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Incentivi auto 2024, come funziona l’Ecobonus

Come funzionano i nuovi incentivi statali dell'Ecobonus. Il fondo della fascia di CO2 fino a 135 g/km per il 2024 ha una disponibilità limitata, probabilmente per il sole mese di gennaio 2024.

Dal 1° gennaio 2024 tornano gli incentivi auto dell’Ecobonus che si applicano ai contratti d’acquisto firmati dal 1° gennaio al 31 dicembre 2024, salvo esaurimento fondi. Per la fascia 61-135 g/km di CO2 sono previsti solo 120 milioni di euro; la cifra stanziata probabilmente durerà per poche settimane di gennaio come è accaduto nel 2023, quando è stata sufficiente per circa 75 mila acquirenti. Molto più consistenti i fondi destinati alle auto elettriche (230 milioni) e ibride plug-in (235 milioni).

Incentivi auto 2024

Nel 2024, gli incentivi per l’acquisto di auto si concentrano principalmente sulle vetture elettriche e ibride plug-in con emissioni fino a 60 g/km di CO2. Questi incentivi sono distribuiti in fasce basate sulle emissioni. Per le auto con emissioni comprese tra 0 e 20 g/km di CO2, sono disponibili 205 milioni di incentivi, di cui 194,75 milioni sono destinati ai privati e 10,25 milioni alle società di car sharing e noleggio a lungo termine.

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I nuovi incentivi sulle elettriche vanno da un minimo di 3.000 ad un massimo di 5.000 euro

Le auto con emissioni tra 21 e 60 g/km di CO2 possono beneficiare di 245 milioni di incentivi, di cui 232,75 milioni vanno ai privati e 12,25 milioni alle società di car sharing e noleggio a lungo termine.

Infine sono previsti 120 milioni di incentivi per auto con emissioni comprese tra 61 e 135 g/km di CO2, interamente destinati ai privati. Questi ultimi sono i più richiesti, con la disponibilità limitata nel primo mese di gennaio o al massimo nei primi giorni di febbraio.

Incentivi auto 2024 quando partono?

Gli incentivi partono ufficialmente il 1° gennaio 2024, con i venditori che possono inserire le prenotazioni sulla piattaforma dell’Ecobonus nei primi giorni di gennaio. Per ottenere l’incentivo, l’auto deve essere immatricolata entro 180 giorni dalla firma del contratto. Sono escluse le chilometri zero e le auto precedentemente immatricolate all’estero.

La dotazione finanziaria dell’Ecobonus prevede anche 40 milioni di euro per finanziare le colonnine di ricarica elettrica private e condominiali, 40 milioni per l’acquisto di moto e ciclomotori, sia elettrici che termici. Inoltre, sono previsti 20 milioni di euro per l’acquisto di veicoli commerciali di categoria N1 e N2 alimentati elettricamente.

Incentivi auto 2024 Ecobonus

Come funzionano gli incentivi auto 2024? I contributi vanno da un minimo di 2.000 ad un massimo di 5.000 euro. Nel dettaglio, acquistando un’auto elettrica della fascia 0-20 g/km di CO2, si hanno a disposizione 5.000 euro con la rottamazione e 3.000 euro senza un altro veicolo da rottamare.

Per una plug-in della fascia 21-60 g/km di CO2, il contributo statale è di 4.000 euro con la rottamazione o di 2.000 euro senza. Infine per l’acquisto di auto termiche ibride, mild-hybrid, benzina e diesel della fascia 61-135 g/km nel 2024 il contributo è di 2.000 euro, esclusivamente con la rottamazione di una vecchia auto fino a Euro 4.

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Per acquistare un’auto elettrica o ibrida plug-in non è obbligatoria la rottamazione

Le persone fisiche sono vincolate invece alla proprietà del veicolo per almeno 12 mesi e possono accedere al bonus anche se optano per il leasing finanziario. Possono accedere agli incentivi, oltre alle persone fisiche, anche le società di noleggio a lungo termine e car sharing pubblico. Queste ultime possono accedere alle prime due fasce di emissioni (0-20 g/km e 21-60 g/km), di importo pari al 50% di quello previsto in caso di acquisto da parte dei privati.

FASCIA CO2 g/km CON ROTTAMAZIONE SENZA ROTTAMAZIONE LIMITE PREZZO
0-20 g/km (elettriche) 5.000 € 3.000 € 35.000 €+IVA
(42.700 € con IVA)
21-60 g/km (plug-in) 4.000 € 2.000 € 45.000 €+IVA
(54.900 € con IVA)
61-135 g/km 2.000 € 0 € 35.000 €+IVA
(42.700 € con IVA)
Tabella incentivi auto 2023-2024

Limite di prezzo incentivi

Nello schema degli incentivi auto si abbassano anche i limiti di prezzo di listino (compresi accessori a pagamento) per accedere all’incentivo. Il costo massimo, privo di IVA, IPT e messa su strada, è di 35.000 euro nelle fasce 0-20 g/km e 61-135 g/km di CO2 (42.700 euro calcolando l’IVA) e di 45.000 euro nella fascia 21-60 g/km di CO2 (54.900 euro tenendo conto dell’IVA). Il limite di prezzo taglia fuori molte auto elettriche, che perciò al momento dell’acquisto non godono dell’Ecobonus statale.

