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BYD Dolphin, prova della compatta elettrica cinese

Come va la BYD Dolphin, il test su strada, con impressioni di guida della compatta elettrica della Casa cinese

BATTERIA
60,4KWH
CAVALLI
204
Velocità Max.
160km/h
AUTONOMIA
427Km

Abbiamo provato la nuova BYD Dolphin, l’auto elettrica compatta della Casa cinese. Arriva sul nostro mercato dopo il SUV elettrico BYD Atto 3 e si inserisce nel segmento C. Inizialmente offerta con motore da 204 CV, batteria da 60 kWh e autonomia di 427 km, è disponibile anche con potenze di 95 o 176 CV e batteria da 45 kWh. La prova in anteprima della nuova BYD Dolphin si è svolta nel centro di Milano per saggiare la maneggevolezza e avere una prima idea dei consumi della vettura. Ricordiamo che BYD è l’acronimo di Build Your Dreams, cioè costruisci i tuoi sogni, mentre Dolphin vuol dire Delfino.

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BYD Dolphin il design – esterni

Iniziamo a conoscere il design della BYD Dolphin, una nuova vettura elettrica compatta del segmento C. Le dimensioni sono medie con una lunghezza di 4,29 m, una larghezza di 1,77 m e un’altezza pari a 1,57 m. Interessante il passo di 2,70 metri che migliora l’abitabilità interna, offrendo tanto spazio per le ginocchia per i passeggeri posteriori anche alti 1,90 m. Passando all’estetica della Dolphin è sicuramente piacevole e ben riuscita, pur pescando qua e là alcune soluzioni che strizzano l’occhio ad altri costruttori.

BYD Dolphin laterale
BYD Dolphin laterale

Ad esempio il disegno dei fari a Led posteriori richiama quanto visto su Cupra Born e Mercedes EQA, mentre l’estetica dei cerchi da 17″ è d’ispirazione francese. Sul frontale sono presenti fari a Led adattivi (con abbaglianti automatici) che si estendono su tutta la larghezza del paraurti anteriore e una inedita mascherina con un disegno specifico. Lo sportellino di ricarica è posto sul lato destro anteriore della vettura. Decisamente più originale la fiancata, caratterizzata da archi passaruota protetti da plastica nera e una linea di cintura alta con forme morbide e tese che si intersecano.

BYD Dolphin anteriore 3/4
BYD Dolphin anteriore 3/4

La gamma della nuova Dolphin è composta da quattro allestimenti: Active, Boost, Comfort e Design. Viene offerta con otto colorazioni di cui 4 bicolor. L’auto scelta per la prova è di colore Surfing blue con tetto Urban Grey e allestimento top di gamma Design.

Dimensioni della Dolphin

Ecco le dimensioni della BYD Dolphin in dettaglio:

Lunghezza 4.290 mm
Larghezza 1.770 mm
Altezza 1.570 mm
Passo 2.700 mm
Carreggiata anteriore 1.530 mm
Carreggiata posteriore 1.530 mm
Larghezza con specchi estesi 2.012 mm
Tabella con dimensioni della BYD Dolphin

La piattaforma adottata su questa Dolphin è la e-Platform 3.0 con le batterie di tipo Blade LFP. Il peso a vuoto della vettura è pari a 1.658 kg. Interessante il sistema sospensivo con MacPherson anteriore e Multi-Link al posteriore, tranne per la versione Active da 95 CV che monta il ponte torcente.

Come si sta a bordo di BYD Dolphin – gli interni

Gli interni della Dolphin sono più convenzionali rispetto alla Atto 3, mantenendo un aspetto elegante. Buone le rifiniture e gli assemblaggi anche in rapporto al suo prezzo, morbidissima e piacevole al tatto la pelle sintetica utilizzata quasi ovunque. Poche le plastiche rigide, principalmente nella parte bassa degli sportelli.

BYD Dolphin volante abitacolo
BYD Dolphin volante abitacolo

Sulla versione Comfort di colore bianco troviamo gli interni chiari, mentre sulla Design in prova prevalgono le tonalità scure. La strumentazione digitale con display da 5″ è di serie su tutti gli allestimenti. Il display touch da 12,8 pollici ruota di 90°, è nitido e fluido nella risposta, ma l’interfaccia ha tanti sotto menu e i comandi del clima sono piccoli e posizionati in un ulteriore menu. Presente la connettività wireless con smartphone Apple e Android.

