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Come aumentare la potenza del contatore da 3 a 6 kW gratis!

Aumentano gli assorbimenti sulla rete di casa soprattutto quando bisogna ricaricare un'auto elettrica. La soluzioni sono poche: o gestisci la carica nella notte o aumenti la potenza del contatore. Sarà possibile nella fascia F3 notturna e festivi aumentare la potenza del contatore da 3 a 6 kW senza maggiorazione di costi! Come aderire alla sperimentazione di Arera

E’ la domanda che spesso ci facciamo quando abbiamo bisogno di maggiore corrente e specialmente oggi quando a casa arriva un’auto elettrica che ha bisogno di essere ricaricata: come posso aumentare la potenza del contatore della corrente?

Il contatore o misuratore di corrente domestico

Il contatore (o misuratore) è quello strumento installato dal gestore della rete elettrica che ha il compito di misurare la quantità dell’energia elettrica (espressa in kWh) che sarà quella addebitata sulle fatture.
Oltre a contare i kWh il “misuratore” svolge anche la funzione di limitatore della potenza, ovvero il numero massimo di kW che dovrà erogare, un limite che solitamente è 3 kW nella maggior parte delle utenze e che eroga anche 4,5 kW ma solo per un periodo di tempo molto corto. Questo valore, la potenza contrattuale impegnata, può essere trovato sulla bolletta nella prima o seconda pagina nella sezione “Tipologia di contratto” oppure nei “Dati di fornitura”, dove sarà indicata anche la potenza disponibile, solitamente il 10/12% in più rispetto a quella contrattuale (es 3,5 kW).

Quando si ha necessità di caricare un’auto elettrica a casa si devono fare valutazioni sulla quantità di energia (kWh) da prelevare nell’unità di tempo come per esempio in 10 ore dalle 22 di sera alle 8 del mattina, quando l’auto è parcheggiata nel box. Considerando che attraverso il “caricatore domestico” un’auto elettrica può caricare a 8A (1,85 kw), 10A (2,3 kW) o 16A (4,7 kw) a seconda del caricatore, potrebbero non bastare i 3 kW soprattutto se si deve poi utilizzare elettrodomestici come asciugacapelli, forno elettrico, lavatrice, ecc.

Come aumentare la potenza del contatore

Quando arrivano nuove esigenze e maggiori carichi la potenza contrattuale potrebbe non essere più sufficiente e quindi bisogna aumentare la potenza del contatore. Come si fa?
E’ molto semplice, basta contattare il fornitore di energia (Acea, Eni, Edison, ecc) con il quale abbiamo il contratto attivo e richiedere un aumento e più precisamente una “variazione della potenza contrattuale“. Questo può essere fatto sia telefonicamente oppure online tramite l’area clienti per alcuni fornitori. Ma i costi fissi aumentano!

Come è fatto all’interno contatore di corrente Enel

Aumento temporaneo potenza del contatore a 6 kW (Arera)

L’ideale sarebbe avere un aumento temporaneo della potenza del contatore. Fino ad oggi questo non era possibile. Ma c’è una grande novità proposta dall’Autorità per l’Energia (Arera) mirata agli utenti che hanno un’auto elettrica da ricaricare in casa su impianti “domestici”.

Con la delibera 541/2020/R/eel del 15 dicembre 2020 l’Arera lancia una sperimentazione per l’aumento della potenza fornita dal “misuratore” nella fascia F3 ovvero quella che va dal lunedì al sabato dalle 23.00 alle 7.00 e la domenica e i festivi per tutta la giornata. La fascia F3 è quella in cui la rete elettrica è normalmente meno congestionata.

Come ricaricare l’auto elettrica

Aumento potenza contatore da 3 kW a 6kW gratis!

La potenza massima erogabile da un contatore di 3kW aumenta e passa quindi, nelle ore notturne e per tutta la domenica, a 6 kW. Questo bonus viene concesso a chi ha contratti fino ad un massimo di 4,5 kW ed è reso possibile grazie alla tecnologia evoluta dei nuovi misuratori elettronici (di prima e seconda generazione) installati negli impianti alimentati in bassa tensione (BT), domestici o non domestici.

