Automobili Mignatta Rina, caratteristiche, scheda tecnica e prezzo
Nasce Rina, una barchetta italiana ispirata agli anni '60, tutta realizzata in carbonio da Automobili Mignatta in Piemonte e mossa da un potente V8 da circa 500 CV su 1.000 Kg di peso

Debutto mondiale per la Rina di Automobili Mignatta (brand di JM Srls): una inedita barchetta biposto che rilegge in chiave moderna le sportive degli anni Sessanta. Sotto le linee che evocano un’epoca d’oro si cela l’eccellenza delle più recenti tecnologie costruttive come la fibra di carbonio. Frutto del migliore ingegno Made in Italy, la Rina è una promessa di design mozzafiato, innovazione tangibile, customizzazione e un piacere di guida autentico, senza filtri.
Rina dimensioni, com’è
La Automobili Mignatta Rina presenta le seguenti dimensioni che ne sottolineano il carattere da sportiva pura: lunghezza di 4.415 mm, larghezza di 2.110 mm, altezza di 1.115 mm e passo di 2.680 mm. Queste misure, unite alla monoscocca in fibra di carbonio e al potente V8 aspirato, contribuiscono a definire la Rina come una barchetta dalle proporzioni classiche e dalle spiccate doti dinamiche, pensata per offrire un’esperienza di guida coinvolgente e diretta. La vettura monta inoltre cerchi da 19 pollici all’anteriore e da 20 pollici al posteriore con un design ispirato alle sportive del passato, ricordando ad esempio quello della Shelby Cobra di cui quest’auto sembra essere la moderna incarnazione. La capacità del serbatoio è di 75 litri.

Il logo di Automobili Mignatta sottolinea il legame con il Piemonte. La ‘M’ riprende il lambello azzurro a tre gocce del gonfalone regionale, un simbolo che risale all’antico stemma stabilito nel 1424 da Amedeo VIII per il Principe di Piemonte, incorporando così una significativa porzione di storia regionale nel cuore del marchio.
Design che omaggia le barchette degli anni ’60
Un tributo all’eccellenza della manifattura piemontese prende forma nella carrozzeria della Rina, realizzata in fibra di carbonio rinforzata con Kevlar: una soluzione che assicura leggerezza e protezione. Il suo design è un manifesto di eleganza e purezza, concetti chiave di uno stile autenticamente italiano. La silhouette è caratterizzata da un cofano pronunciato, fiancate muscolari e un posteriore sfuggente, che insieme tracciano linee sensuali, capaci di esprimere dinamismo e fluidità nel rapporto con l’aria.

Il frontale di Rina si distingue per l’ellisse della calandra con una croce al centro quasi a ricordare quella della Pegaso Z-102. Da qui, il muso prende ampiezza, scolpito da nervature che le conferiscono una forza visiva armoniosa. La fiancata è definita da una linea fluida che unisce passaruota e parafango in un tratto unico e sfuggente, donando muscolosità e un senso di solidità. Il cofano crea una connessione visiva con l’abitacolo, estendendosi idealmente verso plancia e tunnel fino al baule, integrando carrozzeria e interni in una riuscita alchimia tra estetica e funzionalità. Il posteriore è incorniciato dallo spoiler e da iconici fari circolari, oltre a un estrattore da cui fuoriescono 4 scarichi minacciosi.









Rina, motore americano V8 aspirato
Ciò che spinge Rina, oltre alla sua struttura eccezionalmente leggera e robusta, è un layout meccanico finemente calibrato. Al suo cuore, in posizione anteriore centrale, risiede un V8 aspirato che si interfaccia con un cambio manuale transaxle a 6 rapporti e un differenziale posteriore autobloccante per un controllo puro.

Questo propulsore da 5 litri di origine Ford e preparato da Italtecnica, è costruito interamente in alluminio e impiega tecnologie avanzate come l’iniezione combinata e la fasatura variabile Ti-VCT. La sua ingegneria interna, con dettagli come le canne cilindri trattate al plasma e l’albero motore forgiato, non solo ne garantisce le prestazioni, ma crea anche la memorabile “colonna sonora” che definisce ogni viaggio a bordo di Rina.

