Pioneer, il più grande impianto per lo storage energetico con batterie second life
Inaugurato a Fiumicino Pioneer, il più grande impianto in Italia di accumulo energetico con batterie di seconda vita. Le batterie usate delle Nissan Leaf alimentano il sistema presso l’Aeroporto di Roma.

Nell’Aeroporto di Fiumicino nasce Pioneer, il più grande impianto in Italia per lo storage energetico con batterie second life. Il sistema, unico nel suo genere, è realizzato con 12 container che ospitano 762 batterie usate provenienti da auto elettriche Mercedes, Nissan e Stellantis.
L’obiettivo? Riutilizzare le batterie dismesse per accumulare energia rinnovabile e alimentare parte dello scalo, soprattutto nelle ore notturne, contribuendo concretamente alla transizione energetica.
Accumulo di energia Pioneer nell’Aeroporto di Fiumicino
Il nome Pioneer è un acronimo di “airPort sustaInability secONd lifE battEry stoRage”, e racchiude la missione del progetto: essere pioniere nel riutilizzo delle batterie EV per uno stoccaggio energetico sostenibile.

Realizzato in collaborazione con AdR (Aeroporti di Roma), Enel, Loccioni e le case automobilistiche, l’impianto ha una capacità di accumulo di 10 MWh e ridurrà le emissioni di 16.000 tonnellate di CO₂ in 10 anni. Il tutto rientra nel piano Net Zero 2030 per l’aeroporto Leonardo da Vinci.
Accumulo di energia con batterie EV usate
Pioneer impiega batterie EV usate di seconda vita con capacità residua dell’80%, non più idonee alla trazione ma ottimali per lo storage statico. Le batterie immagazzinano energia prodotta da un impianto fotovoltaico da 55.000 pannelli, con una produzione annua di 31 GWh, e la rilasciano in funzione della domanda, soprattutto durante i picchi di consumo e nelle ore notturne.
Nissan ha fornito 84 batterie di seconda vita provenienti da Leaf Gen 3 (30 kWh) e Leaf Gen 4 (40 kWh), pari a 2,1 MWh di capacità, al system integrator Loccioni, che ha progettato il BESS (Battery Energy Storage System) per Enel. Gli accumulatori, selezionati da veicoli ad alto chilometraggio o ritirati in garanzia, sono stati riqualificati secondo standard di sicurezza e prestazione.

Il sistema è gestito da software di controllo avanzati per l’ottimizzazione dei flussi energetici e l’integrazione nella rete. La sicurezza è garantita da funzioni di isolamento termico automatico in caso di surriscaldamento e da un impianto antincendio dedicato.
Investimento per il futuro dell’energia
Con un costo complessivo di oltre 5,5 milioni di euro, di cui 3 milioni finanziati dall’Unione Europea, Pioneer rappresenta un modello replicabile per altri aeroporti e grandi infrastrutture. Un esempio concreto di economia circolare e innovazione a supporto della decarbonizzazione.