Patente digitale, arriva su APP e QR

La patente di guida diventa digitale. Addio dunque alla tesserina plastificata, la card che tutti conosciamo e possediamo: la patente sarà smaterializzata e probabilmente visibile sullo smartphone all’interno di un’App, secondo quanto stabilito dal decreto Pnrr approvato dal governo il 26 febbraio 2024 e pubblicato il 2 marzo sulla Gazzetta Ufficiale. Questo decreto avvia ufficialmente il Portafoglio digitale italiano, noto come IT Wallet, che conterrà documenti digitali come la patente, la tessera sanitaria e la carta europea della disabilità. Attenzione però, la patente digitale non sarà valida all’estero fino a quando la direttiva patenti non sarà a regime, probabilmente tra il 2028 e il 2029.

Patente digitale, che cos’è

La patente di guida mobile è la versione digitale della patente di guida, equivalente al documento fisico, valida per la circolazione sul territorio nazionale. Probabilmente sarà sostituita da un codice QR. Quando sarà disponibile sull’app Io (e in futuro sul portafoglio digitale), sarà possibile guidare senza avere con sé la patente fisica.

Quando si viene fermati per un controllo dalla Polizia Stradale (o altre Forze dell’Ordine) sarà quindi sufficiente mostrare agli agenti il QR Code presente sull’app. Chi lo vorrà potrà anche decidere di continuare a portare con sé la patente fisica. Secondo il legislatore sarà molto più facile sostituire, rinnovare o scambiare, poiché tutte le procedure saranno online.

Patente digitale sull’App IO

La patente digitale sarà integrata all’interno dell’app IO della Pubblica Amministrazione, già utilizzata da oltre 37 milioni di utenti, trasformandola in un IT Wallet o portafoglio digitale. Questo consentirebbe agli utenti di caricare la propria patente di guida insieme ad altri documenti come la carta d’identità, la tessera sanitaria ecc.

In alternativa, la patente elettronica potrebbe essere salvata anche in portafogli digitali privati come Apple Wallet o Google Wallet, che già consentono di archiviare una varietà di carte e tessere (carte di credito, bancomat, biglietti aerei e treni, tessere per i supermercati ecc.).

Patente digitale in caso di controllo della Polizia

Con l’introduzione della nuova patente digitale, una volta in vigore definitivamente, sarà sufficiente mostrare il QR code sul proprio smartphone durante i controlli delle Forze dell’Ordine, eliminando così la necessità di portare con sé i documenti fisici. L’unica precauzione sarà garantire che lo smartphone abbia una batteria carica.

Con la scansione del QR code, le Forze dell’Ordine avranno accesso immediato a tutte le informazioni necessarie, come i punti rimasti, eventuali sospensioni e altro, senza dover inserire manualmente i dati in un altro terminale.

Fino ad oggi, non è stato possibile digitalizzare i documenti e mostrarli in formato elettronico durante i controlli. È stata richiesta sempre la versione fisica dei documenti, anche se si possedevano copie cartacee controfirmate. Le eccezioni includono solo i permessi di guida provvisori rilasciati dalle Forze dell’Ordine in caso di smarrimento dei documenti originali.

Valida solo in Italia

Fino all’approvazione della nuova direttiva europea sulle patenti, prevista tra la fine del 2024 e l’inizio del 2025, e fino a quattro anni dopo l’entrata in vigore, la patente fisica continuerà ad essere stampata dalla Motorizzazione civile e inviata al titolare. La patente mobile, quando sarà disponibile, sarà valida solo in Italia e non potrà essere utilizzata all’estero, nemmeno nei Paesi dell’Unione Europea. L’utilizzo della patente mobile all’interno dell’Unione sarà possibile solo quando la direttiva sulle patenti sarà pienamente in vigore, prevista probabilmente tra il 2028 e il 2029.

Quando arriva

Le date precise sull’arrivo della patente digitale non sono state ancora comunicate. Un decreto del presidente del Consiglio, da emanare entro il primo maggio 2024, definirà le modalità tecniche per la creazione del portafoglio digitale, l’IT Wallet. Questo portafoglio dovrà inoltre essere compatibile con il futuro portafoglio digitale europeo e garantire l’interoperabilità con i sistemi informativi della pubblica amministrazione e dei soggetti privati accreditati.

E chi non possiede uno smartphone? Potrà continuare ad esibire la tessera tradizionale.

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