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Auto più rubate, i SUV sono i modelli più ricercati

Nel 2017 le auto rubate in Italia ogni giorno sono state 274 e solo 4 su 10 vengono ritrovate. I modelli più ricercati sono Nissan Qashqai, Kia Sportage e Range Rover

AUTO Più RUBATE – L’incubo peggiore di ogni automobilista è quello di vedersi rubare il suo amato bolide. Purtroppo è una realtà abbastanza comune, testimoniata dalle 274 vetture rubate ogni giorno sulle strade italiane. Ben 164 di queste non vengono mai ritrovate: perché avvengono i furti auto e quali sono le auto più rubate.

Nel 2017 i furti sono diminuiti (di poco sotto la soglia dei 100.000), ma sono calati ancor più significativamente i recuperi (solo 4 vetture su 10 vengono recuperate). Il business sta evolvendo con l’impiego sempre più frequente di dispositivi hi-tech utilizzati per sottrarre i veicoli in modo mirato, rapido ed efficace.
L’obiettivo delle organizzazioni criminali si sta spostando verso i SUV, i cui furti, in controtendenza con il dato generale, sono cresciuti di oltre l’8% rispetto al 2016. Per questi veicoli le Regioni più a rischio sono Lazio, Lombardia e Puglia, mentre i modelli più ricercati sono Nissan Qashqai, Kia Sportage Range Rover.

Sono queste le principali evidenze che emergono dal Dossier “L’evoluzione dei furti d’auto: emergenza SUV”, elaborato da LoJack Italia, la società americana parte del colosso della telematica CalAmp e leader nel rilevamento e recupero di beni rubati.

Auto rubate, utilitarie e SUV

Malgrado gli sforzi delle Forze dell’Ordine nel contrasto del business internazionale dei furti, cresce l’interesse delle organizzazioni criminali per specifiche categorie di veicoli, come le utilitarie più vendute sul mercato (nell’ordine Panda, Punto, 500) e i SUV.

Le prime vengono rubate per alimentare il redditizio mercato dei pezzi di ricambio, mentre i secondi, i SUV, vengono sottratti su commissione e spesso ne vengono contraffatti telaio, documenti e targa; infine va considerata la transizione, ormai avvenuta, dei protagonisti di questi reati, da sporadici e “artigianali” criminali occasionali che si servivano di utensili ad hoc per potare a termine il proprio “lavoro”, a bande strutturate e organizzate che sempre più spesso si avvalgono di dispositivi hi-tech che consentono di violare il veicolo e metterlo in moto in pochi secondi, senza danneggiarlo.auto rubate in Italia

Auto rubate, i SUV più rubati

Se da un lato i furti nel 2017 sono diminuiti dall’altro è in crescita il business delle sottrazioni dei SUV: lo scorso anno si sono verificati ben 4.623 episodi, un aumento dell’8,2% rispetto al 2016. A rendere ancora più allarmante il dato, la percentuale di recupero ‘spontaneo’ ferma al 31% e inferiore di quasi 10 punti percentuali rispetto a quella delle autovetture.

Di 7 SUV su 10 rubati si perdono definitivamente le tracce. I SUV sono particolarmente appetibili perché conservano mediamente un valore economico più elevato (oltre i 20.000 euro) rispetto alle autovetture, evidenzia lo sviluppo verso segmenti più profittevoli e verso furti su commissione destinate a mercati dell’area balcanica, come Serbia, Albania e Slovenia oppure verso l’Africa, l’estremo Oriente o il Brasile. E il trend è destinato a crescere ulteriormente, di pari passo con la maggiore diffusione di questi veicoli sul mercato.

Nel 2017 il SUV più rubato è stato il Nissan Qashqai (656 unità rubate), che ha scavalcato il Range Rover Sport (399), primo nel 2016 e ora terzo, preceduto anche dal Kia Sportage (429). Seguono Rang Rover Evoque, Hyundai Tucson e Mercedes ML.classifica SUV auto rubate

Auto rubate in italia

La geografia delle auto rubate in Italia per i SUV cambia leggermente rispetto a quella osservata per i furti di autoveicoli che vedono la Campania principale area a bollino rosso, seguita da Lazio (unica regione tra quelle “di testa” a mostrare un trend in crescita per i furti in genere), Puglia e Lombardia.

