Pedaggi gratuiti Autostrada A24/A25 Roma L’Aquila e concessione a rischio
La richiesta dei pedaggi gratuiti per i residenti di Lazio e Abruzzo in aggiunta al blocco degli aumenti ottenuto fino a dicembre 2022 mette in crisi il Gruppo Toto che attraverso la Società Strada dei Parchi annuncia di voler recedere dalla concessione delle autostrade A24 (Roma-L’Aquila-Teramo) e A25 (Torano-Pescara).

Si torna a parlare di costo dei pedaggi e concessioni autostradali per l’autostrada A24 (Roma-L’Aquila-Teramo) e A25 (Torano-Pescara): il Gruppo Toto ha comunicato la volontà di avviare le procedure per il recesso e la cessazione anticipata della concessione attraverso la quale attualmente gestisce i tratti autostradali tra Lazio e Abruzzo con la società controllata Strada dei Parchi. Perché? Cerchiamo di capirlo analizzando i fatti recenti.
Costo pedaggi autostrada 24-A25 Roma L’Aquila, gratis
Il costo dei pedaggi per i transiti sull’A24 e A25 è molto elevato, mediamente molto più elevato rispetto ad altri tratti autostradali. Per questo più volte i sindaci dei paesi del Lazio e dell’Abruzzo si sono mobilitati per azzerare gli aumenti, riuscendoci in parte.
Ora anche Fratelli d’Italia ha ottenuto l’approvazione alla Camera dei deputati di un ordine del giorno per richiedere l’esenzione per i cittadini di Abruzzo e Lazio del pedaggio sulla A24 e A25.

Pedaggi gratis per tutti i residenti: una proposta difficile da attuare come ha espresso Velia Nazzarro, sindaco di Carsoli e portavoce dei 113 Comuni esenti dai pedaggi; una mazzata per i Toto, titolari della concessione.
Caro pedaggi autostrada A24 A25, no agli aumenti
I sindaci dei paesi limitrofi al tratto laziale ed abruzzese dell’A24 e A25 sono impegnati da 4 anni nella lotta al caro pedaggi e hanno ottenuto il blocco degli aumenti fino al 31 dicembre 2022, un rincaro che dal 1° gennaio 2022 sarebbe dovuto essere del 34,75%.
Tanto per fare un esempio, il costo del pedaggio per il tratto di 117 km da Roma Est a L’Aquila Est con un’automobile, veicolo di classe A, al momento in cui scriviamo è di 12.30€ che con gli aumenti sarebbe arrivato a 16,57€. 👉🏻 Calcolo i pedaggi sull’A24-A25.
Se dovesse passare la richiesta dei pedaggi gratuiti per i residenti di Lazio e Abruzzo, sarà positivo per la collettività ma saranno meno soddisfatti i titolari della concessione.
Autostrada A24 A25 costosa e poco remunerativa
Con il blocco dei pedaggi, più l’aumento dei costi di manutenzione la società dei Toto ha visto ridursi notevolmente il margine dei profitti. Si parla che abbiano maturato un credito nei confronti del Ministero delle Infrastrutture di oltre 300 milioni e si stima che a fine anno arrivi a 430 milioni.

Dunque la gestione per la Strada dei Parchi si è rilevata economicamente poco conveniente. Alla decisione dei Toto ha contribuito sicuramente anche l’approvazione alla Camera dei deputati dell’ordine del giorno per l’esenzione per i cittadini di Abruzzo e Lazio del pedaggio della Strada dei Parchi, dopo le proteste relative ai continui rincari avvenuti negli ultimi anni e in vista degli aumenti importanti previsti per il 2023.
Autostrada A24 A25 Strada dei Parchi, recesso dalla concessione
Il Gruppo Toto ha comunicato di aver avviato la procedura di recesso e richiesta di cessazione della concessione delle autostrade A24 (Roma-L’Aquila-Teramo) e A25 (Torano-Pescara).
La motivazione, come spiega il Sole 24 Ore, è puramente economica, ed è arrivata dopo la bocciatura (da parte del Cipess) del Piano economico e finanziario (Pef) per mettere in sicurezza i 280 chilometri di autostrada dal rischio terremoti e adeguare l’infrastruttura alle nuove normative europee e nazionali.

Toto, attraverso la società controllata Strada dei Parchi, nella missiva al Ministero ha chiesto anche un indennizzo allo Stato di 2,4 miliardi per la risoluzione anticipata del contratto, come previsto dalla concessione la cui scadenza naturale è fissata al 2030. Tale indennizzo è la somma di varie voci, tra cui mancata remunerazione degli investimenti, mancati incrementi tariffari, mancati introiti fino al 2030 e altro.
Recesso concessione Autostrada A24 A25 Roma L’Aquila
La clamorosa decisione del Gruppo Toto, più volte paventata negli scorsi mesi, è maturata dopo la bocciatura (da parte del Cipess) dell’ennesimo Piano economico e finanziario (Pef) – questa volta predisposto unilateralmente dal commissario ad acta Sergio Fiorentino – cioè lo strumento per mettere in sicurezza i 280 chilometri di autostrada dal rischio terremoti e adeguare l’infrastruttura, che collega il Tirreno all’Adriatico, alle nuove normative europee e nazionali.
Il Gruppo Toto non ha rilasciato nessun commento, ma come ipotizza il Sole 24 Ore, la decisione è arrivata dopo che la Società dei Parchi ha reputato poco conveniente per i propri affari gestire i tratti autostradali fra Abruzzo e Lazio e soprattutto prendendo atto che dopo che era stato imposto ai Benetton di uscire da Aspi, nel mondo politico e di governo si sia consolidata l’idea di rinazionalizzare le infrastrutture autostradali, anche a costo di cambiare le regole in corsa.
Messa in sicurezza Strada dei Parchi A24-A25 Roma L’Aquila
Inoltre a più di dieci anni dal terribile terremoto dell’Aquila e da 10 anni da quando è stata approvata la legge (la numero 228/2012) che impone obblighi e criteri per la messa in sicurezza antisistemica delle autostrade. In quest’arco temporale il problema non è stato ancora risolto e secondo il Gruppo Toto le nuove risorse dovevano arrivare dal nuovo Piano economico e finanziario (Pef).
Strada dei Parchi è divenuta concessionaria nel 2000 aggiudicandosi una gara europea. Il Piano economico e finanziario (Pef) del Gruppo Toto grazie al quale si è aggiudicata la concessione è scaduto nel 2013. Da allora, si sono succeduti diversi governi e molti ministri, il Consiglio di Stato ha persino commissariato il Ministero delle Infrastrutture, ma fin qui il nuovo Pef non è stato approvato e gli interventi strutturali non sono stati realizzati.
L’infrastruttura autostradale deve essere ammodernata e messa in sicurezza. Infatti secondo quanto deciso dall’altro Commissario straordinario Maurizio Gentile (su A24-A25 ce ne sono ben tre!), tali interventi richiederebbero 6,5 miliardi di investimenti, di cui 5,1 da spendere immediatamente. L’ultima proposta di Pef avanzata da Sdp (giugno 2021) prevedeva l’apporto in autofinanziamento da parte di Strada dei Parchi di 2,1 miliardi e aumenti tariffari di poco superiori all’inflazione, ma non è stata neppure discussa.
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