La Ferrari ha completato in meno di quattro mesi la costruzione di Ferrari e-Vortex, un innovativo circuito di collaudo realizzato accanto alla storica Pista di Fiorano, celebre tra gli appassionati per il debutto delle monoposto di Formula 1 destinate al campionato mondiale.
La nuova infrastruttura, lunga 1.887 metri con un rettilineo principale di 600 metri, si estende su una superficie di 37.351 m² e presenta corsie larghe da 6 a 14 metri. Il circuito è stato progettato per ottimizzare il collaudo funzionale delle vetture appena uscite dalla linea di produzione, consentendo test precisi, ripetibili e in totale sicurezza.
Caratteristiche principali
Il tracciato è suddiviso in diversi settori, ciascuno dedicato a un aspetto specifico di performance e comfort di guida:
- due ampie curve con banking e pendenza longitudinale;
- un rettifilo centrale per la valutazione dell’assetto;
- curve di handling per lo studio del comportamento dinamico.
Le pavimentazioni speciali in porfido, sviluppate internamente da Ferrari, permettono analisi approfondite su comfort, vibrazioni e prestazioni su differenti superfici.
Ferrari e-Vortex consentirà di trasferire progressivamente le attività di collaudo dalla strada alla pista, migliorando la precisione dei test e riducendo l’impatto sulla viabilità locale. Il circuito è affiancato da una officina di revisione di 1.000 m² e da un piazzale di 5.000 m², dedicati alle verifiche statiche e agli interventi tecnici sui veicoli.
Grazie al nuovo impianto, Ferrari potrà testare fino a 5 vetture contemporaneamente, per un totale di 150 auto al giorno, riducendo i tempi di trasferimento dalle linee di produzione da 1 ora a meno di 30 minuti. L’area sarà inoltre protetta da barriere visive per garantire la massima riservatezza durante le prove dei modelli in sviluppo.
L’idea di espandere il complesso di Fiorano affonda le radici nel periodo dell’emergenza Covid-19, quando Ferrari mise a disposizione un’area per l’assistenza sanitaria, successivamente utilizzata come centro vaccinale. Terminata l’emergenza, l’azienda ha deciso di riconvertire quello spazio, ormai inutilizzato, dando vita al progetto del nuovo circuito di collaudo elettrificato.
La progettazione del circuito è stata affidata alla Dromo, società emiliana specializzata nella realizzazione di piste e impianti automobilistici, già autrice di interventi al Mugello e al Porsche Experience Center di Franciacorta.
La nuova pista FERRARI di Fiorano
La nuova pista, denominata e-Vortex, si sviluppa su circa 37.351 m² tra via della Madonna del Sagrato e l’attuale Pista di Fiorano. Ha una lunghezza complessiva di quasi 2 chilometri, con un rettilineo di oltre 600 metri e curve sopraelevate capaci di mantenere velocità medie comprese tra 120 e 130 km/h. L’accesso principale viene garantito da via Madonna del Sagrato, dove verrà installato un cancello con controllo remoto.
La curva sopra elevata
La curva sopraelevata, grazie alla sua inclinazione laterale, consente di mantenere velocità di percorrenza significativamente superiori rispetto a una curva pianeggiante con lo stesso raggio. Per garantire una percorrenza sicura, questa curva viene progettata con estrema precisione, sia dal punto di vista planimetrico che altimetrico. Particolare attenzione viene posta alle transizioni in ingresso e uscita, che sono determinate attraverso complessi calcoli matematici.
La curva di ritorno
Il progetto include una seconda curva sopraelevata, definita come “di ritorno”. Questa curva non è destinata allo svolgimento di test specifici, ma è cruciale per garantire un flusso continuo e regolare di veicoli in prova. L’elevazione della curva di ritorno offre numerosi vantaggi: sul piano della produttività, consente di mantenere velocità medie più elevate, accelerando così l’esecuzione dei test; dal punto di vista dell’efficienza, riduce significativamente l’usura dei pneumatici rispetto a una curva di ritorno pianeggiante. Inoltre, la sua struttura sopraelevata aiuta a schermare visivamente il campo prove e a isolarlo acusticamente dall’ambiente esterno.
Il rettilineo
Definito l’anello esterno, un altro elemento chiave del progetto è il rettilineo, indispensabile per la valutazione dell’assetto. Questa prova richiede un rettilineo perfettamente pianeggiante, senza inclinazione trasversale, con una lunghezza di 600 metri, da percorrere a una velocità costante di 100 km/h.
