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Autovelox 2024, nuove regole in 5 punti cosa cambia con il Decreto

Le nuove regole sugli autovelox, le limitazioni d'uso, la contestazione immediata, i punti dove installarli, l'obbligo di segnalazione e la loro omologazione.

L’obiettivo delle nuove regole fissate per l’autovelox è quello di rendere l’uso dei rilevatori di velocità più trasparente e soprattutto più giusto, per cercare di eliminare i cosiddetti “autovelox bancomat” installati dai Comuni più per fare cassa che per garantire la sicurezza stradale, focalizzando la loro importanza sui tratti più sensibili e in aree critiche per la sicurezza stradale come le vicinanze di scuole e ospedali​, ecc. Il “decreto autovelox”, introdotto dal ministro Matteo Salvini, apporta alcune modifiche significative alla regolamentazione degli autovelox in Italia, con l’obiettivo di migliorare la sicurezza stradale e ridurne gli abusi. Scopriamo in 5 punti quali sono.

Autovelox 2024, nuova regolamentazione

  1. Limitazioni all’uso degli autovelox:
    • Gli autovelox dal 2024 non potranno essere installati su strade urbane con limiti di velocità inferiori a 50 km/h, a meno che non sia prevista la contestazione immediata da parte delle Forze dell’Ordine.
    • Sulle strade extraurbane, gli autovelox dal 2024 potranno essere utilizzati solo se il limite di velocità è ridotto di non più di 20 km/h rispetto al limite standard per quel tipo di strada. Ad esempio, su una strada extraurbana principale con limite di 110 km/h, l’autovelox potrà essere utilizzato solo se il limite è almeno 90 km/h​​. Non si può piazzare un autovelox su una statale da 110 km/h su un breve tratto dove c’è un limite a 70 km/h.
  2. Contestazione immediata:
    • Per velocità inferiori ai 50 km/h, sarà possibile solo la contestazione immediata tramite dispositivi mobili. Se non è possibile collocare postazioni fisse o mobili visibili, si potranno utilizzare dispositivi a bordo di veicoli in movimento​​.
  3. Coordinamento e gestione:
    • La collocazione degli autovelox sarà decisa dai prefetti e non più dai comuni, limitandone l’installazione a tratti di strada riconosciuti come ad alto tasso di incidenti o dove è difficile effettuare contestazioni immediate.
  4. Obblighi di segnalazione:
    • I limiti di velocità dovranno essere segnalati almeno un chilometro prima della postazione autovelox, una misura che era già prevista ma che ora viene ribadita.
  5. Omologazione dei dispositivi:
    • Non è stata risolta la questione dell’omologazione degli autovelox, che ha generato controversie legali. La Corte di Cassazione ha recentemente stabilito che le multe emesse da dispositivi non omologati sono impugnabili, un aspetto che il decreto non affronta direttamente, lasciando aperta la possibilità di ricorsi per le multe già emesse​.
Decreto autovelox 2024
Il decreto autovelox 2024 introduce nuove regole sull’uso degli autovelox

Autorizzazione installazione autovelox

L’installazione degli autovelox fuori dai centri urbani richiederà l’autorizzazione del Prefetto, motivata da un alto tasso di incidenti e pericolosità della zona. Questa misura mira a prevenire l’uso degli autovelox a fini di profitto, evitando la loro collocazione in punti strategici senza una reale pericolosità o una significativa storicità di incidenti.

Autovelox vietati sotto i 50 km/h

Una novità significativa è il divieto di installare autovelox fissi in aree con limiti di velocità inferiori ai 50 km/h, per evitare sanzioni ingiuste. Il decreto in ogni caso permette l’installazione di postazioni mobili anche nei centri urbani con limiti inferiori ai 50 km/h, come Bologna.

Distanza minima autovelox

Il decreto stabilisce nuove regole per le distanze minime tra i cartelli che segnalano il limite di velocità e gli autovelox: almeno 200 metri nelle strade di scorrimento urbane, 75 metri nelle altre strade urbane, e 1 km nelle strade extraurbane. Queste misure mirano a garantire un’adeguata segnalazione agli automobilisti e a ridurre le sanzioni inaspettate.

Distanza minima autovelox
Le distanze minime tra i cartelli devono essere almeno di 200 metri nelle strade di scorrimento urbane

Multa consecutive per autovelox

Se un automobilista viene multato da più autovelox entro un’ora sullo stesso tratto di strada gestito da un unico ente, dovrà pagare una sola multa, quella più severa. Questo provvedimento mira a evitare la sovrapposizione delle sanzioni in brevi intervalli di tempo, rendendo le multe più eque.

Omologazione autovelox

I dispositivi autovelox devono essere omologati, poiché molti attualmente non lo sono, rendendo illegali molte multe. Comuni e Province avranno 12 mesi per disinstallare gli autovelox non conformi. Le spese di accertamento devono essere documentabili e includere solo i costi per l’individuazione del trasgressore nelle banche dati pubbliche, escludendo spese per apparecchiature, assistenza legale o recupero del credito.

Le apparecchiature potranno essere acquisite in leasing, noleggio a canone fisso, comodato da enti pubblici o concessionari di strade, senza che il costo dipenda dalla quantità di sanzioni accertate o riscosse. La gestione delle apparecchiature sarà sempre riservata alle forze di polizia, mentre ai privati saranno affidate attività minori come la stampa di documenti e l’imbustamento dei verbali.

Diciamo che questo Decreto è importante in quanto fissa dei paletti soprattutto alle amministrazioni Comunali sull’uso degli autovelox, visto che con troppa facilità hanno da sempre installato autovelox con il principale obiettivo di fare cassa e risanare i bilanci delle amministrazioni comunali, vessando gli automobilisti piuttosto che garantire un miglioramento della sicurezza stradale.

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