Maggiolino Volkswagen, la storia

Il Maggiolino Volkswagen è un modello che ha fatto la storia e che, nel corso degli anni, ha rappresentato tante cose diverse. Ha “motorizzato” la rinascita economica della Germania del dopoguerra, ma è stato anche un simbolo della controcultura, ricordando a tutti quanto le cose più semplici possano essere spesso le migliori.

Soprattutto, è diventato il metro di paragone per tutte le utilitarie di grande volume della sua epoca e di quelle successive. La sua erede, la Golf, arrivò solo nel 1974, ma la Volkswagen nel corso degli anni realizzò numerosi prototipi di possibili successori. Eccone alcuni.

Storia Maggiolino Volkswagen

Il Maggiolino venne prodotto dalla Volkswagen dal 1938 al 2003. Il nome “Maggiolino” è stato utilizzato in Europa, mentre negli Stati Uniti è stato commercializzato come “Beetle”. Fu progettato da Ferdinand Porsche su commissione del leader nazista tedesco Adolf Hitler, con l’obiettivo di creare un’auto economica e di massa per il popolo tedesco.

Dopo la Seconda Guerra Mondiale, la produzione riprende in Germania Occidentale e il Maggiolino diviene uno dei veicoli più popolari al mondo, con oltre 21 milioni di unità prodotte. Nel 2003, la produzione del Maggiolino è stata interrotta, ma venne ripresa nel 2011 con la nuova “New Beetle”.

Maggiolino Volkswagen 1938 prototipo

Il primo prototipo V3 del Maggiolino Volkswagen doveva garantire alla popolazione tedesca di ogni ceto sociale diverse caratteristiche tra cui affidabilità, versatilità, leggerezza e velocità. Il motore boxer quattro cilindri raffreddato ad aria, capace di raggiungere 22,5 CV di potenza, e il telaio con sospensioni a ruote indipendenti costituivano un avanzamento tecnologico inimmaginabile nel settore automobilistico. Il prototipo fu testato percorrendo oltre 50.000 km.

Maggiolino Volkswagen 1945

Nel dicembre del 1945 nello stabilimento Volkswagen di Wolfsburg, gestito dalle autorità militari britanniche, inizia la produzione delle prime berline destinate a diventare simbolo della rinascita tedesca dopo la seconda guerra mondiale. La Volkswagen Typ1 numero 10.000 lascia la fabbrica già nel 1946.

Maggiolino Volkswagen 1948 auto del popolo

Nonostante le difficoltà post-belliche avessero fortemente ridotto il potere d’acquisto della popolazione tedesca, il primo Maggiolino, che nell’impiego militare aveva dimostrato di essere un mezzo adatto a tutte le condizioni climatiche e a qualsiasi tipo di terreno, diventa l’oggetto del desiderio di tutti. La prima vera “auto del popolo”.

Il suo successo fu immediato e nel 1949 arrivò la versione Cabriolet. Nell’estate del 1948 venne l’idea di creare una versione della Typ1 con la scocca aperta, una capote completamente apribile e ripiegabile e un posteriore curvo.

Maggiolino Volkswagen “Beetle”

Due modelli lasciano l’Europa per essere esposti a New York: iniziò così l’epopea di un’auto destinata a diventare un oggetto di culto. La Beetle, come venne ribattezzata dal New York Times, conquistò gli Stati Uniti e si avviò a battere ogni record. Il 5 agosto del 1955 uscì dalla fabbrica il milionesimo Maggiolino; un traguardo incredibile per l’epoca, con la produzione che si allargò a tutto il mondo al punto da raggiungere in quarant’anni i 20 milioni di esemplari.

Sin dalle origini della Volkswagen moderna, il Maggiolino è diventato il simbolo del cosiddetto boom economico in Europa e oltre: già nel 1952 era venduto in ben 46 Paesi. Nel corso della sua storia, durata fino al 2003, è stato prodotto da fabbriche situate in 14 Paesi di tutto il mondo per un totale di oltre 21,5 milioni di esemplari.

Maggiolino Volkswagen 1974-2003

Dopo quasi trent’anni di successi Wolfsburg cessò di essere la “città del Maggiolino”. Nel 1974 l’ultima auto lasciò la catena di montaggio dello stabilimento originale per spostarsi a Bruxelles e Oltreoceano. Dopo aver cessato completamente la produzione in Germania, a partire dal 1981 la fabbricazione del Maggiolino si spostò in Messico dove, nel 1992, si toccò il picco di venti milioni di esemplari prodotti.

Alla fine degli anni ’80 il Maggiolino “rinasce” in Messico: dopo un inizio lento, le vendite triplicarono rapidamente grazie anche al sostegno del governo messicano che, riducendo i prezzi del 20%, rese il Maggiolino l’auto più amata di tutto il Paese. La produzione proseguì fino al 2003, concludendosi con un modello, l’Ùltima Ediciòn, che segnò la fine del ciclo di sviluppo messicano e di un’intera era dell’industria automobilistica.