Sia l’anello esterno che il rettilineo dedicato all’assetto non sono utilizzati solo per le prove più impegnative, quelle che ne hanno determinato la configurazione, ma anche per molte altre tipologie di test. In effetti, queste due strutture ospitano complessivamente oltre il 70% delle prove di omologazione esaminate.
I vari test possibili sulla pista Ferrari
Nel progetto della pista, definito dall’anello esterno e dal rettilineo per la valutazione dell’assetto, sono state integrate ulteriori piste e aree specifiche per le prove di omologazione. L’area dedicata alle pavimentazioni speciali consente di eseguire test su superfici stradali di vario tipo. Al suo interno, si trovano diverse corsie: una con asfalto “standard” per prove di accelerazione, una con pavé, una con fondo a bassa aderenza e un’altra con irregolarità che riproducono una normale strada pubblica, completa di tombini, avvallamenti e dislivelli.
L’ampia area situata all’interno della curva sopraelevata dell’anello esterno è stata progettata per accogliere un breve tracciato dedicato all’’handling‘, ideale per testare curve di vario raggio e rapidi cambi di direzione. Il tracciato include una curva verso destra seguita da una verso sinistra. Queste curve sono collegate al rettilineo e all’anello esterno, consentendo lo svolgimento delle prove in modo continuo e senza interruzioni. Le curve sono progettate per riprodurre un tratto di strada extraurbana, con pendenze trasversali comuni, comprese tra il 2% e il 4%, inclinate verso l’interno, ovvero con pendenza ‘positiva’.
Nella stessa area sono state progettate delle rotatorie, che riproducono quelle stradali di diverso raggio. Come avviene normalmente sulle strade reali, queste rotatorie presenteranno una pendenza trasversale inclinata verso l’esterno, ovvero ‘in contropendenza’, con pendenza ‘negativa’.
Per consentire le prove di verifica del sistema di partenza in salita e del freno di stazionamento, sono state progettate delle rampe, caratterizzate da lunghezza e pendenza relativamente ridotte. Queste rampe permettono di testare i veicoli sia in salita che in discesa. In totale, sono previste quattro rampe identiche, così da ottimizzare il numero di vetture che possono effettuare i test contemporaneamente.
Sicurezza
All’esterno delle curve sopraelevate non sono previste vie di fuga in ghiaia; è invece preferibile installare delle barriere posizionate vicino al margine della pista. Questa soluzione è simile a quanto adottato negli ovali americani e nelle curve sopraelevate presenti in alcuni autodromi di Formula 1, come ad esempio a Zandvoort.
Il progetto prevede l’installazione di muri in cemento armato dall’altezza di un metro all’esterno di entrambe le curve paraboliche. Questa stessa tipologia di barriera sarà utilizzata anche per separare i tratti di pista che presentano direzioni opposte, oltre a garantire la sicurezza dell’area di ingresso e uscita dal campo prove, in modo analogo a una ‘pit-lane’.
L’inizio di ogni tratto di muro sarà opportunamente protetto con barriere di assorbimento dell’energia, come ad esempio barriere di pneumatici, al fine di aumentare la sicurezza. L’unico strato di ghiaia presente si trova al termine del rettilineo, dove è stato creato un piazzale dedicato alle prove di frenata, comprese quelle automatizzate.
Officina Ferrari annessa
Una parte delle risorse del progetto Ferrari sarà utilizzata per costruire anche un’officina al lato della nuova pista a Fiorano, un’area dedicata ai controlli statici e agli interventi sui veicoli, composta da un piazzale di 5.000 metri quadrati e un’officina di 1.000 metri quadrati.
Finalità della nuova pista
L’ampliamento della pista di Fiorano permetterà di limitare gli spostamenti delle vetture su strade pubbliche, una maggiore efficienza e sicurezza nei collaudi e nello sviluppo. I tempi in cui le auto di Maranello venivano testate sulle colline modenesi sembrano quindi avere i giorni contati.
Mentre sempre più difficile sarà l’opportunità di sbirciare sui nuovi modelli di Ferrari attraverso le reti del circuito di Fiorano. Maggiore sicurezza anche quindi per le persone esterne, come altri conducenti o passeggeri di veicoli su strade pubbliche, che si trovano in prossimità di prove di prodotto che richiedono manovre specifiche, spesso incompatibili con il traffico ordinario.
Sviluppo, cambiamento e novità. Sintomi di una crescita che non ha visto pause negli ultimi anni. Ferrari, infatti, ha continuato ad espandere le sue facilities aggiornando linee di produzione e metodi di ricerca e sviluppo. I risultati nel mercato confermano un incremento di attività per l’azienda, ma il management afferma di non voler superare il limite delle 40 unità prodotte al giorno, mantenendo anche gli standard di esclusività tanto cari all’azienda.