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Cosa si rischia ad uscire durante la quarantena? Ammenda e denuncia

Pene più severe per chi esce da casa durante la quarantena da Coronavirus senza giustificati motivi: si rischia l’arresto fino a tre mesi, oltre che una multa da 400 a 3.000 euro. La sanzione sale per chi viola la quarantena obbligata. Il messaggio dell'Avvocato di Brescia e le raccomandazioni del Presidente Conte.

Cosa si rischia ad uscire durante la quarantena per la pandemia da Coronavirus Covid-19? E’ una domanda alla quale cerchiamo qui di dare una risposta con consiglio su come comportarsi. C’è una guerra totale in atto, senza esplosioni, senza combattimenti per le strade, senza sangue. Ma è una guerra spietata, complessa, con un nemico letteralmente invisibile, un microrganismo acellulare con caratteristiche di parassita. Siamo tutti coinvolti, siamo tutti soldati arruolati per combatterla. C’è chi lo fa dalla prima linea, c’è chi dalle retrovie e c’è, la maggioranza, chi la combatte … stando a casa.
Perché bisogna stare in casa!

Coronavirus è pandemia

Questa che stiamo vivendo è la dichiarata “pandemia”, una malattia epidemica che si espande in vaste aree geografiche su scala planetaria. Questa coinvolge gran parte della popolazione mondiale e diffondendosi rapidamente tra le persone. Si parla con la pandemia anche della quarantena e di un forte restringimento degli spostamenti.

Cos’è la quarantena?

La quarantena è un periodo di isolamento (40 giorni) al quale vengono sottoposti persone, animali e cose ritenuti portatori di agenti infettivi.
In realtà la durata differisce dal periodo d’incubazione” delle diverse malattie. Il periodo è fissato in due settimane, 14 giorni, rapportato al periodo di incubazione. Sul portale web dell’OMS si apprende infatti che tale è l’intervallo di tempo tra l’infezione e l’insorgenza dei sintomi clinici della malattia durante il quale non si può uscire da casa sia durante il giorno sia la notte, a differenza del coprifuoco che consistente nell’obbligo di restare nelle proprie abitazioni solo durante le ore notturne anche spegnendo ogni tipo di luce.

Il discorso del Presidente Giuseppe Conte dove annuncia i provvedimenti contenuti nell’ultimo Decreto sul Coronavirus

False motivazioni per uscire dalla quarantena, controlli

Malgrado indicazioni e comandi siano chiari e netti (stare a casa), continuano ad esserci (e sono tanti, tantissimi) i cittadini che preferiscono interpretarli e giudicarli in funzione delle loro esigenze. Escono troppo facilmente di casa con false motivazioni che non rientrano tra quelle consentite per gli spostamenti in quarantena di Coronavirus.

Addirittura, c’è chi organizza ricorsi d’urgenza al TAR, chi non rinuncia alla corsetta mattutina, ecc. E invece, adesso e sempre di più, ci saranno controlli e denunce delle Forze dell’Ordine, Carabinieri, Polizia Stradale, Polizia Municipale ai cittadini che girano per le strade di tutta Italia a piedi o in auto senza comprovati motivi.

Controlli della Polizia Stradale durante il Coronavirus
Controlli della Polizia Stradale durante il Coronavirus

Coronavirus, controlli su strada, modulo e motivo dello spostamento

Durante l’emergenza del Coronavirus in Italia è possibile uscire solo dopo aver compilato e, ovviamente portandosi con sé, una dichiarazione di spostamento possibile solo per determinati motivi.
La notizia più preoccupante (e deprimente): sono decine di migliaia le persone denunciate dalle Forze Dell’Ordine che dopo aver controllato questa autodichiarazione (che, ricordiamolo, non è un lasciapassare) hanno riscontrato l’ingiustificazione delle motivazioni addotte.

I motivi dello spostamento che devono essere annotati sul modulo dell’autodichiarazione Coronavirus sono chiari e tassativi. Si può uscire per andare al lavoro, per ragioni di salute e per altre necessità, quali, per esempio, l’acquisto di beni necessari. La veridicità sarà oggetto di controlli successivi e la non veridicità costituisce reato.

Violazione norme di comportamento

Questo è il punto cruciale: uscire solo per comprovate, improrogabili esigenze. Ma in questi giorni di quarantena non è mancata l’occasione di ascoltare le varie norme e regole di comportamento per evitare la diffusione del virus, la cui norma principale è il distanziamento sociale che si applica soprattutto restando a casa.

Cosa si rischia ad uscire durante la quarantena? Quali sono le sanzioni in caso si è fermati?

Quindi tutti ci chiediamo, cosa si rischia ad uscire durante la quarantena? Quali sono le conseguenze se si viene fermati da pubblici ufficiali senza autocertificazione valida? La risposta potrà non piacere, poiché le sanzioni possono essere molto pesanti.

Verbale Violazione articolo 202 DL n° 285 del 30 aprile 1992 e DL n° 18 del 17 marzo 2020   art. 108 comma 2:  le sanzioni sono da 400€ a 4.000€ a seconda se si è con automezzi o senza
Verbale Violazione articolo 202 DL n° 285 del 30 aprile 1992 e DL n° 18 del 17 marzo 2020 art. 108 comma 2: le sanzioni sono da 400€ a 4.000€ a seconda se si è con automezzi o senza

Sanzione Coronavirus, non è una semplice multa ma ammenda (penale)

Cosa si rischia? Molto dipende dalla gravità della situazione in cui si viene “pizzicati”. Ad esempio, se le autorità non riscontrano un reato più grave, scatta l’articolo 650 CP che prevede da un minimo di 400 euro a un massimo di 3.000 euro. L’ammontare viene aumentato di un terzo dell’importo se il cittadino viene fermato a bordo di un’auto. Non è previsto il fermo amministrativo del mezzo. In caso di reiterata violazione della stessa disposizione la sanzione amministrativa è raddoppiata e quella accessoria è applicata nella misura massima.

