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Autovelox, arriva il censimento con la mappa di tutte le postazioni

Da novembre sarà online la mappa ufficiale di tutti gli autovelox in dotazione alle forze di polizia italiane. Il censimento è iniziato il 29 settembre.

Arriva una novità sugli autovelox in Italia che potrebbe cambiare il modo in cui vengono gestiti. Il Decreto Infrastrutture (legge n. 105/2025) impone a Comuni, Province e Regioni di censire e comunicare al Ministero delle Infrastrutture tutti i dati sugli autovelox presenti sul territorio.

Autovelox dove saranno visibili
Quando sarà consultabile la posizione?
Oggi è consultabile la posizione degli autovelox?
Autovelox non omologato può essere usato?

Il 29 settembre 2025 è iniziato il censimento nazionale degli autovelox, gestito dal Ministero dei Trasporti. Al termine dei 60 giorni, cioè entro il 28 novembre, potranno restare in funzione solo i dispositivi registrati e inseriti nella banca dati ufficiale, consultabile online dai cittadini.

Autovelox, dove sono

Al termine del censimento i cittadini potranno verificare online sul portale del Ministero se l’autovelox che ha rilevato un’infrazione è effettivamente legittimato all’uso. L’obiettivo è quello di creare una pagina sul sito del Ministero dove chiunque possa vedere dove sono posizionati gli autovelox, compresi tutor e semafori intelligenti. Per ogni autovelox devono essere registrati tipo, marca, modello, versione, numero di matricola ed estremi del decreto di approvazione, e la banca dati va aggiornata con ogni nuova installazione o dismissione.

Oggi in Italia si contano oltre 11.000 strumenti di rilevamento automatico delle infrazioni stradali. Si tratta di una delle cifre più alte al mondo: circa il 10% del totale globale, con solo Russia e Brasile davanti. Tuttavia, non esiste ancora una mappa ufficiale, e questo ha alimentato a lungo polemiche legate alla “sorpresa” con cui gli autovelox vengono posizionati.

Quando sarà disponibile la posizione sulla mappa?

La mappa degli autovelox sarà online entro il 28 novembre 2025. Il censimento, avviato il 29 settembre con un decreto che coinvolge gli enti locali, prevede 60 giorni di tempo ai Comuni per inserire i dati.

mappa degli autovelox
La mappa degli autovelox sarà disponibile online dal 28 novembre 2025

L’obiettivo dichiarato dal ministro Matteo Salvini è garantire trasparenza e sicurezza stradale, evitando che gli autovelox vengano usati come strumenti di cassa.

Dove sono posizionati oggi?

In attesa della mappa ufficiale degli autovelox annunciata dal Ministero, oggi chi vuole conoscere la posizione dei rilevatori di velocità può contare su alcune alternative già disponibili.

La Polizia di Stato, ad esempio, pubblica settimanalmente un elenco in formato PDF con le postazioni fisse attive e il calendario dei controlli mobili previsti lungo le strade italiane. È una fonte ufficiale, ma non particolarmente comoda da consultare mentre si è alla guida.

Coyote_Mini segnalazione autovelox fisso
I dispositivi Coyote segnalano la presenza degli autovelox

Molti automobilisti si affidano invece a app non ufficiali, come Radarbot, TomTom Go Navigation, Waze, Google Maps, Coyote o Sygic. Queste applicazioni segnalano gli autovelox grazie al contributo degli utenti, indicando sia le postazioni fisse sia quelle mobili. Molte di esse funzionano anche offline e sono compatibili con sistemi come CarPlay e Android Auto, risultando quindi più pratiche per un uso quotidiano.

Autovelox non omologati che fine faranno?

Con l’entrata in vigore della nuova norma, qualsiasi autovelox non inserito nella lista ufficiale dovrà essere disattivato. In altre parole, se un dispositivo non risulta censito, non potrà più essere utilizzato per elevare multe.

Il censimento però non risolve il problema dell’omologazione degli autovelox: mancano le norme tecniche necessarie, e finché il Ministero dei Trasporti non le definirà, i verbali per eccesso di velocità rimangono impugnabili, anche quando i dispositivi saranno inseriti nella banca dati ministeriale.

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