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Alfa Romeo al Motor Show 2016

Alfa Romeo ritorna al Motor Show di Bologna con le sue più belle “creazioni meccaniche” che esprimono tutto il fascino di un marchio premium e simbolo dell’eccellenza 100% Made in Italy. Protagonista dello stand l’affascinante Giulia, in versione Quadrifoglio e Veloce, la più autentica espressione dello spirito Alfa Romeo, dove coesistono tutti gli elementi che lo hanno reso uno dei brand più desiderabili: design distintamente italiano, motori prestazionali, perfetta distribuzione dei pesi, soluzioni tecniche uniche e miglior rapporto peso/potenza. Al loro fianco la Giulietta Veloce e la Mito Veloce, entrambe caratterizzate da uno spiccato familiy feeling con la Giulia, oltre alla versione Spider dell’Alfa Romeo 4C, l’icona moderna del marchio. Sono tutte auto uniche, nel design e nella tecnologia, create per emozionare sulla strada e in pista. Del resto, da oltre un secolo, le vetture Alfa Romeo sono dedicate a coloro che da un’auto si aspettano una risposta che supera il concetto di “utile mezzo di trasporto” per sconfinare in quello delle “più autentiche emozioni”. I visitatori del salone hanno anche la possibilità di provare, nell’apposita area test drive n. 48  del Motor Show, la potente Giulia Quadrifoglio, la massima espressione de “La meccanica delle emozioni”, e la Giulietta, per vivere l’emozione delle performance targate Alfa Romeo.Alfa-Romeo-Giulia-Quadrifoglio-43

Motor Show Bologna 2016 | ALFA ROMEO CLASSIC – Al Motor Show nello stand Alfa Romeo spazio anche alle auto storiche che hanno fatto la storia in particolare nel motorsport del marchio: Gran Premio Tipo B “P3” Aerodinamica (1934); 750 Competizione (1955); Giulia Super 1300 (1973); Alfa 75 Turbo Evoluzione IMSA (1988); F.Indy Lola T9100-Alfa Romeo (1991).pechino-parigi-2016-alfa-romeo-1

Alfa Romeo Classic | GRAN PREMIO TIPO B “P3” AERODINAMICA (1934) – La monoposto “Gran Premio Tipo B” è opera di Vittorio Jano e costituisce una delle pietre miliari nella storia sportiva dell’Alfa Romeo. La Tipo B, meglio conosciuta come “P3″, esordisce nel 1932 a Monza, vincendo il Gran Premio d’Italia: è il primo di una lunga serie di successi che la vedranno terminare imbattuta la stagione agonistica successiva. Nel 1934 viene allestita anche una versione “aerodinamica”, ideata dall’Ing. Pallavicino della Breda Aeronautica: adotta il motore evoluto (8 cilindri in linea sovralimentato, 2905 cm3, 260 CV di potenza) che insieme alla nuova configurazione di carrozzeria permette alla monoposto di guadagnare 20 km/h di velocità massima. La P3 Aerodinamica si aggiudica con Guy Moll il Gran Premio dell’Avus a Berlino, toccando punte di 262 km/h. La vettura esposta è una ricostruzione dell’Alfa Romeo su disegni originali.alfa-romep-gran-premio-tipo-b-p3-aerodinamica-1934

Alfa Romeo Classic | 750 COMPETIZIONE (1955)  L’Alfa Romeo “750 Competizione” è una compatta spider da corsa realizzata nel 1955 per gareggiare nella categoria “sport fino a 1,5 litri”. La “750”, la cui denominazione è il codice-tipo della quasi contemporanea “Giulietta Sprint”, viene progettata impiegando il motore a 4 cilindri bialbero in lega leggera della stessa “Sprint”, con cilindrata incrementata a 1488 cm3 e con la “doppia accensione”. La potenza massima sale a 145 CV (raggiunti a 9.500 giri/min) che le consente di raggiungere una velocità di 220 km/h. Lo stile della carrozzeria, che si differenzia da tutte le altre Alfa Romeo della prima metà degli anni Cinquanta, è opera di Boano.alfa-750-competizione-1955

Alfa Romeo Classic | GIULIA SUPER 1300 (1973) – Sullo stand è presente anche la vettura che ha partecipato alla quinta rievocazione storica della Pechino-Parigi, coprendo i 13.695 km del tracciato, tra il 12 giugno e il 17 luglio scorsi. La vettura appartiene alla Scuderia del Portello, club ufficiale dell’Alfa Romeo.pechino-parigi-2016-alfa-romeo

Alfa Romeo Classic | ALFA 75 TURBO EVOLUZIONE IMSA (1988)  Dall’Alfa 75 Turbo Evoluzione del 1987, realizzata per le corse della categoria “turismo” che prevedono le specifiche del Gruppo A, nasce l’anno successivo la versione preparata secondo il regolamento “IMSA” (International Motor Sport Association). In questa configurazione la 75 raggiunge una potenza di 335 CV che diventano 400 nel 1989, sprigionati dal suo classicissimo 4 cilindri in linea bialbero di 1762 cm3 sovralimentato. La IMSA è caratterizzata da una carrozzeria con carreggiate allargate e da un’aerodinamica affinata, con un vistoso spoiler posteriore in fibra di carbonio. La “75 Turbo Evoluzione IMSA” vince due edizioni del “Giro d’Italia Automobilistico”, nel 1988 e nel 1989.alfa_romeo_75_turbo_evoluzione

Alfa Romeo Classic | F.INDY LOLA T9100-Alfa Romeo (1991)  All’inizio degli anni Novanta l’Alfa Romeo tenta l’avventura negli Stati Uniti: progetta un propulsore V8 turbocompresso da 2,6 litri con una potenza stimata di 700 cv, secondo il regolamento della F. Indy, in sostanza l’equivalente USA della Formula 1. Inizialmente questo motore viene installato su telai “March”, poi, dal 1990, su monoposto “Lola”, in una sgargiante livrea “American style”. La Lola-Alfa Romeo ottiene il quarto posto al debutto, nella gara di Surfers Paradise.f-indy-lola-t9100-alfa-romeo-1991

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