Furti ricambi auto Alfa Romeo

Nella fabbrica Stellantis di Piedimonte San Germano sono stati denunciati frequenti furti di ricambi auto, in particolare delle Alfa Romeo Giulia e Stelvio, che vengono prodotte proprio nel sito laziale ex FCA, in provincia di Frosinone.

Furti ricambi auto

All’interno della fabbrica Stellantis di Cassino si sono verificati continui furti di ricambi d’auto, che poi venivano rivendute a ricettatori in Campania. I furti avvenivano con la complicità di una talpa all’interno della fabbrica, con l’indagine che ha condotto in carcere quattro persone ed una agli arresti domiciliari.

Gli inquirenti hanno scoperto l’attività illecita a Piedimonte San Germano seguendo un altro caso di spaccio di droga nel periodo dei lockdown per Covid.

Furti nella fabbrica d’auto Stellantis di Cassino

I furti nella fabbrica Stellantis di Cassino erano finalizzati alla ricettazione. L’attività illecita, secondo quanto ricostruito dai finanzieri di Frosinone, ruota intorno ad un dipendente della fabbrica d’auto che forniva importanti informazioni all’esterno sulla consegna e sul luogo di stoccaggio del materiale all’interno della fabbrica Alfa Romeo.

I furti sono iniziati a partire dal mese di novembre 2020, prevalentemente nelle ore notturne e sono continuati anche durante il lockdown, con la complicità di un autotrasportatore di Frosinone che era autorizzato a circolare in quel periodo.

Il camionista così indisturbato entrava nella fabbrica Stellantis di Cassino e caricava il materiale che gli veniva indicato dalla talpa. Una volta lasciato il sito, la merce veniva messa in vendita nel mercato nero dei ricambi auto in Campania.

Ricambi Alfa Romeo Giulia e Stelvio

I ricambi trafugati erano compatibili con le Alfa Romeo Giulia e Stelvio prodotte a Cassino, in particolare sono stati rubati terminali di scarico, soprattutto perché al loro interno contengono quantità di metalli preziosi come rodio, palladio e platino.

Gli agenti nel corso dell’indagine hanno anche sequestrato 128 catalizzatori e 25 mila euro in contanti. Gli inquirenti hanno scoperto l’attività illecita a Piedimonte San Germano per caso, seguendo un altro caso di spaccio di droga nel periodo dei lockdown per Covid.

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