Stop auto diesel e benzina dalla UE, solo auto elettriche dal 2035
Il Parlamento e Consiglio europeo hanno raggiunto l’accordo sul bando alle endotermiche, che decreta la fine dei motori diesel e benzina dal 2035. La Commissione europea si impegna anche a valutare l’utilizzo dei carburanti alternativi (e-fuels).

L’Europa il 27 ottobre 2022 ha aggiunto un altro tassello nell’iter verso lo stop dei motori benzina, diesel e ibridi dal 2035. Le varie componenti dell’Unione europea hanno raggiunto un accordo sul bando dei veicoli a combustione interna per il 2035. Il cosiddetto Trilogo ha anche accettato di includere una delle proposte dell’Europarlamento relativa ai carburanti alternativi e-fuel. In precedenza, lo scorso 8 giugno 2022, il Parlamento Europeo aveva approvato il famigerato bando alle endotermiche dal 2035, all’interno del pacchetto “Fit for 55” del Green Deal europeo.

Il provvedimento è noto: dal 2035 stop alle auto diesel e benzina: si potranno acquistare solo auto elettriche. Il “Fit for 55”, infatti, è il pacchetto di misure presentato dalla Commissione europea per contrastare i cambiamenti climatici, decarbonizzare l’Europa e raggiungere la neutralità climatica ed obbliga le Case a vendere solo nuovi veicoli a zero emissioni.
Stop vendita auto diesel e benzina
Nel 2035 in Europa si venderanno principalmente auto elettriche. Il “Fit for 55”, il pacchetto che decreta la fine delle auto diesel e benzina sta completando il suo iter legislativo, denominato Trilogo. Dopo l’ultima intesa dell’Unione, ai sensi dei regolamenti sul funzionamento dell’Unione europea, qualsiasi intesa raggiunta nel corso dei negoziati del cosiddetto Trilogo deve essere adottata formalmente dal Consiglio e dai Parlamento europei.

L’ultima intesa in ogni caso conferma l’obiettivo di riduzione delle emissioni di CO2 del 25% nel 2025 e del 55% per le auto e del 50% per i furgoni entro il 2030 (rispetto ai dati 2021). Dal 2035 le emissioni di CO2 dovranno essere azzerate, lasciando sul mercato solo auto elettriche o al limite ad idrogeno.
Fino al 2030 è in atto il meccanismo di incentivazione Zlev, che prevede una serie di ricompense con obiettivi meno severi ai Costruttori se riescono a soddisfare determinati parametri di riferimento per la vendita di veicoli a zero e basse emissioni. Nell’accordo è stato deciso di aumentare il valore delle emissioni al 25% per le auto e al 17% per i furgoni.
Emissioni CO2 totali sul ciclo di vita
Il Parlamento europeo ha anche approvato la nuova procedura di misurazione della CO2 emessa nell’intero ciclo di vita dei veicoli nuovi. Il valore dal 2025 secondo le prime indiscrezioni dunque non si limiterà solo a quello nell’utilizzo su strada. Alla fine del 2024 verranno aggiornati anche i criteri per stabilire i consumi e le emissioni di CO2 delle auto nuove, quelli omologati dal 2015 secondo il ciclo WLTP.
Accordo sui biocarburanti e-fuel
L’Unione Europea confermando il bando alle endotermiche dal 2035 ha aperto all’utilizzo dei biocarburanti, ovvero i cosiddetti e-fuel. L’obiettivo finale è che entro il 2035 le auto e i vans nuovi dovranno raggiungere il 100% di decarbonizzazione e per farlo oltre all’elettrico potranno utilizzare gli e-fuels ed ai biocarburanti insieme all’elettrico. Le loro caratteristiche e potenzialità saranno valutare in una tappa intermedia fissata per il 2026.

Nel 2026 la Commissione valuterà i progressi fatti per raggiungere l’obiettivo del 100% di riduzione della CO2 e la necessità di rivedere questo obiettivo prendendo in considerazione gli sviluppi della tecnologia, compresi quelli relativi alle tecnologie ibride plug-in.
Sugli e-fuel ora la Commissione presenterà una proposta per la registrazione dei veicoli che funzionano esclusivamente con carburanti neutrali in termini di CO2 dopo il 2035 in conformità con il diritto dell’Ue, nel rispetto dell’obiettivo di neutralità climatica.
Deroga auto sportive Motor Valley
Il Trilogo ha approvato anche la deroga (definita da più parti “salva-Motor Valley”) alle regole Ue sugli standard di emissione della CO2 di cui già oggi beneficiano i produttori di nicchia, tra le 1.000 e le 10mila auto l’anno e tra i 1.000 e 22mila van, per i quali ci sarà una deroga ulteriore fino al 2036.
Possono usufruire della deroga marchi storici italiani come Ferrari e Lamborghini che producono massimo, i quali dovranno rispettare solo lo stop termico del 2035 senza rispettare le due tappe intermedie: taglio del 25% delle emissioni di CO2 nel 2025 e del 55% nel 2030 (rispetto ai dati 2021).

I produttori che producono meno di 1.000 auto all’anno possono usufruire dell’esenzione totale, continuando a costruire e vendere auto a benzina o diesel anche dopo il 2035. In questa nicchia in Italia rientrano Pagani, Dallara, Mazzanti, Pininfarina e Zagato.
Futuro della mobilità a dopo il 2035
La strada comunque è ancora lunga ma difficilmente, almeno in Europa, ci sarà un futuro dopo il 2035 per nuove auto a benzina, diesel come anche bifuel GPL/metano e ibridi. Innanzitutto bisogna capire come verranno effettivamente valutati gli e-fuels ed i biocarburanti, fino ad ora ostacolati dall’Unione Europeo e dalle lobby vicino all’auto elettrica.
Le auto a benzina e diesel continueranno comunque a circolare. Saranno quelle di chi le ha acquistate prima di questa data.
Potrebbero interessarti anche questi contenuti
👉 Piano europeo Fit for 55
👉 Stop auto e furgoni benzina e diesel in Italia
👉 Il futuro dei trasporti: auto, moto, furgoni, autobus, navi e aerei
👉 Fine del motore endotermico, stop a diesel e benzina, le date
👉 60.000 posti di lavoro a rischio in Italia
👉 Cosa ne pensi? Fai un salto sul FORUM e Google News tutte le notizie dell’auto