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Suzuki Rally Italia Talent 2019, in pista con la Swift Sport

Abbiamo partecipato alle selezioni della sesta tappa del talent targato ACI sul circuito di Busca (CN)

MOTORE
1.4Turbo
CAVALLI
140
Velocità Max.
210km/h
PESO / POTENZA
6,96Kg/CV

Suzuki con la velocissima Swift Sport è protagonista al Rally Italia Talent nel 2019. L’outdoor si evolve anche nel mondo dei motori! L’ACI (Automobile Club d’Italia) se n’è accorto e ha varato il suo Rally Italia Talent (calendario link QUI), veri e propri “provini” su pista che selezionano i campioni del volante per il futuro. Così fanno le Nazioni (come la Scandinavia) per alimentare le loro squadre di successo. Dai 4.000 iscritti della prima edizione del 2014 siamo al record di 9.076 (di cui il 10% donne) per la sesta edizione conclusasi a marzo 2019 con la sesta tappa sul circuito Kart Planet di Busca (CN), all’ombra del Re di Pietra, il Monviso! Una bella soddisfazione per l’ideatore Renzo Magnani (corridore con la Lancia Stratos e giornalista) di ACI, che inizia a vedere riaffacciarsi una squadra di nuovi campioni italiani sulle strade rally e sulle piste.

TALENT La sua idea, nata nel 2013 vedendo casualmente la selezione per il talent X-Factor, venne accolta con grande entusiasmo. Il Rally Italia Talent, a cui nel 2019 partecipa Suzuki, si è rivelata geniale, perché da un decennio si assisteva ad una moria d’iscritti e ad un calo d’interesse dei cosiddetti “millenials” verso il mondo dell’auto in generale; sono gli attuali under 35 e l’acquisto di vetture è solo al 5° posto dei loro desideri in Italia, Germania e UK. I vincitori selezionati nelle varie categorie, sia driver che navigatori (Under 18-23-35, Over 35, Femminile, Licenziati ACI Sport e Non Licenziati), possono godere di due iscrizioni spesate nelle gare nazionali. Comunque quello che più interessa ad ACI (e al nostro settore) è che oltre il 40% degli iscritti resta poi coinvolto in qualche misura nelle gare su terra e su pista, alimentando così la “passione”!

Istruttori ACI danno suggerimenti ai partecipanti Rally Italia Talent nel 2019

NON SOLO VELOCI Tra il dire e il fare c’è di mezzo la… pista! Molto interessante l’aspetto educativo del Suzuki Rally Italia Talent dove anche i “millennials” imparano subito che si vince usando la testa e non il piede pesante, come nella prova con i carrelli “skid”, che riducono al minimo la trazione alle ruote posteriori, al pari del ghiaccio! E all’ombra del Monviso è risultato evidente quanto queste lezioni dovessero essere diffuse ben oltre gli appassionati della pista, per la cosiddetta “guida sicura”.

PROVE Gli istruttori di lunghississima esperienza dell’ACI regalano subito una bella “doccia fredda” ai partecipanti al Suzuki Rally Italia Talent 2019 nelle due prove con la Suzuki Swift Sport: abilità e controllo con pochissima aderenza al posteriore, grazie agli skid, nonché prova di velocità e regolarità in pista, dove non vince mai il piede “pesante”! I tempi sono misurati con il “transponder” applicato sul musetto auto, ma è l’istruttore a decidere in base a 6 parametri: frenata, traiettorie, cambiata, attitudine, potenzialità e profiling. Insomma, si passa istantaneamente da “sono un figo” alla vera “sostanza”, valutata da chi sa già come andrà a finire solo osservando come ti siedi al volante (la posizione fa molto!). È in queste occasioni che i “sogni” si scontrano con la “realtà”. Sbagliando s’impara! La “doccia d’umiltà” è preziosa per andare avanti e in moltissimi iniziano ad appassionarsi così: diventeranno i migliori fuori e dentro la pista!

Suzuki Rally Italia Talent nel 2019 Busca (CN)

PIUMA DI TERZA GENERAZIONE Oltre ai partecipanti, gli altri due protagonisti del Rally Italia Talent sono stati certamente gli sponsor Suzuki e Toyo, entrambi presenti con prodotti top “corsaioli”. Suzuki ha messo a disposizione le sue Swift Sport di terza generazione, versioni top della gamma Swift che include anche Hybrid e All Grip (4×4). Swift Sport ha una sagoma più bassa e più larga, uno stile più aggressivo e un rapporto peso/coppia motrice (975 kg/230 Nm; 4,2 kg/Nm vertice di categoria) che ne fanno una vera e propria “hot hatch” (sono le versioni sportive delle comuni hatch back, le berline a grande portellone posteriore).

Davvero un peso piuma considerando le sue 5 porte di grande abitabilità per tutti i giorni, cui ha contribuito il nuovissimo pianale e telaio Swift Heartect (un bel passo da ben 100”) e la scocca ad assorbimento d’urto Tect: nuovi materiali e nuova riprogettazione ottimizzata al computer. “Sono sicuro che quando la guiderete direte Wow!” dice Masao Kobori, capo ingegneria Suzuki Swift Sport. Il Wow certamente c’è tutto, ma più che sulla pista (dove ci sono concorrenti più cattive, ma meno guidabili nel day by day) è stato esclamato proprio riguardo al limite davvero estremo trovato dai tecnici del quartier generale di Hamamatsu tra temperamento corsaiolo e guidabilità “normale”: insomma, un vero Dr. Jekyll e Mr. Hyde! Questa performance è dovuta anche al nuovo motore top dei modelli Swift: il benzina 1.4 Boosterjet (K14C) turbo ad iniezione diretta con ugelli a 6 fori, per una migliore atomizzazione; wastegate chiusa in fase di carico; 140 CV di potenza e 220 Nm a soli 1.500 rpm!