L’obiettivo è quello di facilitare la ricarica di veicoli elettrici nei luoghi privati, offrendo a parità di spesa ma sarà necessario dimostrare l’utilizzo per la ricarica di veicoli elettrici.
Ma non solo, caricare l’auto elettrica di notte permette anche di “scaricare” la rete durante il giorno quando i carichi sono già elevati e scongiurare il temuto black-out a cui ha fatto di recente riferimento Akio Toyoda e la riduce la necessità di ulteriori investimenti per il potenziamento di tale rete.

Quanto costa e quanto si risparmia

Quanto si risparmia? Il risparmio con questo aumento temporaneo è di circa 60 euro all’anno per clienti domestici (o 220 euro all’anno per clienti non domestici).
L’adesione alla sperimentazione non comporta alcuna variazione delle tariffe esistenti ed è gratuita fino al 31 dicembre 2023: non rientra tra le prestazioni che l’esercente del servizio di maggior tutela può assoggettare al contributo in quota fissa di cui al comma 11.1 del TIV.

Tutto sulla ricarica dell’auto elettrica a casa

Requisiti richiesti per l’aumento temporaneo gratuito della potenza da 3 kW a 6 kW fascia F3

Queste sono le condizioni da rispettare per avere l’aumento di +3 kW gratuitamente e passare da 3 a 6 kW senza maggiorazioni di costi:
1) il contratto di fornitura sia intestato ad un’utenza domestica o altri usi, connessa in bassa tensione e con potenza contrattualmente impegnata non
superiore a 4,5 kW e non inferiore a 2 kW;
2) il punto di prelievo sia dotato di misuratore elettronico telegestito installato e in servizio;
3) sia certificata l’installazione e la connessione elettrica al misuratore
elettronico di un sistema di ricarica per veicoli elettrici idoneo
, in base a requisiti minimi definiti dal provvedimento
4) il cliente aderente fornisca il proprio consenso all’effettuazione di verifiche e controlli presso la propria abitazione e si impegnino a comunicare tempestivamente al GSE ogni variazione impiantistica e contrattuale che possa intervenire successivamente all’adesione;

Come fare per aumentare la potenza del contatore da 3 kW a 6 kW?

L’aumento della potenza in fascia F3 non è automatico ma chi è interessato deve fare richiesta alla società distributrice che a sua volta valuterà le modifiche se necessarie ai misuratori elettronici installati presso i punti di prelievo per i quali è stata formulata richiesta.

“Requisiti di ricarica idonei” quali sono?

Quali sono i requisiti che devono avere questi sistemi di ricarica per essere ideone? Il sistema di ricarica devono avere una installazione certificata secondo la norma CEI EN 61851-1 con rilascio della dichiarazione di conformità prevista dal decreto 37/08.

Inoltre tale sistema di ricarica deve poter

1) misurare e registrare la potenza attiva di ricarica del veicolo elettrico e trasmettere tale misura a un soggetto esterno designato (come ad esempio un aggregatore)

b) ricevere ed attuare comandi assegnati da tali soggetti come la riduzione, incremento o ripristino della potenza massima di ricarica.

Per fare tutto questo il sistema di ricarica evoluto deve disporre del protocollo protocollo “OCCP” (oggi praticamente nessuna wallbox).

Il GSE comunque manterrà aggiornato e pubblicherà sul proprio sito internet un elenco dei dispositivi di ricarica che rispettano i requisiti tecnici, mettendo in evidenza quelli in grado di regolare la potenza di ricarica in base alla rilevazione della potenza disponibile residua al punto di prelievo.

Sistema di ricarica intelligente ed evoluto (Wallbox Zappi monofase)

Il caricatore domestico non va bene… ma piuttosto sono necessarie le wallbox evolute ed intelligenti in grado di gestire la carica e variarla in base alle esigenze dell’impianto e che saranno aggiornate con il nuovo protocollo di comunicazione OCCP.

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Giovanni Mancini

Ingegnere meccanico, pilota, giornalista appassionato da sempre di auto e motori. Seguo la direzione di questo portale newsauto.it e dei magazine Elaborare, Elaborare 4x4 da oltre 20 anni riferimento dei "car enthusiast". Sono appassionato di tecnica motoristica, guida sportiva ed enduro. Ho avuto la fortuna di disputare oltre 100 gare in pista, tra sprint ed endurance. Nell'anno 2004 ho conseguito il titolo di Campione Italiano nel (CIVT) Campionato Velocità Turismo con una Fiat Punto HGT. Tra le tante auto speciali provate: la Mazda 787B vincitrice della 24H di Le Mans nel 1991.

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