Un’ottimizzazione mirata ha interessato il propulsore per incrementarne rendimento volumetrico e prestazioni, lavoro svolto in partnership con Italtecnica Engineering. Il sistema di aspirazione è stato sottoposto a un’analisi fluidodinamica approfondita e sviluppato ex novo per potenziare l’effetto “RAM” a beneficio del rendimento volumetrico. La massa di questo componente è stata inoltre ridotta significativamente attraverso l’utilizzo di materiali compositi, inclusa la fibra di carbonio.
Anche il sistema di scarico ha beneficiato di una progettazione certosina. È stato concepito per ottimizzare lo scavenging dei cilindri nella fase di incrocio valvole, riducendo la frazione di incombusti ad alti RPM e contenendo la contropressione. Questi interventi migliorano sia le performance che la qualità del sound del motore. Per capitalizzare i miglioramenti apportati ad aspirazione e scarico, è stato effettuato un tuning di precisione sul sistema di timing, con un ulteriore affinamento delle prestazioni del V8. I valori precisi di potenza massima e coppia motrice saranno resi noti in un secondo momento, al termine delle operazioni di omologazione stradale.
Monoscocca in carbonio
La fibra di carbonio è l’elemento chiave che rende le sensazioni di guida di Rina impareggiabili. L’uso abbondante di questo materiale composito garantisce un peso a secco estremamente basso e un’altissima rigidezza torsionale, fattori determinanti per una dinamica di marcia sublime. La monoscocca di carbonio di Rina, la “JM Super Monoscocca” (JM-SM), è stata sviluppata per offrire straordinarie capacità strutturali. La sua struttura a vasca incorpora direttamente i sedili. Viene prodotta da JM, un’azienda con vasta esperienza (oltre un quarto di secolo) nel campo dei compositi che ha dato vita al brand Automobili Mignatta. La JM produce componenti automotive in carbonio per diverse case automobilistiche (ad esempio la Totem GT e la Kimera 037), ma tra i suoi clienti annovera anche la Lockheed-Martin nel settore aeronautico.

Durante lo sviluppo della monoscocca di Rina, sicurezza passiva e facilità d’accesso all’abitacolo sono state priorità assolute. Questa struttura vanta un peso eccezionalmente basso, soli 71 kg, unito a una rigidezza torsionale sbalorditiva di circa 101.000 Nm/grado e una rigidezza flessionale di 2,24 kN/mm. Tali cifre rappresentano veri e propri parametri di riferimento nel panorama automobilistico. La versatilità della JM-SM, capace di adattarsi agevolmente a diverse configurazioni meccaniche, sottolinea ulteriormente la sua ingegnerizzazione di alta precisione.

Grazie all’impiego di avanzate simulazioni virtuali, le prestazioni della monoscocca sono state ottimizzate in modo significativo. Come detto, la JM-SM di Rina si distingue per una rigidezza eccezionale, tanto in flessione quanto in torsione, risultato di un sapiente accostamento tra l’utilizzo della fibra di carbonio e raffinate tecniche di laminazione. La sua costruzione trae vantaggio anche da un impiego intelligente di materiali riempitivi, quali schiume e honeycomb, che contribuiscono a mantenere il peso complessivo estremamente ridotto.
Caratteristiche assetto
Alla monoscocca JM-SM sono collegati, tramite telaietti tubolari, sistemi sospensivi a quadrilatero sia all’anteriore che al posteriore, con ammortizzatori a taratura idraulica regolabile modello Öhlins Road & Track. La vettura monta cerchi forgiati scomponibili, sviluppati su misura per Rina: 19 pollici davanti, 20 dietro. Questi sono gommati con Pirelli P Zero Trofeo RS, pneumatici ottimizzati per pista e asciutto, caratterizzati da profilo ribassato e battistrada asimmetrico per grip elevato, frenata efficace su asciutto e manovrabilità bilanciata.

L’impianto frenante è firmato Brembo: all’anteriore, pinze fisse a 6 pistoncini con dischi autoventilati da 360 mm; al posteriore, pinze fisse a 4 pistoncini con dischi autoventilati da 350 mm. I dischi carboceramici sono un’opzione per prestazioni superiori e minor peso. La massa a vuoto è di circa 1.000 kg, con una distribuzione 50% anteriore e 50% posteriore. Il rapporto peso/potenza è prossimo a 2!

L‘elettronica di bordo è ridotta all’essenziale, mirata esclusivamente a migliorare performance e comfort senza distrazioni. L’aerodinamica beneficia di un fondo vettura completamente piatto, un dettaglio ingegneristico cruciale per aumentare la deportanza, migliorare la stabilità, ridurre la resistenza e incrementare l’efficienza complessiva. Un aspetto degno di nota è la predisposizione della vettura per l’installazione di sistemi di assistenza alla guida, pensati per i conducenti con mobilità ridotta, dimostrando un’attenzione particolare all’inclusività.
Rina interni privi di distrazioni
A bordo di Rina, si percepisce immediatamente un’atmosfera di essenzialità, lontana dalla distrazione degli schermi moderni e dell’infotainment. L’ambiente è stato plasmato per concentrare l’esperienza sul piacere autentico e istintivo della guida, con il pilota come unico protagonista. Un pannello strumenti ellittico, quasi fluttuante sopra la plancia, cattura lo sguardo: il contagiri regna al centro, affiancato dagli indicatori vitali (carburante, temperature acqua/olio, pressione olio). Questi ultimi sono impreziositi da lunette scavate nell’alluminio, un tocco che aggiunge profondità visiva e rende le informazioni cristalline. Il tachimetro, con una collocazione distinta, si trova sulla console centrale.

