Cartello batterie auto: ecco perché i prezzi erano più alti
La Commissione Europea sanziona con 72 milioni di euro Exide, FET e Rombat per il cartello sulle batterie auto. Ecco chi è stato multato e come richiedere il risarcimento danni.

Multa totale di 72 milioni di euro da parte della Commissione Europea ai produttori di batterie avviamento auto, che hanno fatto cartello, impedendo la concorrenza. Rispetto a quanto si legge nei siti web in queste ore, è opportuno chiarire un paio di concetti: non parliamo di batterie per le vetture elettriche, ma di quelle tradizionali delle macchine termiche; inoltre, non c’è nessuna truffa da Codice Penale, perché siamo all’interno di regole del Codice del Consumo. Le batterie di avviamento per autoveicoli forniscono corrente elettrica al motorino di avviamento, che a sua volta avvia il motore nelle autovetture con motori a combustione tradizionali.
I protagonisti dell’accordo: chi sono i produttori coinvolti
Per 12 anni, i quattro produttori Clarios (ex JC Autobatterie), Exide, FET e Rombat, insieme a Eurobat (associazione di categoria), hanno stipulato accordi anticoncorrenziali e messo in atto pratiche concordate relative alla vendita di batterie di avviamento per autoveicoli ai produttori di apparecchiature originali (“OEM”) per autoveicoli nello Spazio economico europeo (“SEE”).
Le batterie di avviamento per autoveicoli sono del tipo a piombo, materiale che rappresenta il fattore produttivo e di costo più importante: i produttori di batterie pagano un premio ai fornitori per l’approvvigionamento di piombo della qualità necessaria.
| Produttore | Stato Sanzione | Note |
| Clarios | Immunità totale | Ha rivelato l’esistenza del cartello |
| Exide, FET, Rombat | Sanzionati | Partecipazione attiva all’accordo |
| Eurobat | Sanzionata | Associazione di categoria facilitatrice |
| Banner, Kellen | Procedimento chiuso | Nessuna sanzione applicata |
Il meccanismo del sovraprezzo: come manipolavano i prezzi
La Commissione ha constatato che i quattro produttori, assistiti dall’associazione di categoria, hanno concordato di creare premi (i cosiddetti premi EUROBAT) calcolati sulla base del prezzo di acquisto del piombo e di inserirli nella pubblicazione di settore Metal Bulletin. Hanno inoltre concordato di utilizzare tali premi nelle trattative sui prezzi con i rispettivi clienti OEM (produttori di automobili e camion), per garantire che il sovrapprezzo risultante fosse mantenuto a un livello superiore a quello che sarebbe stato in assenza di tale accordo”.
In generale, un sovrapprezzo è uno strumento legittimo utilizzato dai fornitori per riflettere le variazioni dei costi delle materie prime sui prezzi dei prodotti, consentendo loro di trasferire questo rischio di costo ai clienti. Tuttavia, è chiaramente illegale per i fornitori coordinarsi segretamente per introdurre e utilizzare tale sovrapprezzo come standard a livello di settore.
Spieghiamo meglio con l’esempio del panettiere e della farina
Immagina che ci siano quattro grandi panettieri in città che riforniscono tutti i supermercati. Il costo della farina (la materia prima) sale e scende ogni giorno.
- Cosa sarebbe LEGALE (e normale): il Panettiere A vede che la farina costa di più e decide di aggiungere un “sovrapprezzo farina” di 10 centesimi al suo pane per non andare in perdita. Il Panettiere B, che è più efficiente, decide di aggiungere solo 5 centesimi per rubare clienti al Panettiere A. Questa è concorrenza.
- Cosa hanno fatto i produttori di batterie (ILLEGALE): i quattro panettieri si siedono a un tavolo insieme alla loro Associazione di Categoria. Invece di farsi concorrenza, decidono che d’ora in poi tutti useranno la stessa formula matematica per calcolare il sovrapprezzo, pubblicandola su una rivista ufficiale del settore. Dicono ai supermercati: “Non è colpa nostra, lo dice la rivista ufficiale: il sovrapprezzo deve essere di 20 centesimi per tutti”.