BYD Dolphin display infotainment in verticale
BYD Dolphin display infotainment in verticale

La posizione di guida è buona e presenta una buona gamma di movimenti sui sedili a regolazione elettrica, sebbene manchino il supporto lombare e la regolazione dell’inclinazione. Buona la visibilità anteriore, discreta quella posteriore con un piccolo lunotto. Sorprendente invece il sistema di monitoraggio con telecamere a 360°, che vantano un’ottima risoluzione e tante opzioni di visualizzazione.

BYD Dolphin bagagliaio
BYD Dolphin bagagliaio

Ai massimi livelli l’abitabilità posteriore, con molto spazio per le gambe e le ginocchia anche per chi è molto alto; inoltre c’è spazio anche per chi sta seduto al centro perché è assente il tunnel centrale. Dietro mancano le bocchette per l’aria, mentre ci sono anche due prese USB type-C e un piccolo pozzetto centrale. Ottime le tasche dietro i sedili anteriori con 3 vani separati. Il bagagliaio è piuttosto capiente e varia da 345 a 1.310 litri, con il pianale ad altezza variabile che è di serie.

BYD Dolphin sedili posteriori abitacolo
BYD Dolphin sedili posteriori abitacolo

La Dolphin è una vettura molto pratica con numerosi vani portaoggetti, tra cui uno sotto il touchscreen centrale, ottimo per posizionare il telefono o gli occhiali; inoltre troviamo di serie la base di ricarica a induzione per il cellulare che si trova sotto i comandi del clima. Presenti in plancia due prese USB tipo C. Infine sull’allestimento Design c’è di serie il tetto panoramico in vetro.

Motore con 3 potenze

Ora passiamo a vedere nel dettaglio le caratteristiche tecniche del motore della Dolphin. La vettura è equipaggiata con un motore elettrico 8 in1 da 204 CV (150 kW) e 310 Nm. Grazie all’ampia esperienza di BYD sugli accumulatori, questa Dolphin monta una batteria al litio-ferro-fosfato da 60,4 kWh (62 nominali) del tipo Blade, cioè lamellare, che è più sottile di 1 cm e sicura in caso di perforazione. Le versioni Comfort e Design hanno entrambe lo stesso powertrain della Atto 3. La versione Active ha un motore da 95 CV (70 kW), mentre la Boost arriva a 176 CV. Come tutte le elettriche di questo segmento, la trasmissione ha un rapporto fisso.

Video prova BYD Dolphin

La piattaforma di questa vettura elettrica è la e-Platform 3.0 su cui si basano tutte le nuove BYD attualmente in commercio; la ritroviamo infatti ulteriormente evoluta anche sulla berlina SEAL dove la batteria funge anche da elemento strutturale (cell-to-body) non essendo più posta nella vasca del telaio, ma è parte integrante di questo.

BYD Dolphin, batteria

La batteria della Dolphin è del tipo blade, cioè lamellare, costruita da BYD ed è basata sulla chimica Litio-Ferro-Fosfato con capacità di 60,4 kWh, 62 kWh nominali, sulle versioni Comfort e Design (44,9 kW sulla Active e Boost). E’ costituita da 126 celle a 400 volt e posta all’interno del pianale, collocata sotto i sedili. Essa garantisce una autonomia fino a 427 km. Si tratta di una batteria priva di cobalto le cui celle sono disposte in lamelle lungo la lunghezza dell’auto, a differenza delle più tradizionali celle cilindriche.

BYD Dolphin posteriore 3/4
BYD Dolphin posteriore 3/4

La ricarica in corrente alternata è regolabile fino a 11 kW (7,4 sulla Active) e consente di ricaricare completamente la vettura in 6 ore e 12 minuti. Invece in corrente continua, la potenza sale a 88 kW, garantendo così di passare dal 30 all’80% in 29 minuti.

Il Test, la prova della BYD Dolphin

Abbiamo messo alla prova la BYD Dolphin nel centro di Milano, partendo dallo spazio espositivo di Garage 21. L’auto si può aprire anche tramite una tessera con protocollo NFC. La vettura si avvia silenziosa ma il motivetto del sistema AVAS è molto presente in abitacolo, tanto che ricorda il rumore delle navicelle spaziali, simile a quello degli “Jetsons” (I Pronipoti) dei cartoni animati. Si può anche scegliere un altro “accompagnamento musicale”, ma avremmo preferito non udirlo in abitacolo perché rovina l’atmosfera.

BYD Dolphin anteriore 3/4 su strada
BYD Dolphin anteriore 3/4 su strada

Frenata rigenerativa migliorabile

La frenata rigenerativa è gestibile tra 2 livelli, ma la differenza non è così evidente e avrei preferito maggiore rigenerazione in generale. Inoltre il pedale del freno è un po’ spugnoso e bisogna farci l’abitudine.

