Alfa Romeo 4C, la prova in pista a Vallelunga
In pista con l'Alfa Romeo 4C per scoprire come va al limite questa sportiva. Motore 1.750 cc turbo benzina da 240 cavalli, telaio in carbonio e cambio automatico a doppia frizione. Prestazioni, impressioni di guida prezzi, allestimenti e foto
Il Biscione fa piazza pulita delle sue avversarie: Alfa Romeo 4C è un’auto eccezionale, un instant classic che farà da preludio al ritorno in grande stile della leggendaria Casa italiana…scopriamo come si comporta in pista.

Alfa Romeo 4C | LA PROVA COME VA IN PISTA
Salire sulla Alfa Romeo 4C non è come mettersi al volante di una Smart, ma neanche un numero da contorsionisti. Abbiamo provato a farci stare guidatori di diverse stature, da 1 metro e 60 fino a 2 metri e tutti sono riusciti a trovare una perfetta posizione di guida! Solo i più alti lamentano uno scarso contenimento delle spalle da parte dei sedili.
Conosco già la macchina, la guido da una settimana, ma non so esattamente cosa mi aspetta quando, premendo per sei secondi il manettino DNA, sperimenterò la nuova configurazione Alfa Race, quella senza ESP, per tirare il collo a questa meraviglia su 4 ruote sul tortuoso tracciato dell’ISAM. Il sound di scarico, con l’impianto racing Alfa Romeo, è fantastico: penetra nell’abitacolo regalando gorgogli, sbuffi e scoppiettii in grande quantità.
Con qualche strana alchimia, lavorando sulla lunghezza di aspirazione e scarico, i tecnici Alfa Romeo sono riusciti a far cantare il 4 cilindri come un vecchio GTA. Sin dai primi metri sembra proprio di guidare una Lotus Elise, soltanto più solida, più piantata a terra, più confortevole anche se lo sterzo appare meno chirurgico e sensibile: una scelta che premia sul veloce! Dopo aver scaldato pneumatici e freni, mi getto in un hot lap cercando di tenere a mente i riferimenti delle decine di Elise ed Exige che ho provato sino ad oggi per capire a che punto si posiziona questo nuovo gioiello Alfa Romeo.
La potente frenata dell’Alfa Romeo 4C
La prima frenata è rivelatrice: nonostante non sia uscito fortissimo dalla curva Mare, arrivo alla prima staccata ad una velocità di ben oltre 180 km/h. Do un pestone ben prima del cartello dei 150 metri e la 4C si acquatta fino al punto di fermarsi e richiedermi nuovamente gas per percorrere la prima variante. Resto quasi sgomento da questa prima risposta della 4C: forse una Porsche GT3 con carboceramici e semislick potrebbe fare meglio. Forse… mentre freno provo anche una scalata cattiva, la peggiore che si possa chiedere ad un cambio doppia frizione: un quinta-seconda! Lo faccio con circospezione, snocciolando i rapporti: prima un quarta-terza e poi dentro la seconda.
Il cambio dell’Alfa Romeo 4C
Il cambio divora i rapporti uno ad uno e, in quel preciso istante, capisco che questo 6 marce non ha niente a che fare con i doppia frizione che siamo abituati ad usare su auto “possibili”: è un cambio da corsa! Da grande detrattore dei “doppia frizione”, sono qui di fronte a tutti a cospargermi il capo di cenere. Affronto la prima variante con cattiveria e qui ho la conferma che lo sterzo della 4C è leggermente meno sensibile di quello della mia Lotus Elise, ma in ogni caso trasmette al pilota ogni minima asperità del manto stradale. Mi bastano poche centinaia di metri per capire la scelta dei tecnici Alfa Romeo: affronto il curvone del Ponte in quarta e, in piena accelerazione, sento la 4C infinitamente più sincera e ben piantata a terra della mia Lotus.
Lo sterzo e l’inserimento
Lo sterzo sarà meno reattivo nel misto stretto, ma sul veloce prende la sua rivincita con gli interessi facendomi sentire più sicuro e sereno anche sentendo le 4 ruote scivolare verso l’esterno della lunga piega. A questo punto sono già in estasi mistica. Sono pronto per il tratto handling che, vista la vicinanza dei primi 3 rapporti e la generosità in basso di questo prodigioso 4 cilindri turbo, decido di affrontare in terza. Il sistema Q2, che non è un differenziale autobloccante vero, neanche interviene. La 4 C ha una trazione pazzesca, e, dopo averla inserita in curva cercando sempre prima di caricare l’avantreno con un leggero colpo di freno tra una curva e l’altra, disegna le traiettorie con la precisione di un compasso.