Rottamazione incentivi auto

Gli incentivi auto con il contributo maggiore previsto sono legati alla rottamazione di un vecchio veicolo di classe inferiore a Euro 5, ovvero Euro 0, 1, 2, 3 o 4. Senza un veicolo da rottamare infatti non si accede all’incentivo destinato alla fascia di CO2 61-135 g/km. Per l’acquisto di auto elettriche o ibride plug-in, la rottamazione è facoltativa.

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Accedono all’incentivo anche le Società di noleggio a lungo termine e quelle di car sharing

Incentivi auto 180 giorni dalla firma

L’assegnazione degli incentivi tiene conto non solo del prezzo d’acquisto, ma anche del periodo che intercorre tra la firma del contratto d’acquisto e la registrazione del veicolo, limitato a 180 giorni secondo le disposizioni governative. Inoltre, la vettura acquistata con l’incentivo non può essere trasferita ad altri per un periodo specifico. Per le persone fisiche e per il noleggio a lungo termine, il vincolo di non vendita è di 12 mesi. Per il car sharing pubblico, il veicolo non può essere ceduto per 24 mesi dopo l’acquisto.

Incentivi furgoni e veicoli commerciali elettrici

Gli incentivi per furgoni e veicoli commerciali solo elettrici sono rivolti alle piccole e medie imprese, comprese le persone giuridiche, che si occupano di attività di trasporto di cose in conto proprio o in conto terzi. Il bonus è destinato all’acquisto di veicoli commerciali di categoria N1 e N2 ad alimentazione solo elettrica.

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Gli incentivi spettano solo per l’acquisto di furgoni elettrici

L’incentivo solo con la rottamazione di un veicolo omologato in una classe inferiore a Euro 4, ossia Euro 0, 1, 2 e 3 funziona così:

👉 4.000 euro per l’acquisto di veicoli N1 fino a 1,5 tonnellate;
👉 6.000 euro per i veicoli N1 superiori a 1,5 tonnellate e fino a 3,5 tonnellate;
👉 12.000 euro per i veicoli N2 da 3,5 tonnellate fino a 7 tonnellate;
👉 14.000 euro per i veicoli N2 superiori a 7 tonnellate e fino a 12 tonnellate.

Incentivi ciclomotori e motocicli

Per l’acquisto di ciclomotori e motocicli elettrici e ibridi (categorie L1e, L2e, L3e, L4e, L5e, L6e, L7), l’incentivo previsto è del 30% sul prezzo di acquisto fino a un massimo di 3 mila euro e del 40% fino a 4 mila euro se si rottama una moto di classe compresa tra Euro 0 ed Euro 3.

Per i ciclomotori e motocicli con motore termico (categorie L1e, L2e, L3e, L4e, L5e, L6e, L7), il bonus statale viene erogato tramite uno sconto del venditore del 5% e con un contributo del 40% del prezzo d’acquisto fino a 2.500 euro con la rottamazione.

Quanto durano i nuovi incentivi auto?

Per quanto riguarda invece la durata, gli incentivi auto statali attualmente in vigore sono validi fino al 31 dicembre 2025.

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L’Ecobonus è valido fino al 31 dicembre 2024

Si può accedere agli incentivi per gli acquisti effettuati tra l’1 gennaio e il 31 dicembre 2024. In caso di esaurimento del fondo, i contributi statali si interrompono prima della scadenza naturale. Nel 2023, per l’acquisto di auto elettriche, sono ancora disponibili oltre il 60% degli incentivi, corrispondenti a 114,7 milioni su un totale di 235 milioni stanziati. Nella seconda fascia, dei 235 milioni destinati ai veicoli ibridi plug-in, è addirittura disponibile oltre l’88%, con più di 207 milioni ancora disponibili.

Come richiedere gli incentivi auto

Gli incentivi auto vengono richiesti e prenotati dal concessionario o rivenditore, il quale deve registrarsi nella piattaforma dell’Ecobonus istituita da Mise, procedere con la prenotazione del contributo per ogni auto e, a seconda della disponibilità del fondo, aspettare una conferma della prenotazione effettuata.

Subito dopo c’è l’erogazione con la quale il venditore del mezzo concede il bonus al proprio cliente compensando il prezzo d’acquisto; con il rimborso viene erogata al cliente la somma dovuta oltre al recupero, che serve al concessionario o rivenditore per “recuperare il contributo rimborsato sotto forma di credito d’imposta”.

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