BYD Dolphin quadro strumenti abitacolo
BYD Dolphin quadro strumenti abitacolo

Prova su strada della BYD Dolphin, come va

Veniamo adesso alla prova su strada. Alla guida la Dolphin è molto simile all’Atto 3. L’assetto è morbido specie al posteriore che tende a sedersi in caso di forte accelerazione. In generale è tarata per una guida confortevole e non troppo dinamica. Buona l’aderenza dei pneumatici Linglong Comfort Master, ma i 204 cavalli li mettono sotto stress quando si accelera al massimo. Tuttavia il controllo di trazione è ben tarato per tenere a bada l’esuberanza del motore.

BYD Dolphin posteriore 3/4 su strada
BYD Dolphin posteriore 3/4 su strada

Modalità di guida sulla Dolphin

Sono quattro le modalità di guida selezionabili (Normale, Sport, Eco, Snow) tramite un tastino in plancia. Di base la vettura parte in modalità “Normal”. La risposta del pedale dell’acceleratore e il peso dello sterzo aumentano passando alla modalità “Sport”. L’auto diventa veramente brillante ed eccessiva in città; in ambito cittadino è meglio passare alla modalità “Eco”, che modula la curva di erogazione di potenza rendendo decisamente più facile guidare la Dolphin. Infine la modalità Snow è adatta per i fondi a bassa aderenza.

BYD Dolphin comandi ADAS abitacolo
BYD Dolphin comandi ADAS abitacolo

BYD Dolphin, sterzo e assetto

Lo sterzo della BYD Dolphin l’ho trovato reattivo ma leggero specie in “modalità Eco”, meglio tenerlo settato in “Sport”. Piuttosto ampio il raggio di sterzata. Buono invece l’assetto assolutamente confortevole su ogni asperità. Il rollio è contenuto, mentre il beccheggio è evidente in accelerazione.

Il pacchetto di ADAS di serie sulla Dolphin è davvero completo su ogni allestimento. Il cruise control adattivo con mantenimento della corsia è di serie e funziona bene, ma ci sono sistemi molto più fluidi in circolazione.

BYD Dolphin plancia abitacolo
BYD Dolphin plancia abitacolo

La vettura in prova con l’allestimento Design è equipaggiata con pneumatici Linglong Comfort Master nella misura 205/50 R17. Solo la versione Active monta cerchi da 16″.

Prestazioni BYD Dolphin e consumi

Interessanti i consumi di questa BYD Dolphin, ottenuti grazie a un motore efficiente e uno studio per migliorare l’aerodinamica. Nella prova, guidando in modo scattante in città, ho ottenuto un consumo medio di 17,5 kWh/100 km, con il combinato dichiarato pari a 15,9 kWh/100 km. La velocità massima dichiarata è pari a 160 km/h, mentre accelera da 0 a 100 km/h in 7,0 secondi.

BYD Dolphin anteriore 3/4
BYD Dolphin Design frontale

Prezzo BYD Dolphin

Il modello in prova della BYD Dolphin in allestimento Design ha un prezzo che parte da 37.490 euro; invece la versione Active da 95 CV attacca a 30.790 euro. Questa Dolphin si inserisce in una fascia di prezzo identica a quella della MG4, ma è inferiore alla Peugeot e208 e Corsa-e, mentre è ancora più conveniente della Volkwagen ID.3 che parte da 41.900 euro.

Scheda Tecnica BYD Dolphin Design

Dimensioni e peso

  • Lunghezza: 429 cm
  • Larghezza: 177 cm
  • Altezza: 157 cm
  • Passo: 270 cm
  • Bagaglio: 345/1.310 L
  • Batteria: 60,48 kWh
  • Peso: 1.733 kg

Motore

  • Alimentazione: elettrico
  • Trazione: anteriore
  • Cambio: automatico
  • Potenza: 204 CV / 150 kW
  • Coppia massima: 310 Nm

Prestazioni

  • Velocità massima: 160 km/h
  • Accelerazione: 7,0s (0-100 km/h)
  • Emissioni CO2: 0 g/km
  • Autonomia: 427 km
  • Consumo combinato: 15,9 kwh/100 km (WLTP)

FOTO BYD Dolphin

VIDEO Prova, test e prova BYD Dolphin

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POSITIVO

– Assemblaggi e materiali curati
– Semplice da guidare
– Assetto confortevole
– Ricarica e collegamenti wireless smartphone

NEGATIVO

– Ronzio AVAS
– Mancano fari led Matrix
– Frenata rigenerativa poco potente

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