Ci si può divertire ad innescare un sovrasterzo di potenza, ma serve solo a perdere tempo: la 4C va guidata spigolando le curve e cercando di mettere le ruote dritte per spalancare il gas prima possibile. A quel punto si fa pieno affidamento sulle doti del suo motore, potente e poderoso nell’erogazione, in grado di spingere come un forsennato da 2.200 a 6.500 g/m. Chissà come andrebbe con uno scarico racing, un nuovo software elettronico e un turbo appena “rivisto”! Completo il primo giro veloce affrontando la curva Mare in terza, in piena accelerazione, con la 4C che vola sull’asfalto a patto di dosare ogni singolo Nm di coppia con millimetrici movimenti del pedale il pedale del gas. In questo modo rimane neutra, senza mai accennare a reazioni sgarbate o ad un eccesso di sottosterzo o sovrasterzo nonostante una velocità di percorrenza al limite del possibile.
Sono esaltato da tutto: dall’incredibile potenza ed efficacia dei freni, dalle straordinarie doti di handling, dal perfetto equilibrio del comportamento dell’auto tra reattività sul misto stretto e sul veloce, ma soprattutto dall’eccellente cambio, dotato di una logica di funzionamento che oserei dire perfetta. Concludo solo con una domanda: avete il budget?
Compratela, perché di macchine così ne fanno una ogni vent’anni…
Alfa Romeo 4C | COME E’ FATTA
Si è parlato tanto di questa Alfa Romeo 4C, la risposta italiana al successo planetario del fenomeno Lotus Elise. Inizialmente sarebbe dovuta nascere con la denominazione di Ferrari Dino, poi sotto il segno dello scorpione Abarth e, infine, è uscita come Alfa Romeo nell’ambito del piano di rilancio che ci dovrebbe restituire delle grandi automobili sotto il segno del Biscione. A dispetto dei rumors dei soliti disinformati, il meraviglioso telaio in fibra di carbonio messo a punto in Dallara non ha nulla in comune con quello della KTM X Bow.
Alfa Romeo 4C carbonio
Si tratta di un telaio costituito da una vasca in carbonio prodotta con tecnologia Pre Preg (la stessa della F1, per poter orientare le fibre in modo da essere disposte in maniera ottimale rispetto alle forze agenti sul pezzo) del peso di 65 kg che funge da elemento centrale e abitacolo; prevede due telaietti aggiuntivi in alluminio, anteriormente e posteriormente, realizzati con tecnologia Cobapress (per migliori caratteristiche meccaniche e di leggerezza) cui sono ancorati sterzo e sospensioni indipendenti a quadrilateri deformabili all’avantreno, motore/cambio e sospensioni McPherson al retrotreno.
Attorno a questo miracolo della tecnologia è stata costruita una carrozzeria meravigliosa in compositi SMC (Sheet Moulding Compound, più leggero e facile da lavorare dell’alluminio), ricca di citazioni dei più grandi capolavori dell’Alfa Romeo e della storia dell’automobile quali Alfa Romeo 33 Stradale Scaglione e Giulia TZ2. I paraurti, invece, sono realizzati in poliuretano, i vetri sono ultrasottili. Il muso largo con la sagoma dello scudo Alfa, la linea di cintura che disegna il sinuoso profilo laterale del corpo vettura, le splendide prese aria laterali, la coda… tutto è perfetto nella 4C!
Si possono perdere delle ore nel cercare di scoprire nuovi dettagli in questo capolavoro dello stile italiano. La coda, ad esempio, è fantastica con i due gruppi ottici circolari in stile classico, lo sfogo aria e il diffusore inferiore che chiude il fondo piatto della 4C. Peccato che il motore, a vista sotto il cristallo posteriore, sia un po’ troppo coperto dalla cover in plastica. Anche la scelta dei colori esalta i giochi di ombre che regalano a questa macchina l’aspetto di una scultura su 4 ruote.
Lunga poco meno di 4 metri, sembra più grande di quello che è in realtà.