Le Regioni più a rischio per gli Sport Utility Vehicle restano le stesse, ma muta l’ordine, con il Lazio che detiene il primato con 1.210 furti di questi veicoli (+17% vs il 2016), la Lombardia al secondo posto con 813 episodi (-8,7%), poi Puglia (790 e +11%) e Campania, 656 casi e un vero e proprio exploit rispetto a due anni fa (+43%).mappa suv auto rubate

Dispositivi hi-tech a disposizione dei ladri di automobili

I furti auto si fanno hi-tech, i ladri infatti riprogrammano la chiave e relay attack. Le pratiche tradizionali (rottura del finestrino, forzatura della serratura di portiere o bagagliaio, furto delle chiavi in ristoranti e appartamenti) resistono, ma stanno gradualmente cedendo il passo anche nel nostro Paese a nuove modalità hi-tech. Oggi in Italia quasi il 25% dei furti di SUV viene compiuto anche grazie all’utilizzo di un dispositivo tecnologico, in grado di beffare il proprietario della vettura anche quando ritiene di essere al sicuro. Due sono le tecniche più utilizzate nel nostro Paese: il sistema di riprogrammazione della chiave e il cosiddetto “relay attack”.

Il primo si serve della connessione alle porte OBD (diagnostica a bordo) del veicolo e consente al ladro, entrato nell’abitacolo e dotato di un’apposita apparecchiatura, di accedere all’unità di controllo elettronico che contiene le informazioni riservate del transponder e di ottenere facilmente una nuova chiave in meno di un minuto e in alcuni casi anche in meno di 15 secondi.  Si tratta di una soluzione utilizzata sia sui veicoli che hanno una funzione di smart start, sia su quelli privi di antifurti meccanici tradizionali.

Il relay attack non prevede il contatto fisico con la vettura, ma l’uso di due ripetitori in radiofrequenza, che consentono di far “rimbalzare” la comunicazione tra l’auto e la sua chiave anche quando questa è a distanza. In questo modo il veicolo viene di fatto “ingannato”, facendo risultare la presenza della chiave per la normale procedura di autenticazione, quando in realtà essa è fuori portata e rilevando il segnale anche attraverso le mura dell’abitazione. Il sistema sfrutta le debolezze dei software delle case costruttrici e può essere applicato alla maggioranza dei veicoli dotati di smart key. Questo metodo è già molto diffuso in Europa e in via di sviluppo in Italia.

Infine, una menzione meritano i dispositivi più tradizionali nel panorama hi-tech, ovvero i device in grado di disturbare il segnale di chiusura del veicolo che lasciano allontanare il proprietario con la convinzione di aver chiuso la vettura, consentendo l’accesso indisturbato al ladro.auto rubate

Auto rubate, mercato nero dei pezzi di ricambio

Un fenomeno che si è consolidato negli ultimi anni, parallelo al più ampio business dei furti, riguarda le sottrazioni parziali, in particolare dei navigatori satellitari, cioè dei dispositivi multifunzionali integrati nelle plance dei veicoli.

Questo nuovo “commercio” è in rapida ascesa e nel solo mondo del noleggio auto, secondo l’Associazione di categoria ANIASA, conta quasi 2.000 casi per un danno complessivo annuo di circa 10 mln di euro a danno dei noleggiatori.  Per il ripristino delle singole vetture, infatti, il costo può variare da 1.700 euro per le utilitarie a oltre 15.000 euro per le premium.

I navigatori non sono gli unici elementi ad attrarre le bande criminali che oggi prendono di mira anche pneumatici, attuatori della frizione (delle Smart), volanti multifunzione, fari a led e le costose batterie delle vetture ibride. Tutti elementi asportabili in meno di un minuto e destinati ad alimentare il redditizio mercato nero dei pezzi di ricambio.auto rubate

False auto rubate

Altra dinamica emergente e oggi in fase di osservazione riguarda le frodi connesse a “finte sottrazioni di veicoli” denunciate sul territorio partenopeo. Negli ultimi mesi a Napoli in totale controtendenza con i dati nazionali e anche con quelli locali, alcune compagnie assicurative hanno rilevato un netto aumento dei furti di veicoli assicurati con un valore medio che si aggira intorno ai 10.000 euro.

Dietro questo improvviso boom, potrebbe esserci una frode messa in atto da una banda criminale per cui i proprietari del veicolo, coinvolti nella truffa, cannibalizzano la propria auto, estraendo tutti i pezzi di ricambio rivendibili, per poi farla sparire e intascare i soldi dell’assicurazione oltre ai proventi della vendita delle componenti.auto rubate ritrovate dalla Polizia

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Redazione NEWSAUTO

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