Per chi non può guidare, guida autonoma, car sharing e alternative per anziani senza patente
Il Politecnico di Milano presenta a Darfo Boario Terme il primo prototipo italiano di mobilità autonoma per anziani e persone fragili, basato sulla Fiat 500e elettrica.

Immaginate un futuro in cui la libertà di movimento non sia più un privilegio legato al possesso di una patente di guida, ma un diritto accessibile a chiunque. Per chi non può guidare – siano essi anziani con limitazioni fisiche, persone con disabilità, o chi semplicemente non desidera o non può permettersi un veicolo privato – le sfide di mobilità possono essere significative, soprattutto nelle aree meno servite dai trasporti pubblici.
Nelle aree interne e nei piccoli comuni, la carenza di trasporti pubblici spesso isola chi è più vulnerabile, rendendo difficili anche le più semplici attività quotidiane. Ma cosa succederebbe se la guida autonoma potesse offrire una soluzione concreta, restituendo autonomia e qualità della vita a chi ne ha più bisogno?
Guida autonoma per anziani e chi non ha la patente
Le risposte a questa domanda emergono da diverse direzioni, che convergono verso un obiettivo comune: la creazione di un ecosistema di mobilità inclusivo. Al centro di questa rivoluzione c’è la guida autonoma, una tecnologia che promette di trasformare radicalmente il concetto di trasporto personale. Veicoli capaci di navigare autonomamente aprono scenari impensabili fino a pochi anni fa, permettendo a chiunque di spostarsi in sicurezza e in modo indipendente, senza la necessità di un conducente umano a bordo. Il progetto “Sharing for Caring” presentato a Darfo Boario Terme ne è un esempio lampante: una Fiat 500 elettrica a guida autonoma nel primo prototipo italiano di guida autonoma pensato specificamente per persone anziane e con fragilità, con lo scopo di superare le barriere esistenti, collegando abitazioni a punti essenziali come farmacie e supermercati.
Il progetto, sviluppato dal gruppo di ricerca AIDA (Artificial Intelligence Driving Autonomous) del Politecnico di Milano nell’ambito del Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile (MOST), punta a rivoluzionare gli spostamenti nelle aree interne e nei piccoli comuni.
Guida autonoma per chi non può guidare
Il progetto nasce dall’esigenza di risolvere la carenza di trasporti pubblici in contesti territoriali come quelli di Darfo Boario Terme, dove le persone più vulnerabili (per anziani e persone fragili) spesso faticano a muoversi in autonomia.
Durante l’evento di presentazione, una Fiat 500 elettrica 3+1 ha percorso in autonomia le vie di Darfo Boario Terme, simulando un reale scenario d’uso: a bordo è salito un passeggero anziano che è stato accompagnato alla farmacia più vicina. Per garantire la sicurezza, era presente sul posto di guida un “safety-driver” come previsto dalla normativa vigente sulle Smart Road.
Sharing for Caring propone un veicolo elettrico, autonomo e accessibile, pensato per collegare abitazioni a punti di interesse essenziali come farmacie, ambulatori e supermercati, restituendo così autonomia e qualità della vita a chi ha maggiori difficoltà negli spostamenti.
Soluzioni di mobilità per chi non ha la patente
Accanto alla guida autonoma, il car sharing e altre alternative senza patente stanno già ridisegnando il panorama della mobilità urbana ed extraurbana. Il car sharing, in particolare, offre un’alternativa flessibile ed economica alla proprietà del veicolo, consentendo l’accesso a un’auto solo quando se ne ha bisogno. Questo modello è particolarmente vantaggioso per chi vive in città e non necessita di un’auto quotidianamente, o per chi non può permettersi l’acquisto e la manutenzione di un veicolo proprio. Inoltre, l’emergere di servizi di mobilità su richiesta, come i taxi e i servizi di ride-hailing, e l’espansione delle infrastrutture per la mobilità dolce (biciclette, monopattini elettrici) stanno ulteriormente ampliando le opzioni disponibili per chi cerca soluzioni di trasporto senza la necessità di guidare personalmente.
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