Renault rivede la strategia Mobilize: stop a car sharing e quadriciclo Duo
Renault ridimensiona Mobilize: addio al car sharing Zity e al quadriciclo Duo, mentre il Gruppo concentra gli investimenti su elettrificazione, ricarica e servizi digitali.

Renault Group ha deciso di interrompere i progetti della divisione Mobilize Beyond Automotive, dopo aver constatato che i modelli di micro mobilità e car sharing non garantivano una sostenibilità economica adeguata. La scelta conferma le difficoltà dell’intero settore nel trasformare la sharing economy applicata all’auto in un business stabile e replicabile.
Il Gruppo francese integrerà diverse attività nelle sue funzioni principali, mentre il CEO François Provost prepara un nuovo piano strategico. Contestualmente, le soluzioni legate alla ricarica elettrica passeranno sotto il coordinamento del Chief Growth Officer Fabrice Cambolive, in un’ottica di razionalizzazione dei processi e maggiore allineamento con il core business.
Micro mobilità e car sharing in crisi
Il ridimensionamento riguarda soprattutto i servizi di micro mobilità. Il car sharing Zity chiuderà a Milano e verrà progressivamente sospeso a Madrid. Anche la produzione del quadriciclo elettrico Duo e della versione cargo Bento è stata fermata pochi mesi dopo il lancio.
Secondo Renault, queste iniziative non offrivano prospettive di redditività credibili né sinergie sufficienti con le priorità strategiche del Gruppo.
Il caso non è isolato: il settore sta vivendo una fase di contrazione. Mercedes e BMW hanno ceduto FreeNow a Lyft, mentre indiscrezioni indicano una possibile vendita di Free2Move da parte di Stellantis. Modelli un tempo ritenuti centrali per favorire città meno dipendenti dall’auto privata si scontrano oggi con margini ridotti, infrastrutture costose e una domanda meno stabile del previsto.
Ricarica ed ecosistemi digitali: cosa prosegue
Mentre la micro mobilità rallenta, Renault rafforza il fronte dell’elettrificazione. Le attività legate alla ricarica sviluppate da Mobilize vengono integrate direttamente nelle funzioni commerciali del Gruppo. L’obiettivo è semplificare l’esperienza degli utenti elettrici grazie a un sistema più coerente di servizi, punti di accesso e piattaforme digitali come:
- soluzioni di ricarica domestica e aziendale;
- accesso a reti pubbliche tramite Charge Pass, che oggi conta circa 90.000 utenti e oltre un milione di punti di ricarica in Europa;
- offerte di ricarica bidirezionale (V2G), con le prime iniziative commerciali avviate in Francia nel 2024 e una flotta di car sharing V2G lanciata nei Paesi Bassi nel 2025;
- Mobilize Fast Charge, con oltre 60 stazioni operative in Francia e un piano di espansione che prevede il raggiungimento di 100 siti entro il 2026, oltre a più di 100 punti in Italia grazie alla partnership con Free to X.
Tuttavia, le ambizioni sulla rete di ricarica vengono ridimensionate: stop ai progetti previsti in Belgio e Spagna e cancellazione dell’obiettivo iniziale di 650 stazioni europee entro il 2028. La riorganizzazione comporterà anche circa 80 tagli di personale, gestiti in parte con uscite volontarie o ricollocazioni interne.
Come sarà la nuova strategia Renault
Diversi progetti di Mobilize non hanno superato la prova del mercato. Il ride-hailing Limo non è mai arrivato alla fase di lancio, il van Hippo è rimasto limitato alla collaborazione Flexis con Volvo Trucks e molte soluzioni di mobilità on demand non hanno raggiunto una scala sostenibile.
Renault si prepara ora a una fase più pragmatica: meno dispersione progettuale, più integrazione operativa e un focus su elettrificazione, servizi energetici e innovazione digitale. Il nuovo piano strategico, atteso entro il primo trimestre 2026, chiarirà il ruolo della mobilità “oltre l’automobile” nel futuro del Gruppo.


