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Sbarco sulla luna, Ford contribuì nella missione Apollo 11

Ford contribuì attivamente alla missione Apollo 11 che ha portato allo sbarco sulla luna, avvento 50 anni fa. L’Ovale Blu controllò la Philco che fu il fornitore principale presso il Manned Space Center di Houston

Il 20 luglio 2019 si festeggiano i 50 anni dallo sbarco sulla luna. Nella missione dell’Apollo 11 ebbe un ruolo importante anche Ford, per la costruzione e la manutenzione del Mission Control Center della NASA a Houston.

Ford acquisì Philco la società che inventò i transistor ad alta frequenza

Questa storia inizia dalla società Philco, fondata nel 1892 per produrre lampade ad arco in carbonio, prima di passare alla produzione di batterie, radio e televisioni. Nel 1953, gli ingegneri Philco inventarono il surface barrier transistor, il primo transistor ad alta frequenza che consentì lo sviluppo di computer ad alta velocità. Lo sforzo di Philco di miniaturizzare e perfezionare il transistor li portò a collaborare con gli Stati Uniti e la NASA, anche se, nel 1960, le difficoltà finanziarie costrinsero la compagnia a cercare un partner esterno.

Cercando di espandere la propria offerta di prodotti oltre l’industria automobilistica, Ford fu affascinata dall’approccio innovativo delle tecnologie progettate dalla Philco. L’Ovale Blu acquisì l’azienda nel 1961 e la sua Aeronutronic Division confluì in una nuova entità chiamata Philco Ford.

Nel 1963, la compagnia si scontrò con i giganti della tecnologia dell’epoca come IBM, RCA, Lockheed, Hughes Aircraft e AT&T nel tentativo di implementare il Mission Control Center presso il nuovo Manned Space Center di Houston. Sebbene la Philco-Ford fosse considerata la meno papabile nel processo di scelta, alla fine fu premiata con il contratto di fornitore principale.

Philco-Ford sottoscrisse un contratto come fornitore principale presso il nuovo Manned Space Center di Houston

Philco-Ford progettò hardware e software per il Manned Space Center di Houston.

Philco-Ford aveva il compito di progettare i sistemi hardware e software per risolvere situazioni che non erano mai state sperimentate prima, oltre alla produzione, installazione, avviamento e test del Mission Control Center, inclusi i collegamenti dati e di controllo tra la NASA e siti di localizzazione remota.

Il Mission Control Center fu completato in circa due anni – giusto in tempo per monitorare la missione Gemini 3 nel marzo del 1965 – e funzionò perfettamente già da alcuni mesi più tardi, quando tutte le operazioni di controllo delle missioni furono trasferite da Cape Kennedy al Manned Space Center di Houston.

Oltre a progettare e costruire il centro di controllo, Philco-Ford fornì personale tecnico e di supporto durante la costruzione e la messa in piena attività. I sistemi furono aggiornati per ciascuna missione, alcune delle quali richiesero fino a 2 milioni di cambi di cablaggio.

Il Mission Control Center in quei anni ha sviluppato più di 1.500 diversi parametri di telemetria, dalla salute dell’astronauta ai risultati dei test sui dati di volo; il Mission Control Center ha ospitato anche il più grande gruppo di apparecchiature di commutazione televisiva al mondo; per la piena operatività sono state installate e manutenute oltre 60.000 miglia di cavi; i cinque computer mainframe IBM 360/75 hanno inviato dati a più di 1.300 indicatori di commutazione per monitorare i parametri di volo durante la missione.

Philco-Ford nelle missioni Apollo nello spazio

Delle missioni seguite dalla Philco-Ford, coinvolta in tutte quelle dell’Apollo, due si distinguono per la loro complessità.

APOLLO 8 La missione Apollo 8 vide la prima astronave orbitare attorno alla Luna e tornare sulla Terra. Questa missione presentò una serie di sfide sia per il personale sia per le attrezzature del Mission Control Center, poiché i segnali e i dati sarebbero andati sicuramente persi durante il rientro dell’astronave dall’orbita lunare. C’erano alcune preoccupazioni su come il segnale sarebbe stato riacquisito, ma l’equipaggiamento funzionò perfettamente e permise persino agli astronauti di fare diverse trasmissioni dallo spazio – incluso il messaggio di auguri per la vigilia di Natale del 1968.

APOLLO 11 Nel luglio 1969, l’Apollo 11 si trovò al centro dell’interesse di tutto mondo. Il lavoro di Philco-Ford e dello staff del Mission Control Center fu ancora più complesso a causa della natura della missione. Mentre il mondo tratteneva il respiro il 20 luglio, la discesa di Neil Armstrong e Buzz Aldrin sulla superficie lunare veniva trasmessa in tutto il mondo.

Philco-Ford sbarco sulla luna
Il logo Philco-Ford nella locandina della Missione Apollo 11 che ha portato l’uomo allo sbarco sulla luna

Le missioni nello spazio di Ford Aerospace

Il ruolo della Philco-Ford con il Mission Control Center continuò mentre le missioni Apollo lasciavano il posto a Skylab, Apollo-Soyuz e, infine, allo Space Shuttle.

Rinominata Ford Aerospace and Communications Corporation nel 1976, la società iniziò anche a fornire servizi aggiuntivi nella comunicazione satellitare, compresi i sistemi di informazione ad alta velocità con i satelliti di comunicazione e ambientali. A un certo punto nei primi anni ’80, la Ford Aerospace aveva costruito più della metà dei satelliti per le comunicazioni in orbita.

Nel 1990, quando la Ford Aerospace fu venduta alla Loral Corporation, la Ford Motor Company uscì dall’industria aerospaziale.

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