Le Mans 2025, 50 anni di corse e innovazione in pista con Brembo
Brembo ha celebrato 50 anni di storia nel motorsport alla 24 Ore di Le Mans. Per la 93^ edizione, ha fornito almeno un componente a tutte le 62 vetture in griglia.
Alla 24 Ore di Le Mans 2025, vinta dalla Ferrari del team privato Amato Ferrari, Brembo ha celebrato 50 anni di eccellenza nelle competizioni, in un’edizione dove almeno un componente dell’azienda italiana equipaggiava tutte le 62 vetture iscritte. Dalle Hypercar alle LMP2, fino alle nuove LMPGT3, il marchio bergamasco ha dimostrato ancora una volta di essere il punto di riferimento globale della tecnologia frenante.
I freni Brembo alla 24 Ore di Le Mans
Non è solo questione di dischi e pinze. Brembo rappresenta un’autentica filosofia della sicurezza e della performance, perfezionata sui circuiti più impegnativi del mondo. A Le Mans, per esempio, nessun team cambia l’impianto frenante in gara dal 1999: oltre 5.000 km di stress termico, decelerazioni estreme e precisione assoluta.
Dal debutto negli anni ’80, alla prima storica vittoria nel 1989 con la Sauber-Mercedes C9, Brembo ha collezionato 31 vittorie assolute a Le Mans, tra cui le ultime due con la Ferrari Hypercar. Un dominio tecnologico che abbraccia 8 Costruttori diversi, a conferma dell’affidabilità e della flessibilità delle sue soluzioni.
Perciò anche alla 24 Ore di Le Mans 2025 su tutte le auto in griglia, dalle velocissime Hypercar fino alle nuove GT3, almeno un componente dell’impianto frenante porta la firma di Brembo. Un risultato simbolico, che dice molto più di una semplice fornitura tecnica: è la conferma che la tecnologia sviluppata sui circuiti più estremi ha trovato casa su 62 vetture su 62.
Freni Brembo delle Hypercar alla Mans
Ma la vera differenza sta nei dettagli. Prendiamo le Hypercar, le protagoniste assolute: montano impianti in carbonio, dischi in carbonio da 380×38 mm, con 420 fori di ventilazione e un peso incredibilmente contenuto – appena 3 kg per ciascuno. Lavorano in un intervallo termico che andrebbe in crisi per qualunque altro componente: da 250°C a oltre 850°C, mantenendo prestazioni e affidabilità costanti. Le pinze, ricavate dal pieno in alluminio, sono a sei pistoni, e rappresentano un piccolo capolavoro di ingegneria meccanica. Inoltre i freni Brembo delle Hypercar adottano una tecnologia Brake-by-wire e sono capaci di resistere per oltre 6.000 km.
Freni Brembo delle LMP2 e GT3 alla Mans
Passando alle LMP2, il livello di performance resta elevato, anche se l’impianto frenante è dimensionato in modo più contenuto rispetto alle Hypercar. I dischi in carbonio da 380×34 mm, con 48 fori di ventilazione, sono leggermente più sottili (34 mm contro i 38 mm delle Hypercar) per ridurre il peso e adeguarsi alla potenza inferiore delle vetture. Fondamentale, in questa categoria, è il giusto compromesso tra resistenza, raffreddamento e reattività. Le pinze Brembo sono in alluminio, con pistoni a sezione circolare, progettate per garantire prestazioni costanti su tutto l’arco della gara.
Le GT3, dove il regolamento vieta il carbonio, utilizzano dischi in ghisa da 390×35 mm con fissaggio a denti multipli e pastiglie sinterizzate. Più pesanti (11 kg ciascuno), ma progettati per garantire performance costanti oltre i 4.000 km di gara.
Dal 2026, il nuovo sistema frenante GT introdurrà pinze forgiate riprogettate per maggiore rigidità e leggerezza, grazie a scarichi di alleggerimento. Debutta anche il Design Airduct per un raffreddamento ottimale, un disco anteriore ventilato per migliorare la dissipazione termica e una pompa freno compatibile con ABS.
Freni Brembo come vanno sulla pista di Le Mans
Le caratteristiche dei freni Brembo sono fondamentali per andare forte, soprattutto su tracciati estremi come il Circuit de la Sarthe, uno dei più iconici e impegnativi del motorsport. Sul lungo rettilineo, le Hypercar raggiungono i 331 km/h prima di affrontare la curva 7, la celebre Chicane Daytona. Qui inizia una frenata brutale: in soli 5 secondi, le vetture rallentano fino a 114 km/h, percorrendo 301 metri con una decelerazione di 3 g.
In quell’istante, il pilota esercita 79 kg di pressione sul pedale, mentre l’impianto tocca i 66 bar e sviluppa una potenza frenante di 4.200 kW. Un esercizio estremo di controllo, affidabilità e potenza, reso possibile dalla tecnologia Brembo.
