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Pedaggio autostradale, bloccato l’aumento nel decreto milleproroghe 2020

Il decreto milleproroghe 2020 blocca l’aumento del pedaggio autostradale previsto dal 1° gennaio 2020. In caso di revoca della concessione Anas assume la gestione provvisoria

Il Governo ha approvato il decreto milleproroghe, che blocca gli aumenti del pedaggio autostradale e che affida all’Anas la gestione provvisoria in caso di revoca. Il decreto milleproroghe è un provvedimento con il quale il Governo emana disposizioni urgenti evitando determinate scadenze imminenti.

Blocco aumento pedaggio autostradale nel decreto milleproroghe 2020

L’aumento del pedaggio autostradale, previsto sulla base degli attuali meccanismi regolatori delle tariffe, doveva scattare puntuale il 1° gennaio 2020, subito la mezzanotte del 31 dicembre 2019.

Con il decreto milleproroghe si blocca l’aumento ed il rinvio riguarda tutte le società i cui piani economico-finanziari sono giunti a scadenza. Le concessionarie che si trovano in questa condizione avranno tempo fino al 30 marzo per presentarne l’aggiornamento e fino al 30 giugno per perfezionarlo. Il congelamento delle tariffe riguarda tutte le principali società di gestione della rete autostradale italiana.

Blocco aumento pedaggio autostradale nel decreto milleproroghe 2020
Il decreto milleproroghe 2020 blocca l’aumento del pedaggio autostradale previsto dal 1° gennaio 2020

Revoca concessioni autostrade

A proposito di autostrade nel decreto milleproroghe il Governo affida all’ANAS la gestione provvisoria in caso di revoca, di decadenza o di risoluzione di concessioni di strade o di autostrade, in attesa dello svolgimento delle procedure di gara per l’affidamento a un nuovo concessionario. Il provvedimento in qualche modo si riferisce ad Autostrade per l’Italia, su cui è ancora in ballo la revoca della concessione dopo i fatti di Genova e del crollo del Ponte Morandi.

Revoca concessioni autostrade, quando?

Nel momento in cui la revoca andrà in porto, come si auspicano il Movimento 5 Stelle al Governo, l’Anas in primo momento subentrerebbe ad Aspi nella gestione della rete Autostradale che fa capo ad Autostrade per l’Italia. La gestione dell’Anas però sarà a tempo ovvero fino a quando un nuovo soggetto non dovesse ottenere la relativa concessione.

Nel testo del milleproroghe c’è scritto anche che al concessionario spettano il riconoscimento delle opere realizzate e le penali, ma che tutto ciò non è dovuto nel caso in cui la revoca della concessione sia motivata da sue inadempienze.

Anas revoca concessioni autostrade
In caso di revoca il Governo affida all’Anas la gestione provvisoria dell’Autostrada

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