Conto Termico 3.0: nuove regole per gli incentivi Wallbox e colonnine di ricarica
Con il Conto Termico 3.0 cambiano le regole per ottenere incentivi su wallbox e colonnine: non sono più interventi autonomi, ma devono essere abbinati alla sostituzione dell’impianto di riscaldamento con una pompa di calore.

I fondi per le wallbox domestiche sono esauriti, ma sono stati sostituiti dal Conto Termico 3.0. Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 26 settembre, entra in vigore tra fine 2025 e inizio 2026. Il bonus finanziario non finanzia solo impianti di riscaldamento più efficienti, ma anche pannelli solari, sistemi di accumulo e colonnine di ricarica. In altre parole: chi vuole installare una wallbox potrà farlo con un contributo economico concreto, purché dentro un intervento più ampio di riqualificazione energetica dell’immobile.
Cos’è il Conto Termico 3.0: obiettivi e finanziamenti disponibili
Il Conto Termico 3.0 è un incentivo statale per l’efficientamento energetico e la produzione di energia termica da fonti rinnovabili. Si applica a privati, imprese e pubbliche amministrazioni e offre contributi diretti a fondo perduto, fino al 65% delle spese, attraverso un portale gestito dal GSE (Gestore dei Servizi Energetici).
Il Conto Termico mette a disposizione 900 milioni di euro l’anno. Gli incentivi fino a 5.000 euro possono essere erogati in un’unica rata entro circa 2 mesi. I privati possono accedere direttamente o tramite ESCO, ma dal 19 luglio 2016 solo ESCO certificate UNI CEI 11352 possono presentare domanda al GSE.
Wallbox e Colonnine: la nuova regola dell’abbinamento obbligatorio
Le colonnine di ricarica rientrano tra gli interventi incentivabili nel Conto Termico 3.0, ma con alcune condizioni specifiche. Il punto più restrittivo, però, riguarda l’accesso all’incentivo. Per ottenere il contributo destinato alla wallbox è obbligatorio abbinare l’intervento alla sostituzione dell’impianto di riscaldamento esistente con una pompa di calore elettrica. In questo modo la colonnina diventa parte di un intervento complessivo di efficientamento energetico, e non più un’agevolazione autonoma come avveniva con alcuni incentivi precedenti.
Requisiti Tecnici e Logistici per l’Accesso all’Incentivo
Il decreto entra nel dettaglio e specifica alcuni criteri tecnici minimi:
- Potenza della colonnina: almeno 7,4 kW.
- Collegamento in bassa o media tensione.
- Se aperta al pubblico: obbligo di registrazione alla Piattaforma Unica Nazionale (PUN, che mappa tutti i punti di ricarica pubblici italiani.
Un’altra indicazione significativa riguarda il luogo in cui è possibile installare la colonnina. L’infrastruttura non deve necessariamente trovarsi all’interno dell’immobile oggetto degli interventi, ma può essere posizionata anche in un parcheggio esterno, purché sia considerato “adiacente” all’edificio.
Le spese ammissibili sono molto simili a quelle dei vecchi bonus wallbox:
- Acquisto della colonnina.
- Installazione e messa in opera.
- Opere elettriche.
- Eventuali componenti aggiuntivi.
Sono previsti massimali in base alla potenza della colonnina, e l’incentivo non può superare quello riconosciuto per l’intervento principale, cioè la pompa di calore.
Vantaggi Aggiuntivi: incentivi per fotovoltaico e accumulo
C’è un aspetto molto interessante nella nuova misura: oltre alla wallbox, il Conto Termico 3.0 finanzia anche impianti fotovoltaici e sistemi di accumulo, con potenza tra 2 kW e 1 MW. Ciò significa che si può creare una vera e propria stazione di ricarica domestica alimentata dal sole.
E questo, oltre a ridurre le bollette, permette di ricaricare l’auto con energia pulita e autoprodotta.
Le spese ammissibili includono:
- Pannelli solari.
- Batterie di accumulo.
- Lavori di allaccio alla rete.
Sono previsti massimali in base alla potenza della colonnina, e l’incentivo non può superare quello riconosciuto per l’intervento principale, cioè la pompa di calore.