Anche cambio e sospensioni sono stati ottimizzati per regalare delle sensazioni corsaiole. Suzuki Swift Sport ha anche un altro primato: la completezza totale dei sistemi di controllo elettronici, che gli altri modelli possono raggiungere solo con optional. Un pro, ma anche un piccolo “contro” perché in pista in modalità Sport i controlli di sicurezza sono sempre un po’ vigili e intervengono “debolmente”. Del resto, per l’estremo, non resta che rivolgersi alla variante speciale Swift RS, omologata in Racing Star (classe RSTB 1.0), o alla Swift Sport 1600 R1, tutte vocate però esclusivamente alla corsa.

Suzuki Rally Italia Talent nel 2019 Busca (CN)

L’ALTRA METÀ DEL CIELO Come sa ogni bravo pilota, la donna è l’altra metà del cielo (lo dicevano i cinesi) e il pneumatico è l’altra metà in pista! Insomma, qualcuno ha detto anche che non c’è potenza senza controllo (Pirelli!) e lo stesso è accaduto al Suzuki Rally Italia Talent 2019! Metà della performance è dovuta alla vettura, l’altra metà alle coperture della giapponese Toyo: il loro modello di punta semislik Proxes R888. È un asimmetrico in mescola relativamente dura “GG” a rapido riscaldamento, battistrada a V con scanalature di 5 mm e un alto rapporto pieno/vuoto. Anche qui una straordinaria prestazione da Dr. Jekyll e Mr. Hyde (invero un po’ più Jekyll): sono omologate anche per l’impiego stradale! Il primo equipaggiamento della Suzuki Swift Sport è su Continental, eccellenti pneumatici nel loro misto “domestico”, ma ovviamente non “spinti” come i Toyo. In pista è stato utilizzato il 195/45 R17 in codice 81W su cerchi originali 6 1/2Jx17” ET50. È omologato anche un cerchio da 6Jx16”, usato per le prove skid.

Gomme Toyo PROXES R888 sulla Suzuki Swift Sport

IL COLPEVOLE SEI TU Insomma, questo mix di tecnologia “sport” è al top dell’impossibile, ma utilizzabile ogni giorno e a costi accettabili; quindi è stato l’ideale per far emergere le doti dei potenziali piloti del Talent. Se si sbagliava era praticamente “colpa” tua! Una situazione perfetta per selezionare i migliori tra i 500 che si sono presentati sulla bella pista di Busca. Dopo le selezioni si svolgeranno le semifinali (29-30-31 marzo – Circuito d’Abruzzo Ortona – CH) e la finale (18-19-20 aprile – Adria International Raceway – Adria – RO). Gli aggiornamenti in diretta sono su www.rallyitaliatalent.it.

PROTAGONISTI Nei tre giorni di prove del Suzuki Rally Italia Talent a Busca (ma anche negli altri 8 incontri in tutta Italia, isole comprese), oltre alla “tecnica”, si poteva apprezzare il valore delle persone che di fatto contribuiscono alla passione di rally, corse e tuning! Era evidente l’entusiasmo del patron ACI Magnani, ma anche dei tutor che dispensavano suggerimenti riguardo alle prove e al futuro dei piloti. Lo stesso top manager di Suzuki Massimo Nalli, Presidente Suzuki Italia (l’unico europeo al vertice di Suzuki Auto!), ha partecipato ad ogni fase dell’evento. Da vero ingegnere non si è risparmiato nel controllo della pressione pneumatici della Suzuki Swift Sport (vitale come sanno gli esperti), che per la cronaca era a 2,8/2,5 bar sulle semislik per ridurre l’usura continua causata dalle prove.

L’ultimo top manager, ingegnere di una Casa auto, che si chinava a “toccare” con competenza le parti tecniche è stato l’ing. Vittorio Ghidella, AD di Fiat nel lontano 1987. Diceva che le macchine si guidano con il “culo” e non con la lingua! Dopo di lui una valanga di manager, dalla finanza al marketing. Speriamo che arrivino nuovi tecnici consapevoli, anche di marketing e finanza, ma senza brutti giochi faziosi che hanno fatto così male a tanti marchi automobilistici! Per fortuna le giovani leve di Suzuki le abbiamo trovate anche a bordo pista, come l’ing. Marco Spelta Product Manager auto, che ci ha illustrato in modo davvero tecnico e con passione molti dettagli delle prove skid, quali la reazione allo sterzo della Swift e la scelta del complesso cerchio-pneumatico.

Sulla pista di Busca abbiamo incontrato il programmatore Paolo Ghibaudo con il suo sofisticato simulatore di guida Grally che consente importanti risparmi nella preparazione di piloti e navigatori, oltre ad un bel divertimento a velocità zero. Ha portato a video proprio la pista di Busca, ma può inserire qualsiasi percorso del mondo! In conclusione la “via” scelta da ACI e da Magnani ci è sembrata molto efficace, con la simpatia della formula Talent, che va per la maggiore e rende tutti “protagonisti”, almeno per 15 minuti, come diceva Andy Warhol!

L’ing. Massimo Nalli Presidente Suzuki Italia controlla la pressione delle Suzuki Swift
L’ing. Massimo Nalli Presidente Suzuki Italia

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