In questo modo, hanno eliminato la possibilità che uno di loro offrisse un prezzo più basso. Il sovrapprezzo non serviva più solo a coprire i costi, ma a garantire che nessuno si facesse concorrenza, mantenendo i prezzi artificialmente alti.
In sintesi: perché è scattata la multa?
- Il sovrapprezzo (Surcharge) è lecito: è normale che se il piombo (materia prima delle batterie) costa di più, la batteria costi di più.
- Il coordinamento è illecito: quello che hanno fatto è stato creare uno “standard di settore” fasullo (i Premi EUROBAT). Invece di negoziare singolarmente con i produttori di auto (OEM come Fiat, Volkswagen, ecc.), si sono presentati con un fronte unico e una formula già decisa a tavolino.
Perché questo danneggia il consumatore?
Se i produttori di auto (i clienti OEM) pagano le batterie di più perché non c’è concorrenza sui prezzi, quel costo extra finisce inevitabilmente per ricadere sul prezzo finale dell’auto o sul costo dei pezzi di ricambio che acquistiamo in officina.
Sanzioni e immunità: perché Clarios non è stata multata
Le ammende sono per tre produttori di batterie di avviamento per auto: Exide, FET (compreso il suo predecessore Elettra) e Rombat. E per l’associazione di categoria Eurobat, a causa della violazione delle norme antitrust UE. Il cartello in questione ha determinato restrizioni della concorrenza e potrebbe aver portato a prezzi più elevati per la produzione di auto e autocarri in Europa.
Clarios non è stata sanzionata in quanto ha rivelato l’esistenza del cartello alla Commissione che ha chiuso i procedimenti nei confronti del produttore di batterie di avviamento per autoveicoli Banner e del fornitore di servizi Kellen. Inoltre la Commissione, a sua discrezione, ha concesso a diverse società la possibilità di pagare l’ammenda in una serie di rate annuali prestabilite.
Le sanzioni sono state confermate ufficialmente dalla Commissione Europea nel comunicato del 15 dicembre, che ha evidenziato come il cartello abbia operato per oltre 12 anni.
Come richiedere il risarcimento danni per pratiche antitrust

Qualsiasi persona o impresa vittima di un comportamento anticoncorrenziale può adire i tribunali degli Stati membri per chiedere il risarcimento dei danni. Tanto la giurisprudenza della Corte di Giustizia UE quanto il regolamento 1/2003 ribadiscono che, nelle cause dinanzi ai giudici nazionali, una decisione della Commissione costituisce una prova acquisita del sussistere del comportamento e della sua natura illecita. Anche se la Commissione ha inflitto un’ammenda alle imprese interessate, l’importo del risarcimento concesso dai giudici nazionali non deve necessariamente tenerne conto. La direttiva sulle azioni di rimborso per violazione delle norme antitrust consente alle vittime di pratiche anticoncorrenziali di ottenere più facilmente il risarcimento.
Domande Frequenti (FAQ) sul cartello delle batterie
La Commissione ha accertato l’esistenza di un cartello tra i principali produttori. Le aziende si sono accordate segretamente per manipolare i prezzi di vendita delle batterie auto attraverso un calcolo comune dei premi sul piombo, eliminando di fatto la concorrenza per oltre 12 anni.
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Le aziende sanzionate sono Exide, FET (ed Elettra) e Rombat, insieme all’associazione di categoria Eurobat. Clarios, pur avendo partecipato all’accordo, ha ottenuto l’immunità totale per aver rivelato l’esistenza del cartello alle autorità.
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No. Il procedimento antitrust riguarda esclusivamente le batterie di avviamento tradizionali al piombo, utilizzate per i motori a combustione interna (auto e camion a benzina o diesel).
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Sì. Qualsiasi persona, impresa o ente pubblico che abbia subìto un danno economico a causa dei prezzi gonfiati dal cartello può avviare un’azione legale di risarcimento presso i tribunali nazionali, utilizzando la decisione della Commissione UE come prova dell’illecito.
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La sanzione complessiva ammonta a circa 72 milioni di euro. Le multe sono state ripartite tra i membri del cartello, ad eccezione di Clarios che ha beneficiato del programma di clemenza per la sua collaborazione.
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