Pedaggi autostradali: aumenti dal 1° gennaio 2026
Dal 1° gennaio 2026 scattano nuovi adeguamenti dei pedaggi autostradali: aumenti medi dell’1,5%, ma anche riduzioni su alcune tratte.

Dal 1° gennaio 2026 scattano nuovi adeguamenti dei pedaggi autostradali su gran parte della rete italiana. L’aumento medio sarà dell’1,5%, in linea con l’indice di inflazione programmata per il 2026, come previsto per le società concessionarie per le quali è in corso la procedura di aggiornamento dei Piani Economico-Finanziari.
La misura è stata confermata dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) e coinvolge la maggior parte delle concessionarie autostradali, anche se non mancano eccezioni e casi particolari a seconda delle tratte e dei gestori.
Dove aumentano i pedaggi autostradali nel 2026
Si tratta di un aumento diffuso ma non generalizzato, con la stragrande maggioranza delle concessionarie che applicherà un rincaro contenuto dell’1,5%, coerente con l’andamento dell’inflazione.
Nello specifico, l’aumento dei pedaggi autostradali riguarda le seguenti arterie del Paese: Autostrade per l’Italia, Brescia–Padova, Autovia Padana, SALT – Tronco Autocisa, Consorzio Autostrade Siciliane, Milano Serravalle, Tangenziale di Napoli, RAV, SAT, SATAP A4, SAV, SITAF, Fiori – Tronco A6, CAV, Asti–Cuneo, Pedemontana Lombarda, TE e Brebemi.
L’Autostrada del Brennero applicherà invece un aumento dell’1,46%, leggermente inferiore alla media nazionale, mentre la Salerno–Pompei–Napoli registra un rincaro più elevato, pari all’1,92%.
Autostrade senza aumenti di pedaggio
Non tutte le autostrade vedranno aumenti dei pedaggi. Restano infatti invariate le tariffe sulle tratte gestite da Concessioni del Tirreno, in particolare A10 e A12, così come su quelle affidate alla Ivrea–Torino–Piacenza per i tronchi A5 e A21, e sulla Strada dei Parchi.
Riduzioni dei pedaggi su alcune tratte
In alcuni casi, inoltre, il pedaggio autostradale scende. Sulle tratte A10 e A12 di Concessioni del Tirreno sono previste riduzioni rispettivamente del 3,61% e del 6,3%, mentre sul tronco A21 della Ivrea–Torino–Piacenza il calo arriva fino all’8,03%. Un segnale positivo per gli automobilisti che percorrono abitualmente queste autostrade.

