Accordo sul clima: riduzione delle emissioni entro il 2040 con maggiore flessibilità

Parlamento e Stati membri hanno raggiunto un accordo politico provvisorio sulla proposta della Commissione per ridurre entro il 2040 le emissioni di gas serra del 90% rispetto ai livelli del 1990. L’intesa, maturata nell’Unione Europea introduce maggiore flessibilità nella pianificazione nazionale degli obiettivi climatici giuridicamente vincolanti previsti dal Green Deal.

Nuovo accordo sul clima EU

Tra le novità principali dell’accordo sulla Legge sul clima, che entrerà in vigore dopo l’adozione da Parlamento e Consiglio e la pubblicazione in Gazzetta ufficiale, permette ai Paesi membri di utilizzare dal 2036 crediti internazionali di alta qualità fino al 5% per contribuire al taglio delle emissioni. Questo significa che per raggiungere l’obiettivo del 2040 ogni Stato dovrà ridurre le emissioni nazionali dell’85%, potendo integrare il restante 5% attraverso iniziative sostenute all’estero.

L’accordo include inoltre indicazioni per il periodo post-2030: i Paesi membri dovranno prestare attenzione alla competitività industriale e all’economia, garantire una transizione equa e socialmente equilibrata, e favorire l’adozione di tecnologie pulite e rinnovabili basate sulla neutralità tecnologica. La Commissione effettuerà valutazioni biennali sugli obiettivi intermedi per monitorare l’andamento dei progressi e gli impatti sulla competitività, sui costi energetici e sulle emissioni.

Sistema ETS posticipato al 2028

L’entrata in vigore del sistema ETS2, che riguarda edifici, trasporti su strada e piccole industrie, è stata spostata dal 2027 al 2028, offrendo a Stati e imprese più tempo per adeguarsi. L’accordo prevede inoltre aggiornamenti al sistema di scambio delle emissioni, con deroghe permanenti e maggiore flessibilità tra i settori, così da poter compensare eventuali eccedenze o carenze senza rallentare il percorso complessivo verso gli obiettivi climatici.

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