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Tutor in autostrada, in via di riattivazione

La Corte di Cassazione con la sentenza di agosto 2019 da ragione ad Autostrade per l'ltalia: il Tutor, sistema di controllo della velocità, non viola le norme relative alla proprietà intellettuale della Craft

I tutor vengono riaccesi: dopo lo stop avvenuto tra aprile e maggio 2019 su tutta la rete Autostradale italiana quando i 333 rilevatori di velocità dislocati sui 3.100 km furono disabilitati a seguito della sentenza della Corte d’Appello di Roma quando la Magistratura si era espressa sul contenzioso nato tra  Autostrade per l’Italia e Craft, ovvero l’azienda che detiene attualmente il brevetto dei Tutor autostradali.

Tutor tornano operativi a fine agosto e riaccesi su 1.000 km di tratto autostradale

La notizia è che Autostrade per l’Italia, in queste ore, abbia già riattivato le squadre per la riattivazione del sistema SICVe-PM sulla rete autostradale. Il numero dei Tutor che verrà riattivato sarà su circa 1.000 km di tratte proprio nei giorni del controesodo.

Perchè i Tutor vengono riaccesi

La Corte di cassazione con la sentenza del 14 agosto 2019 ha ribaltato la situazione ritenendo «del tutto infondati i motivi per i quali la Corte di Appello di Roma aveva ritenuto che il sistema di controllo della velocità media violasse le norme relative alla proprietà intellettuale della società Craft e dovesse essere rimosso».

Autostrade per l’Italia: “La sentenza della Cassazione dimostra la non brevettabilità di sistemi matematici noti, facendo giustizia delle accuse rivolte alla società e riprese anche da alcune popolari trasmissioni televisive. La sentenza dimostra inoltre la determinazione di Aspi ad operare nel rispetto delle regole e a tutela della sicurezza stradale. Con la sentenza della Suprema Corte viene messa la parola fine ad una battaglia legale che dal 2006 opponeva il gruppo autostradale alla Craft.

Tutor in autostrada con traffico
Tutor attivo in autostrada con traffico di controesodo

Romolo Donnini di Craft ha diffidato Autostrade per l’Italia: “Gentili signori, vi ricordiamo che la suprema corte di cassazione ha cassato con rinvio e dunque la controversia è bel lontana dall’essere chiusa. Nei termini di legge infatti il processo sarà riassunto innanzi al giudice del rinvio ovvero la corte d’appello di Roma che potrà ritenere sussistente o meno la contraffazione. Dato che continuiamo a pensare, nonostante la sentenza del 14 agosto del 2019, che i vostri sistemi costituiscano una contraffazione del nostro brevetto, vi diffidiamo dal riattivare i Tutor e, comunque, dal compiere atti che possano cagionare un danno ai nostri diritti, riservandoci, comunque ed in ogni caso, ogni più ampia tutela, anche per il passato”.

La guerra sui Tutor sembra tuttaltro che finita….






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