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Shell chiude le pompe di carburante e le rimpiazza con colonnine di ricarica elettrica

Shell eliminerà gradualmente buona parte delle pompe che erogano benzina, gasolio e gas per rimpiazzarle con stalli per la ricarica di auto elettriche veloci, Ultra-fast e Hypercharger. Ne salteranno 1.000 entro il 2025.

La scelta di Shell di chiudere i distributori di benzina e trasformare la stazioni di servizio tradizionali in stazioni di ricarica per auto elettriche sta lasciando esterrefatti molti automobilisti e rientra nel programma “Obiettivo emissioni nette zero” per accelerare la transizione verso la mobilità elettrica.
Nella pratica Shell eliminerà gradualmente buona parte delle pompe che erogano benzina, gasolio e gas per rimpiazzarle con stalli per la ricarica di auto elettriche in corrente continua, veloci, Ultra-fast e Hypercharger.

La multinazionale petrolifera punta sulle auto elettriche tanto da annunciare la chiusura di circa mille distributori di carburanti entro il 2025, per concentrarsi sullo sviluppo delle stazioni di ricarica per veicoli elettrici. Il piano, delineato nell’ultimo report Energy Transition Strategy, prevede la chiusura di 500 siti di vendita di carburante tradizionale nel 2024 e 500 nel corso del 2025, dove le tradizionali pompe per l’erogazione di benzina, gasolio e gpl saranno rimpiazzate da colonnine di ricarica veloce in DC.

Stazioni di ricarica elettrica Shell

L’obiettivo dichiarato da Shell è di installare 200.000 punti di ricarica di corrente per auto elettriche entro il 2030, rispetto ai circa 54.000 attualmente già attivi. I nuovi punti di ricarica per auto elettriche saranno posizionati all’interno dei distributori di carburante benzina, diesel, GPL e metano attualmente in funzione.

Stazioni di ricarica elettrica Shell
Nuove colonnine di ricarica rapida DC per auto elettriche di Shell che rimpiazzeranno le pompe del carburante.

Dove?

La multinazionale non ha fornito dettagli sull’ubicazione delle stazioni di rifornimento che saranno chiuse nei prossimi anni, ma è probabile che la Cina sia la prima ad essere interessata, seguita dall’Europa. La Cina, in particolare, è il mercato più attivo per le auto elettriche, con una crescente concorrenza tra le case automobilistiche locali.

Shell punta tutto sul green con energia rinnovabile e colonnine elettriche

La multinazionale petrolifera ha avviato da alcuni anni l’installazione di punti di ricarica per auto elettriche, offrendo anche un servizio di roaming per attivare stalli di altri fornitori. Inoltre, collabora con la casa automobilistica cinese BYD per fornire abbonamenti dedicati ai clienti cinesi ed europei del marchio.

Shell punta a raggiungere 200mila punti di ricarica entro il 2030

Shell sta investendo anche nella riduzione delle emissioni di CO₂ legate al proprio core business dei carburanti fossili, con l’obiettivo di dimezzare le emissioni entro il 2030 rispetto al 2016, e ha dichiarato di aver raggiunto il 60% di questo obiettivo entro la fine del 2023, rinnovando il proprio impegno per la neutralità climatica entro il 2050.

Cosa dice Shell a tal proposito

“La nostra produzione annua di petrolio ha raggiunto l’apice nel 2019 e prevediamo che la nostra produzione totale cali di 1-2% all’anno fino al 2030. Stiamo investendo circa 1 miliardo di dollari ogni anno in energia con basse emissioni di carbonio come ricarica per veicoli elettrici, idrogeno, biocombustibili ed elettricità generata da energia solare ed eolica. Abbiamo intenzione di portare il nostro investimento a circa 2 miliardi di dollari all’anno, a patto che si presentino opportunità commerciali vantaggiose.

Raggiungere il nostro obiettivo entro il 2030 significa fornire sufficiente energia rinnovabile per 50 milioni di abitazioni, gestire oltre 2,5 milioni di punti di ricarica per veicoli elettrici, produrre otto volte di più combustibili a bassa emissione di carbonio e aumentare al 10% la quantità di biocombustibili e idrogeno nei carburanti per il trasporto che vendiamo, dall’attuale 3%. Collaboriamo con clienti, aziende ed altri soggetti per gestire le emissioni, inclusi operatori dei settori difficili più da decarbonizzare come quello dell’aviazione, del trasporto marittimo, del trasporto su strada e dell’industria. La collaborazione con altri attori include supportare le politiche governative per ridurre le emissioni di carbonio, settore per settore. Continueremo a dare impulso all’innovazione per fornire l’energia più pulita necessaria ai nostri clienti.

Affrontare il cambiamento climatico è una sfida urgente. Contribuiremo a un mondo con emissioni nette zero, in cui la società non incrementerà la quantità totale di emissioni di gas effetto serra in atmosfera. Ecco perché abbiamo stabilito l’obiettivo di diventare un’azienda energetica a emissioni nette zero entro il 2050, in linea con la società e i nostri clienti. Questo supporta l’obiettivo più ambizioso di affrontare il cambiamento climatico sancito nell’Accordo di Parigi delle Nazioni Unite: contenere l’aumento della temperatura globale media a 1,5 °C.”

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