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Mercato auto Europa, giù le vendite a febbraio

La crisi del mercato auto sembra irreversibile. Secondo i dati di febbraio 2022 il crollo è stato dell’oltre 5% rispetto al 2021 e quasi del 30% rispetto al periodo di pre-Covid.

Secondo i dati di febbraio 2022 la crisi del mercato auto in Europa si è aggravata. In base ai dati diffusi dall’Acea, nello scorso mese nei principali mercati europei sono state immatricolate 804.028 autovetture, con un calo del 5,4% su febbraio 2021. Il dato negativo di febbraio è ancora peggiore di quello registrato a gennaio.

Se invece confrontiamo le immatricolazioni con il periodo pre Covid la situazione è ancora peggiore, con il mercato che ha perso oltre il 25% rispetto al 2019.

Auto vendute in Europa febbraio 2022

Nel mese di febbraio 2022 nei 30 Paesi europei (UE+UK+EFTA) in totale sono state vendute 804.028 auto. Nei primi due mesi del 2022 le immatricolazioni sono state 1.626.350 con un calo sul 2021 del 3,9%.

Auto vendute in Europa febbraio 2022
Dati delle immatricolazioni auto in Europa a febbraio 2022

Questi risultati appaiono in tutta la loro gravità se si considera che nell’intero 2021, rispetto ai livelli ante pandemia (2019), si era registrato un calo del 25,5%.

Fra i cinque Major Markets dell’area, all’Italia è toccata la maglia nera della peggiore performance mensile (-22,6%), anche se ha mantenuto il terzo posto quanto al totale dei volumi.

Dati delle vendite auto in Italia a febbraio 2022

Ha registrato una pesante flessione la Francia (-13%) mentre hanno archiviato il mese in crescita, rispetto a febbraio 2021, sia la Germania (+3,2%) che la Spagna (+6,6%) e il Regno Unito (+15% sullo stesso periodo 2021 con le concessionarie chiuse per il lockdown), anche se tutte e tre hanno registrato dati in forte calo rispetto ai livelli pre-pandemici.

Vendite auto elettriche e ibride in Europa febbraio 2022

Nel mese di febbraio 2022, senza incentivi statali soprattutto in Italia sono diminuite le vendite di auto alla spina elettriche e ibride plug-in. La quota di BEV e PHEV è scesa rispettivamente del 2,8% e 4,9%, rispetto al 12,5% e 9,1% degli altri quattro Paesi. Ora c’è attesa per i nuovi incentivi, approvati dal Governo che devono essere sbloccati dal MISE con un decreto attuativo ad hoc.

Rispetto agli altri Paesi si è ampliato il divario rispetto alla Germania, dove BEV e PHEV insieme valgono il 24,9% del mercato, Regno Unito al 25,6% e Francia al 20,1%. La Spagna ha mantenuto il 4° posto con il 10,1% di ECV.

Incentivi auto 2022, nuovo fondo Ecobonus nella Manovra?
Senza incentivi in Italia è crollata la domanda di auto alla spina elettriche e ibride plug-in

L’Italia in compenso si è confermata in prima posizione per quanto riguarda le vendite di auto ibride HEV, grazie all’indipendenza dalle infrastrutture di ricarica e anche alla coda lunga degli incentivi 2021 per la fascia 61-135 g/km di CO2.

Cause crisi del mercato auto

Le cause di un mercato auto in crisi sono molteplici. Dopo la pandemia non vi sono stati eventi che abbiano consentito un’inversione di tendenza. Alcuni Paesi, tra cui l’Italia, hanno adottato incentivi per sostenere la domanda, ma il risultato è stato soltanto parziale, anche perché, oltre agli ostacoli creati direttamente dalla pandemia, vi sono stati altri fattori che, non solo hanno impedito il recupero, ma anzi hanno determinato nuovi cali di immatricolazioni.

Il Covid, la crisi dei chip e ora la guerra in Ucraina hanno affossato il mercato auto

In particolare, alla pandemia si è associata, come era inevitabile, una forte caduta del Pil e anche problemi per l’offerta di auto oltre che per la domanda. La carenza di microchip e di altri componenti ha determinato infatti fermate produttive che hanno reso più difficile soddisfare in tempi ragionevoli la domanda peraltro già fortemente ridimensionata dagli effetti diretti e indiretti della pandemia.

A ciò si aggiunge che le prospettive sono tutt’altro che favorevoli. La guerra tra Russia e Ucraina ha avuto sulle vendite di auto un impatto marginale sugli ultimi giorni di febbraio, ma l’effetto negativo dovrebbe essere molto più forte sulla domanda in marzo e nei prossimi mesi.

Aumento prezzi carburanti le vere cause quali sono? L’inchiesta di newsauto.

E ciò non soltanto per gli effetti della guerra sull’economia e sulla domanda di autoveicoli (penalizzata anche dall’impennata dei prezzi dei carburanti), ma anche perché alle già esistenti difficoltà di fornitura di componenti per l’auto se ne potrebbero aggiungere altre per il venir meno della produzione ucraina di componenti per l’auto (cavi e altro).

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(File PDF scaricabile da link diretto)

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FONTE DATI UNRAE

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