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SI circolazione auto storiche a Roma, rimpallo infinito tra ASI, COMUNE e TAR

Il TAR del Lazio ha emesso una nuova sentenza esecutiva a luglio che, per la seconda volta, dichiara nulli tutti gli atti emessi dalla Regione Lazio e dalla Giunta Capitolina sulla limitazione della circolazione dei veicoli storici nella Capitale.

2 ad 1 per l’ASI che per la seconda volta tramite il TAR vince il ricorso contro il Comune di Roma. Il TAR del Lazio dà nuovamente via libera alla circolazione dei veicoli storici a Roma. Con la sentenza n.14.699/24 del 18 luglio 2024, ha accolto il ricorso presentato dall’ASI contro le ordinanze di Roma Capitale che reiteravano le limitazioni alla circolazione di questi veicoli, nonostante precedenti provvedimenti analoghi fossero già stati annullati dallo stesso tribunale.

Circolazione auto storiche a Roma, rimpallo ASI sul COMUNE e TAR

I problemi di circolazione dei veicoli storici a Roma sono iniziati il 28 febbraio 2023, quando il Comune di Roma ha emanato l’ordinanza n. 27, autorizzando la circolazione dei veicoli storici all’interno della Zona a Traffico Limitato (ZTL) Fascia Verde solo durante le domeniche, i giorni festivi e in occasione di eventi autorizzati dalle autorità competenti. Successivamente tale ordinanza è stata annullata da un’analoga sentenza del TAR ma in risposta, il Comune di Roma, con l’ordinanza n. 38 del 27 marzo 2024, ha concesso una deroga limitata e irrisoria, valida dalle ore 20.00 del venerdì alle ore 24.00 del sabato.

Per il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, le auto d’epoca sono da considerare rottami inquinanti che vanno fermati. Con questa sequenza di ordinanze le ha di fatto equiparate ai veicoli a benzina fino a Euro 2 e a gasolio fino a Euro 3, con la conseguenza che le auto classiche non avevano più il permesso di circolare nella nuova “fascia verde” della Capitale, che ora si estende quasi fino al raccordo anulare.

Auto storiche a Roma ok circolazione dal TAR per il Lazio

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio, dal 18 luglio, ha di fatto riammesso le auto storiche alla circolazione su Roma dichiarando nulli tutti gli atti della Regione Lazio e della Giunta Capitolina che le avevano escluse. Per poter circolare il veicolo storico deve essere dotato del Certificato di Rilevanza Storica, rilasciato da ASI, dai Registri Storici Alfa Romeo Lancia e dalla Federazione Motociclistica.

Il TAR con la sentenza a favore dei veicoli storici ribadisce l’indubbia specificità che già la legge riconosce ai veicoli storici all’interno della più ampia categoria degli autoveicoli, unitamente alla natura e al ruolo insostituibile degli Enti certificatori e alla esclusività del Certificato di Rilevanza Storica da essi in questa veste rilasciato quale unico meccanismo ammesso dall’ordinamento nazionale per l’accertamento della storicità dei veicoli.

Tar Lazio ribalta l’ordinanza del Comune di Roma, SI alla circolazione di auto storiche

La recente decisione del TAR del Lazio rappresenta un ulteriore passo avanti significativo, come già avvenuto in altre regioni e città di rilievo in Italia, verso la salvaguardia del patrimonio automobilistico storico e il sostegno di questa fondamentale risorsa culturale ed economica per il Paese. Come precedentemente affermato dal Consiglio di Stato, non c’è prova che le limitazioni alla circolazione dei veicoli storici influiscano direttamente sull’obiettivo di ridurre l’inquinamento, quindi non possono essere assimilate alle restrizioni applicate ad altre tipologie di veicoli.

Auto storiche in circolazione a Roma
Le auto storiche potranno tornare a circolare a Roma

Questa posizione si basa su analisi dettagliate e argomentazioni solide presentate dall’Automotoclub Storico Italiano, che evidenziano il limitato numero di veicoli storici certificati in circolazione e la loro limitata utilizzazione, sottolineando l’importanza di proteggere il loro valore storico e culturale.

Tutela particolare per le auto storiche

I veicoli storici, anche a Roma, possono ora circolare senza impedimenti e la loro specifica tutela non è negoziabile, proprio come sostiene l’ASI in ogni sede.

Il Tribunale Amministrativo ha rimarcato la necessità di accordare ai veicoli di interesse storico e collezionistico una tutela particolare rispetto al restante parco circolante, senza imporre un sacrificio immotivato, pena l’emersione di un diritto “tiranno”. Il giudice amministrativo ha riconosciuto che la previsione di deroghe ai divieti di circolazione non è idonea a tutelare il motorismo storico in assenza di un accurato impianto motivazionale che comprovi l’effettivo impatto dei veicoli storici sull’inquinamento: dalle stime prodotte – e riprese in sentenza – inequivocabilmente si desume il numero esiguo di tale categoria di veicoli rispetto all’intero parco circolante (lo 0,29% del totale dei mezzi circolanti su Roma).

Soddisfazione in casa ASI, “Un nuovo, significativo risultato ottenuto per la tutela dei veicoli storici – afferma il Presidente ASI Alberto Scuro – che risponde alla necessità di poterli utilizzare in modo da garantirne la corretta conservazione e fruirne in modo adeguato. Il TAR del Lazio ha nuovamente sostenuto le nostre argomentazioni, già evidenziate in passato alla Giunta Capitolina in riferimento ai veicoli dotati di Certificato di Rilevanza Storica.

Dobbiamo poterli utilizzare tutelando tale patrimonio, consapevolmente, con scopi culturale e ludico-ricreativo, per dar vita a quel turismo lento così importante per promuovere i nostri territori. Senza dimenticare il comparto produttivo che vive di questo settore, riconosciuto anche a livello internazionale come eccellenza italiana”.

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