Nel 2003 arrivò il Maggiolino “Ultima Ediciòn”. Dopo più di vent’anni, coronati da enormi successi per i restyling e le nuove tecnologie implementate sui Maggiolini usciti dalla fabbrica, la produzione messicana si avviò a conclusione. Ai primi di luglio uscì la “Ultima Ediciòn”, serie limitata con motore 1.6 a quattro cilindri 44 CV, decorata con motivi floreali nei colori della bandiera messicana.

Maggiolino Volkswagen New Beetle

All’alba degli anni 2000 il Maggiolino Volkswagen ritornò con una nuova carrozzeria più moderna. Nel 1994 al Salone di Detroit, Volkswagen presentò la Concept One e nel successivo Salone di Ginevra mostrò il Concept One Cabriolet. La successiva auto si chiamò New Beetle, versione di serie fedele al prototipo, dal gusto retrò.

Nel 2011 in occasione di un’anteprima transcontinentale, Volkswagen svelò contemporaneamente il nuovo Maggiolino a Shanghai, Berlino e New York. Il nuovo Maggiolino riprese il suo profilo originario, il design dei gruppi ottici, la forma del cofano e quelle “guance” pronunciate che da sempre lo hanno reso inconfondibile. Il nuovo Maggiolino è stato venduto fino al 2018.

Maggiolino Volkswagen storia nelle corse

Il Maggiolino Volkswagen è stato protagonista anche nelle corse. Le ruote grandi, il passo stretto, l’alta distanza da terra e una scocca salda resero da subito ben chiaro che il Maggiolino era la vettura ideale per il fuoristrada.

Quattro Maggiolini tipo 1302 S e 1303 S si distinsero nei rally internazionali, dimostrando ben presto di essere all’altezza dei favoriti grazie ad ammortizzatori rinforzati, un gruppo motopropulsore coperto da una protezione speciale contro i sassolini e una potenza del motore 1.6 portata dagli standard 50 CV fino ai 126 CV.

Maggiolino Volkswagen auto da corsa

Un concessionario americano Volkswagen Hubert Brundage ha l’idea di montare il motore Maggiolino sulla sua piccola macchina da corsa: da questo momento le autorità sportive approvano il nuovo tipo di macchina da competizione sportiva basata sul Maggiolino. Dopo alcune visite negli USA, Ferry Porsche e il suo direttore di gara Huschke von Hanstein portano la Formula V anche in Europa fiutando l’evoluzione di quella che si rivelerà un’ottima idea.

Nel 1968 il film americano “Herbie, il Maggiolino tutto matto”, arrivò nei cinema di tutto il mondo e diede il via ad una serie di pellicole che proseguì fino al 2005. La storia di una Volkswagen in grado di gareggiare, organizzare incontri, arrabbiarsi e gioire insieme al suo proprietario, fece il giro del mondo e incoronò una nuova star a quattro ruote.

La potenza del Maggiolino si risveglia sotto forma di auto da rally argento-nero di Porsche Salzburg, con sospensioni McPherson sull’asse anteriore e posteriore a bracci trasversali. Con professionisti al volante, i Monster Bug potenziati a 126 CV entusiasmano il panorama del rally e, superando tutti i record dei predecessori, nel 1972 rendono il Maggiolino il nuovo campione del mondo.

Volkswagen Maggiolino anfibio 1973

Una dilagante febbre da Maggiolino nautico spinge ad avventurarsi lungo audaci traversate. Malc Buchanan decide di sfidare l’agitato Mare d’Irlanda, navigando in sette ore e mezza dall’Isola di Man alla contea inglese di Cumberland. Ed è subito record.

Nello stesso anno vengono presentati diversi modelli speciali di Maggiolino: il Jeans, il Big, “la macchina da corsa giallo-nera” e il City che puntano a rilanciare la domanda del bestseller con milioni di esemplari al suo attivo, giunto alla fine del suo ciclo di vita.

Volkswagen Beetle da corsa 1999-2015

Nel 1999, per l’ADAC New Beetle Cup, Volkswagen Motorsport fa costruire quaranta New Beetle con una carrozzeria rinforzata e un motore VR6 2,8 litri da 204 CV. Il campionato monomarca, organizzato fino al 2002, prevedeva anche una gara con personaggi famosi come programma collaterale del GP del Canada 2000, a Montreal, a cui aderirono piloti del calibro di Jacques Laffite e dell’americano Hurley Haywood.

In occasione del Motor Show di Chicago nel 2013, portò in pista un Maggiolino con 210 cavalli mandando in estasi la community del Maggiolino, esattamente come 40 anni prima aveva fatto la Beetle GSR con 50 CV, una potenza oltre quattro volte inferiore rispetto al suo successore.

E nel 2015, durante il Global Rallycross USA, Scott Speed conquistò la vittoria finale a bordo della Beetle GRC 560 CV impiegata da Andretti Autosport, partner Volkswagen, mentre il compagno di squadra Tanner Foust conquistò il terzo posto.

Foto VW Maggiolino dal 1945 al 2018

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