La posizione di guida della Rina è stata studiata e realizzata con la massima cura. Ergonomici e integrati nella forma, i sedili sono realizzati direttamente nella monoscocca di carbonio per ottimizzare compattezza e funzionalità. I loro rivestimenti avvolgenti combinano il fascino dei sedili anni ’60 con un tocco contemporaneo. Un bracciolo è sagomato nella seduta e si unisce al tunnel centrale, creando un punto di contatto che rafforza la sensazione di leggerezza. Questo dettaglio riprende elementi stilistici esterni come l’aeroscreen e la pinna laterale, assicurando coerenza progettuale tra l’abitacolo e la carrozzeria.

All’interno di Rina, la combinazione di materiali genera un’esperienza sensoriale ricca di contrasti. L’alluminio fresato a vista esprime precisione e un feeling meccanico autentico. La fibra di carbonio, utilizzata per dettagli funzionali, aggiunge un tocco tecnico e moderno. La pelle contribuisce a creare un ambiente raffinato, rivestendo i cuscini dei sedili, i cupolini e il poggiabraccio sul pannello porta. Ogni sedile impiega pellami di toro conciati in Italia per la massima qualità estetica. Sull’esemplare numero uno, una pelle Chester con effetto pull-up è stata scelta per enfatizzare morbidezza e sfumature naturali.

La creazione dei rivestimenti in pelle per Rina inizia con una meticolosa fase di “annidamento”, dove la tecnologia laser è impiegata per posizionare strategicamente ogni pezzo sulla pelle, ottimizzando la resa del materiale. I tagli successivi, eseguiti da macchine a controllo numerico, sono caratterizzati da una precisione millimetrica, essenziale per la qualità finale. La trapuntatura è un’operazione che richiede grande abilità artigianale. Seguendo un disegno preciso, mani esperte cuciono il pellame per creare il distintivo “cannettato”, unendolo alle imbottiture per dare forma ai volumi. Dopo una spruzzatura interna per l’adesione, il pellame viene meticolosamente “sellato” sul sedile, un passaggio cruciale eseguito rigorosamente a mano che definisce la forma finale e la tensione perfetta.
L’origine del nome
Parafrasando le parole del regista Fausto Brizzi, verrebbe da credere che il settimo giorno, anziché riposare, Dio abbia plasmato i nonni. E intuendone la genialità, si sia concesso una pausa per godere della loro compagnia. Rina incarna proprio un simile spirito, rendendo omaggio a una figura d’altri tempi: Caterina, la nonna del fondatore di Automobili Mignatta, José Mignatta. Una donna la cui vita fu esempio di indomita fermezza e dedizione incrollabile, capace di affrontare ogni avversità con una passione che il tempo non ha scalfito. Questa vettura celebra la sua straordinaria determinazione. Al contempo, è un sentito tributo alla famiglia e a quella generazione di instancabili lavoratori, il cui sacrificio continuo ha reso possibile la realtà privilegiata che viviamo oggi.

Prezzi
I prezzi della Rina partono da 290.000 euro più tasse per la versione Barchetta, ma non escludiamo che dopo queste prime 30 unità potrà arrivare anche una variante a tetto chiuso. Ogni Rina è un pezzo unico, assemblato a mano con la possibilità di personalizzazione completa. La produzione è localizzata a Valfenera d’Asti, in Piemonte, con una tiratura esclusiva limitata a 30 vetture all’anno.
Automobili Mignatta Rina scheda tecnica
Categoria | Valori |
---|---|
MOTORE TERMICO | |
Tipo | V8 – aspirato – variatore di fase |
Cilindrata totale | 5.038 cm³ |
Alesaggio e corsa | 93 mm x 92,7 mm |
Potenza MAX | circa 500 CV |
Coppia MAX | oltre 420 Nm |
Rapporto di compressione | 12:1 |
Potenza specifica | 100 CV/l |
DIMENSIONI E PESI | |
Lunghezza | 4.415 mm |
Larghezza | 2.110 mm |
Altezza ODM | 1.155 mm |
Passo | 2.680 mm |
Carreggiata anteriore | 1.700 mm |
Carreggiata posteriore | 1.660 mm |
Peso a secco | 1.000 kg |
Rapporto peso/potenza | 2,00 kg/cv |
Distribuzione dei pesi | 50% anteriore / 50% posteriore |
Capacità serbatoio | 75 l |
PNEUMATICI E CERCHI | |
Anteriore | 245/35 ZR 20 J9.0 |
Posteriore | 305/35 ZR 20 J11.5 |
FRENI | |
Anteriore | Brembo, 360 x 32 mm |
Posteriore | Brembo, 350 x 28 mm |
TRASMISSIONE | manuale, 6 rapporti + differenziale autobloccante |
CORPO VETTURA | |
Telaio | monoscocca centrale in fibra di carbonio |
Carrozzeria | “barchetta”, biposto, body in fibra di carbonio rinforzato in kevlar |
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