Sorpassometro SV3: il nuovo dispositivo che multa i sorpassi vietati. Come funziona

Il "Sorpassometro" SV3 è un nuovo dispositivo di controllo stradale, progettato specificamente per rilevare e sanzionare i sorpassi effettuati dove sono vietati, affiancandosi a Tutor e Autovelox.

Sulle strade italiane arriva il sorpassometro SV3, un dispositivo che rileva e sanziona i sorpassi vietati, una delle infrazioni più comuni e pericolose sulle strade italiane. Spesso è associato agli autovelox, ma è specificamente progettato solo per rilevare i sorpassi sui tratti dove è vietato sorpassare. Lo scopo è aumentare la sicurezza stradale, intervenendo su una delle manovre più pericolose e spesso causa di incidenti frontali gravi.

Come funziona il sorpassometro SV3

I sorpassometri sono dispositivi tecnologici sofisticati, dotati di sensori, telecamere e software avanzati che rilevano i sorpassi vietati: registrano video, sufficienti a documentare l’infrazione in modo inequivocabile. Utilizzano un sistema combinato di sensori posizionati nel manto stradale e telecamere ad alta definizione (HD). Quando i sensori rilevano una manovra di sorpasso in un tratto vietato, le telecamere si attivano e registrano un filmato (solitamente di circa 15 secondi) che documenta l’infrazione. Grazie a questa tecnologia, le multe possono essere notificate anche senza la contestazione immediata, permettendo di sanzionare tutti gli illeciti nei tratti di strada monitorati.

Multe e sanzioni

Un sorpasso vietato può comportare multe da 42 fino a oltre 1.300 euro, con decurtazione di 2-10 punti dalla patente. Su strade extraurbane l’importo può salire fino a 345 euro, mentre manovre pericolose vicino a curve o dossi possono portare a sanzioni fino a 666 euro e sospensione della patente da uno a tre mesi. Nei casi più estremi, come la guida contromano, la multa può superare i 1.300 euro complessivi.

Il primo sorpassometro è entrato in funzione il 4 agosto 2025 ad Acquappesa (CS), sulla SS18

Le infrazioni rilevate dal sorpassometro SV3 sono documentate da video con sensori e telecamere, fornendo prove oggettive. In caso di ricorso, è possibile verificare segnalazione, omologazione e autorizzazione dell’impianto.

Come fare ricorso

Per fare ricorso restano validi i termini ordinari: 30 giorni per il Giudice di Pace e 60 per il Prefetto.

Dove sono già operativi gli SV3

L’Italia è uno dei primi Paesi a sperimentare questo strumento: il primo sorpassometro è stato attivato il 4 agosto 2025 ad Acquappesa (CS), sulla strada statale SS18, un tratto noto per il traffico intenso e gli illeciti frequenti. Pur apparendo come semplici telecamere, gli SV3 devono essere segnalati e hanno già iniziato a generare le prime multe. Non possono essere installati ovunque. Richiedono l’autorizzazione prefettizia e sono destinati a essere collocati solo in tratti stradali ad elevato rischio di incidenti, come curve cieche, rettilinei con scarsa visibilità o zone già note per manovre pericolose.

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