Alfa Romeo 4C | INTERNI
Gli interni sono la mecca di ogni appassionato di auto sportive. Invece dell’alluminio della Lotus Elise, sulla 4C si intravede il carbonio del pregiato telaio. Pur essendo una sportiva nuda e pura, ha un livello di finitura ottimo: bello il cruscotto, con il quadro strumenti compatto e completo e il volante sagomato, e ottimamente posizionati i paddle del cambio doppia frizione. Poi si guarda in basso e si raggiunge il Nirvana di ogni amante delle belle automobili: la pedaliera. È una scultura di alluminio, infulcrata nel carbonio.
Alfa Romeo 4C | MOTORE E MECCANICA
Uno spettacolo per gli occhi ingiustamente nascosto! Il motore è il 1.750 cc bialbero 16V turbo ad iniezione diretta derivato dall’unità della Giulietta. Solo che impiega un più leggero basamento in lega di alluminio che, da solo, fa risparmiare ben 30 kg rispetto all’omologo in ghisa. Oltre al doppio variatore di fase, un innovativo collettore di scarico Pulse Converter permette di ridurre drasticamente i tempi di risposta del motore che nella generosità della curva di erogazione ha il suo punto di forza. Il turbo e il collettore di scarico sono realizzati in acciaio con tecnologia di microfusione per poter sopportare temperature di esercizio fino a 1000°. Al nostro banco, oltre ad aver erogato 259 CV anziché 240 CV come dichiarato dalla Casa, ci ha sbalordito con una curva di coppia sostanziosa e costante dai 2.500 ai 5.000 g/m. Questo prodigioso 4 cilindri, che comunque pare ben lontano dai suoi limiti in termini di sviluppo, è abbinato al cambio 6 marce doppia frizione della Giulietta e al differenziale elettronico Q2.
La gestione elettronica DNA, che interviene su acceleratore elettronico, gestione motore/cambio e controlli di trazione e stabilità, prevede 4 diversi settaggi: All weather – ogni tempo, per avere delle reazioni morbide su bagnato o fondi viscidi; Natural – guida quotidiana, con cambio settato con “auto up e down” anche in funzione manuale e taratura base per il differenziale Q2; Dynamic – acceleratore più reattivo, riduzione dei tempi di cambiata del 25%, ESC più permissivo in termini di angolo di sbandata; Alfa Race – settaggio estremo, perfetto per la pista limitando al massimo l’intervento dei controlli elettronici con l’ESC disattivato, ASR limitato e differenziale Q2 attivo.
Il poderoso impianto frenante impiega dischi con campane in alluminio, per garantire un risparmio di peso complessivo di 8 kg sulle masse non sospese e pinze a 4 pistoncini all’avantreno. Le ruote del nostro esemplare erano da 18” all’avantreno e 19” al retrotreno, con pneumatici Pirelli P Zero rispettivamente da 205/40 e 235/35. E’ disponibile anche con misure 205/45 R17 e 235/40 R18: saremmo stati curiosi di provarla anche in questa configurazione.
Parliamo del peso: dichiarato 895 kg, misurato alle nostre bilance 999,6 kg con circa mezzo serbatoio. Probabilmente i 100 kg di differenza sono da imputare alla presenza di numerosi accessori quali l’aria condizionata, i cerchi 18”/19” e altri piccoli dettagli. Però, in compenso, sulla nostra macchina c’era anche lo scarico sportivo, in grado di regalare un sound pazzesco alla biposto del Biscione!
Alfa Romeo 4C | PRESTAZIONI RILEVATE DA NEWSAUTO
Rilevamenti Alfa 4C (modalità Alfa Race, launch control)
0-100 Km/h 4,2 secondi
0-140 Km/h 7,9 s
0-200 Km/h 17,7 s
Accelerazione
0-100 metri 5,3 secondi velocità uscita 113 km/h
0-400 metri 12,4 secondi velocità uscita 179 km/h
0-1000 m 23,3 secondi velocità uscita 221 km/h
Ripresa in V
80-100 Km/h 2,3
80-140 Km/h 7,6
Ripresa in VI
80-100 Km/h 3,3
80-140 Km/h 11,4
Frenata
100-0 33,7 m
140-0 66,3 m
200-0 137,3 m
LISTINO PREZZI
OCCASIONI
TUTTE LE NEWS
Alfa Romeo 4C | VIDEO GIRO IN PISTA VALLELUNGA
https://youtu.be/2uE1ObJkiPo
POSITIVO
NEGATIVO
La nostra valutazione
ESTETICA - 10
MOTORE - 9.4
PRESTAZIONI - 9.8
ACCESSORI - 5.4
CONSUMI - 7.4
PREZZO - 8.3
8.4
VALUTAZIONE COMPLESSIVA