuntive dello Stato generate con le accise sui carburanti sono utilizzate per finanziare varie voci di spesa del bilancio dello Stato, tra cui:

  • Interventi per la sicurezza stradale
  • Interventi per la tutela ambientale
  • Interventi per il sostegno delle imprese

Secondo i dati del Ministero dell’Economia e delle Finanze, gli incassi dello Stato italiano con le accise dei carburanti sono stati i seguenti:

  • 2018: 29,3 miliardi di euro
  • 2019: 29,8 miliardi di euro
  • 2020: 28,5 miliardi di euro
  • 2021: 30,9 miliardi di euro
  • 2022: 31,6 miliardi di euro

Il totale delle accise annuali sono in aumento negli ultimi anni con un picco di 31,6 miliardi di euro nel 2022. Questo aumento è dovuto a una serie di fattori, tra cui:

  • L’aumento dei prezzi dei carburanti, che ha portato a un incremento delle entrate derivanti dall’accisa per litro
  • L’aumento dei consumi di carburanti, che è stato registrato in particolare nel 2022, in seguito alla fine delle restrizioni legate alla pandemia di COVID-19

Nel 2022, il Governo italiano ha introdotto una serie di misure per ridurre il peso delle accise sui carburanti, in particolare per la benzina e il diesel. Queste misure hanno portato a un taglio delle accise di 30,5 cent/litro per la benzina e di 28,4 cent/litro per il diesel.

Composizione delle accise

Le accise sulla benzina in Italia sono composte da 19 voci, di cui 18 sono di natura fiscale e una è di natura ambientale. In Italia, l’accisa di fabbricazione è la voce di accisa più importante, e rappresenta circa il 90% del totale delle accise mentre l’accisa di uso o consumo è una voce di accisa minore, che rappresenta circa il 10% del totale.

TIPO DI ACCISA Costo €/l %
fabbricazione 0,72840 90%
consumo 0,00156 2%
importazione 0,00146 2%
uso navale 0,00228 3%
uso aereo 0,00228 3%
uso ferroviario 0,00228 3%
uso pubblico 0,00228 3%
uso per autotrazione 0,00228 3%
uso per conto terzi 0,00228 3%
uso per autotrasporto 0,00228 3%
tutela dell’ambiente 0,00187 2%
Composizione accisa tra fabbricazione, consumo e importazione

L’accisa per la tutela dell’ambiente è stata introdotta nel 2020 per finanziare le misure di contrasto al cambiamento climatico. L’accisa di fabbricazione è la più importante mentre l’accisa di consumo è una voce di accisa indiretta, che viene applicata al momento dell’acquisto del carburante. L’accisa di importazione è una voce di accisa indiretta, che viene applicata al momento dell’importazione del carburante. Le altre voci di accisa sono di natura fiscale, e vengono applicate al momento dell’uso del carburante.

Aumento prezzo benzina 2021
Su 100 euro di carburante benzina, (es. su 1,9€/l l’accisa è 0,7284€/l ovvero il 38%)

Incremento ACCISE sui CARBURANTI NEGLI ANNI PASSATI

DATA AUMENTO EVENTO
1935 + 1,90 Lire/litro Abissinia
1956 + 14 Lire/litro Crisi di Suez
1963 + 10 Lire/litro Diga Vajont
1966 + 10 Lire/litro Inondazione Arno a Firenze
1969 + 10 Lire/litro Terremoto Belice
1976 + 100 Lire/litro Terremoto Friuli
1980 + 75 Lire/litro Terremoto Irpinia
1982 +100 Lire/litro Missione Onu Libano
1983 +105 Lire/litro Missione Onu Libano
1996 +22 Lire/litro Missione Onu Bosnia
Fine 2003 + 33 Lire/litro ( 0,017 €/litro) Per contratto degli autoferrotranvieri
Feb 2005 +10 lire/litro (+0,005 €/litro) Rinnovo flotta autobus pubblici
06/04/2011 + 0,0073 €/litro Finanziamento Fondo Spettacolo (FUS)
01/06/2011 + 0,0400 €/litro Emergenza sbarco immigrati
01/07/2011 + 0,0019 €/litro Finanziamento Fondo Spettacolo (Fus)
01/11/2011 +0,0110 €/litro Emergenza alluvione
06/12/2011 +0,0990 €/litro Salva italia
06/06/2012 +0,0240 €/litro Terremoto Emilia
11/08/2012 +0,0050 €/litro Bonus gestori+riduzioni imposte Abruzzo
(diventate strutturali dal 1/1/2013)
01/03/2014 +0,0024 €/litro Copertura alcune voci decreto Fare “Nuova Sabatini”
01/01/2015 -0,0024 €/litro
Accise sui carburanti

Accise carburanti, perché le paghiamo?

Perché paghiamo le accise sulla benzina e sul diesel? Per accisa, in scienza delle finanze si intende una imposta sulla fabbricazione e vendita di prodotti di consumo applicata sulla quantità del prodotto, invece che sul suo prezzo (come invece avviene con l’IVA). Nella maggioranza dei Paesi del mondo, il prezzo dei carburanti è gravato da accisa, in particolare nei Paesi non produttori.

In questi anni si è parlato molto di abolire le accise, un argomento usato soprattutto nelle campagne elettorali.

Tra queste e fra le più incredibili ci sono il finanziamento della guerra in Etiopia del 1935-36, della crisi di Suez del 1956, per la ricostruzione dopo il disastro del Vajont nel 1963, per la ricostruzione dopo l’alluvione di Firenze e quella per il terremoto del Belice nella seconda metà degli anni ’60.

Accise carburanti
Ben 19 accise pesano sul prezzo dei carburanti in Italia

Le accise in conclusione vanno a pesare per più della metà sul prezzo totale dei carburanti. Non si tratta del livello di tassazione più alto in assoluto in Europa: Grecia e Francia sono sullo stesso livello dell’Italia, mentre in Olanda il 67% del costo dei carburanti è costituito da tasse.

Chi versa allo Stato l’accisa sui carburanti?

In Italia, l’accisa sui carburanti viene versata allo Stato dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli è un’agenzia del Ministero dell’Economia e delle Finanze che si occupa di riscuotere le accise e altre imposte sui prodotti di consumo dai soggetti obbligati a versare l’accisa sui carburanti: i produttori, gli importatori, i distributori e i commercianti di carburante.

L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli è responsabile del controllo del pagamento dell’accisa sui carburanti. In caso di mancato pagamento, l’Agenzia può applicare sanzioni pecuniarie.

Nel caso specifico dell’accisa sui carburanti, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli riscuote l’accisa dai distributori di carburante, che sono tenuti a versare l’accisa all’Agenzia entro il giorno 16 del mese successivo a quello in cui l’accisa è stata assolta.

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