Stop diesel Euro 5, rinvio al 2026, cosa cambia
Il blocco della circolazione per i diesel Euro 5 è stato rinviato di un anno, dal 2025 al 2026. Il provvedimento, quando entrerà in vigore, interesserà la Pianura Padana (Lombardia, Emilia-Romagna, Piemonte e Veneto) e Roma, e riguarderà i Comuni con più di 100mila abitanti.

Lo stop alla circolazione delle auto diesel Euro 5, inizialmente previsto per ottobre 2025, è stato rinviato al 2026 grazie a un emendamento della Lega al Decreto Infrastrutture, che lascia alle Regioni la possibilità di stabilire ulteriori proroghe o anticipazioni.
Il blocco, che sarebbe dovuto entrare in vigore il 1° ottobre 2025 in diverse regioni del Nord Italia (Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna, Veneto) e a Roma, era stato introdotto da un decreto legge del 2023 in attuazione di sentenze europee sulla qualità dell’aria.
Stop diesel Euro 5, il rinvio
Il partito guidato da Matteo Salvini con l’emendamento nel Decreto Infrastrutture ha l’obiettivo di evitare che migliaia di automobilisti si trovino costretti a lasciare l’auto in garage a partire dal prossimo ottobre. In particolare, si parla dei veicoli diesel Euro 5, che, in alcune regioni del Nord Italia (Lombardia, Emilia Romagna, Piemonte e Veneto) e Roma, dovevano essere bloccati per motivi ambientali.
Con l’emendamento approvato dalle commissioni Ambiente e Trasporti della Camera, il blocco dei diesel Euro 5 viene posticipato al 2026, dando così alle famiglie più tempo per organizzarsi e adeguarsi. Inoltre, il divieto di circolazione per queste vetture, quando entrerà in vigore, dovrà essere applicato prioritariamente nelle aree urbane dei Comuni con più di 100mila abitanti, anziché 30mila, riducendo così il numero delle città coinvolte.
Motivazioni del rinvio
Le ragioni principali addotte per il rinvio sono la tutela di circa un milione di automobilisti che sarebbero penalizzati dal blocco e la necessità di trovare soluzioni alternative e misure compensative per la riduzione delle emissioni inquinanti.
Questo rinvio, però, non è senza condizioni. L’emendamento prevede che le Regioni, qualora lo ritengano necessario, possano anticipare il divieto di circolazione per auto e veicoli commerciali diesel Euro 5 rispetto alla scadenza del 1° ottobre 2026, aggiornando i propri piani per la qualità dell’aria e modificando i provvedimenti attuativi correlati.
Il rinvio del blocco dei diesel Euro 5 inoltre è condizionato dall’adozione di misure ambientali concrete, come il miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici e l’aumento del verde urbano. Dopo il 1° ottobre 2026, le Regioni potranno evitare il blocco solo se adotteranno interventi alternativi efficaci per ridurre le emissioni, in linea con i requisiti dell’UE.
Stop diesel a Roma confermato al 2025
Nel Lazio, inclusa Roma, il blocco dei diesel Euro 5 nella ZTL “fascia verde” resta confermato dal 1° novembre 2025 al 30 marzo 2026. Ma anche nella Capitale si potrebbe arrivare ad un rinvio, con la Regione che valuta misure alternative, purché garantiscano pari riduzione dell’inquinamento.
Conseguenze dello stop ai diesel Euro 5 su un milione di veicoli
Deroghe e sanzioni: indipendentemente dal rinvio, sono previste deroghe per alcune categorie specifiche (es. disabili, mezzi di soccorso, veicoli storici). In caso di violazione, la sanzione può andare da 168 a 679 euro, con possibile sospensione della patente in caso di recidiva.

Lo stop alle auto diesel Euro 5 avrebbe coinvolto circa un milione di veicoli attualmente in circolazione tra Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto. Dal 2026, il blocco interesserà i Comuni con più di 100mila abitanti, e non più quelli con oltre 30mila, applicandosi nei giorni feriali, dal lunedì al venerdì, dalle 8:30 alle 18:30, come previsto dal decreto legge n. 121 del 2023.
La misura sarà in vigore da novembre ad aprile. I blocchi alle auto diesel derivano dalle pressioni dell’Unione Europea per evitare ulteriori sanzioni, dopo che l’Italia è già stata condannata due volte dalla Corte di giustizia per il superamento dei limiti di inquinamento dell’aria.