L'art.  650  del  codice  penale, approvato con regio
          decreto   19   ottobre   1930,   n.  1398,  pubblicato  nel
          supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 251 del 26
          ottobre 1930, dispone:
             "Art.     650     (Inosservanza     dei    provvedimenti
          dell'autorita).  -  Chiunque  non  osserva un provvedimento
          legalmente  dato  dall'autorita' per ragione di giustizia o
          di  sicurezza  pubblica  o d'ordine pubblico o d'igiene, e'
          punito,  se  il  fatto non costituisce un piu' grave reato,
          con  l'arresto fino a tre mesi e con l'ammenda, fino a lire
          quattrocentomila".

Importante ricordare che l’ammenda non è una sanzione amministrativa (multa), o tipo una violazione base del Codice della strada, cioè il divieto di sosta piuttosto che l’eccesso di velocità.

Cosa si rischia a violare la quarantena obbligata?

Per chi, invece, è tenuto ad osservare una quarantena obbligatoria perché positivo, positivo asintomatico o semplicemente familiare di una persona positiva? In questo caso la situazione si fa maledettamente più grave. La persona oltre a compromettere la propria salute e quella dell’intera collettività contribuisce anche al collasso del Sistema Sanitario.

Nel caso in cui in cui un positivo al Coronavirus violi la quarantena obbligata si configura il reato di cui all’articolo 650 codice penale al quale viene ancorato anche l’art. 452 ovvero delitti colposi contro la salute pubblica, che prevede una reclusione da 1 anni a 5 anni.

Art. 52 Delitti colposi contro la salute pubblica

Chiunque commette, per colpa, alcuno dei fatti preveduti dagli articoli 438 e 439 è punito (2):
1. con la reclusione da tre a dodici anni, nei casi per i quali le dette disposizioni stabiliscono la pena di morte [c.p. 29, 32] (3);
2. con la reclusione da uno a cinque anni, nei casi per i quali esse stabiliscono l’ergastolo (4);
3. con la reclusione da sei mesi a tre anni, nel caso in cui l’articolo 439 stabilisce la pena della reclusione.

Quando sia commesso per colpa alcuno dei fatti preveduti dagli articoli 440, 441, 442, 443, 444 e 445 si applicano le pene ivi rispettivamente stabilite ridotte da un terzo a un sesto [c.p. 63].

Messaggio dell’Avvocato di Brescia, Simona Veneri che rircola su waztup sul casellario giudiziario

Circola un audio su Whatsapp registrato dall’Avv. Simona Veneri dello Studio di Maurizio Sorrentino di Brescia che spiega come evitare di ricevere una segnalazione sul casellario giudiziale in caso di divieto di circolare (senza giustificato motivo).

Messaggio Watzup Avv. Simona Veneri di Brescia

“Se venite fermati dalla forze dell’ordine senza giustificato motivo, fuori o dentro il comune di residenza, in auto o a piedi non importa, commettete un reato contravvenendo all’art. 650 del c.p. venite automaticamente denunciati, vi chiedono le generalità, il domicilio dove inoltrare gli atti (fornite sempre l’indirizzo di residenza, non dell’avvocato) e di contattare il vs. avvocato di fiducia.”

Consiglio dell’avvocato

“L’ammenda NON va pagata. Pagare l’ammenda significa che la condanna passa in giudicato e il reato verrà trascritto nel casellario giudiziale e lì rimarrà per sempre con tutte le conseguenze del caso, non sarete più incensurati ma sarete bollati come delinquenti perché non è scritto che avete violato una legge idiota, ma solo che avete violato l’art. 650 del c.p.

“Dovete contattare immediatamente l’avvocato di fiducia o di ufficio e inoltrargli l’avviso di reato appena vi viene recapitato che ha solo 15 giorni di tempo per fare ricorso e trasformarla in un’oblazione, quella sì poi deve essere pagata

Ci vuole l’avvocato, ecco perché

Un’ammenda può essere convertita in una sanzione pecuniaria tramite il procedimento dell’oblazione: è necessario l’intervento di un avvocato.

L’ammenda è una pena prevista dal nostro Codice penale al pari della reclusione e dell’arresto, non va assolutamente pagata. È fondamentale! L’ammenda che viene data per violazione del 650 Codice penale non va assolutamente pagata perché il pagamento di quell’ammenda corrisponde all’esecuzione della pena e quindi va sul casellario giudiziale.

Tradotto: da quel momento il soggetto non sarà più incensurato, con le conseguenze anche, poi, dal punto di vista della vita successiva lavorativa, concessioni, autorizzazioni, appalti. Il soggetto dovrà nel caso produrre, se richiesto, il certificato del casellario giudiziale sul quale ci sarà scritto che lui non ha rispettato un provvedimento di una pubblica autorità.

Non ci sarà scritto che era per il Covid-19, ci sarà solo scritto che lui è una persona già condannata definitiva per non aver rispettato l’ordine di una pubblica autorità.

Cosa è consigliato fare

Il consiglio alla fine è sempre lo stesso: restare a casa, evitare assembramenti e stare lontano da altre persone.
E poi regola igienica è quella di lavarsi continuamente le mani, utilizzare le mascherine e soprattutto evitare di toccarsi naso, bocca e viso durante la giornata se non si è sicuri di avere le mani decontaminate.
Forza ce la faremo! ?

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