GUIDE CONSIGLI AUTONotizie auto

Incentivi auto elettriche 2025-2026: ESAURITI!

Il fondo da 597 milioni destinato agli incentivi per auto elettriche si è esaurito già il primo giorno di click day, con 55.680 voucher assegnati. I voucher devono ora essere convertiti in contratti d’acquisto e gli eventuali fondi non utilizzati torneranno disponibili sulla piattaforma.

I fondi per gli incentivi auto elettriche 2025, pari a 597 milioni di euro, si sono esauriti in poco più di 24 ore dall’apertura delle prenotazioni partite alle 12.00 di mercoledì 22 ottobre 2025, sulla piattaforma del MASE. Il Ministero dell’Ambiente e Sogei hanno confermato che sono stati generati 55.680 voucher da parte di privati e microimprese. Va ricordato che ogni voucher deve essere convertito in un contratto di acquisto entro 30 giorni, altrimenti decade. In tal caso, o se viene annullato volontariamente, l’importo torna nel fondo e viene riattivato per nuove richieste.

Gli incentivi hanno previsto un bonus fino a 11.000 euro per privati e microimprese residenti o con sede nelle aree urbane funzionali (FUA). L’incentivo era valido per l’acquisto di veicoli elettrici, con obbligo di rottamazione di un veicolo termico fino alla classe Euro 5.

Incentivi auto elettriche a chi sono destinati

Gli incentivi risultano attualmente esauriti. Chi ha già ottenuto un voucher mantiene il diritto al contributo previsto per l’acquisto di auto elettriche di categoria M1. Le agevolazioni sono rivolte a persone fisiche e microimprese con residenza o sede legale nelle Aree Urbane Funzionali, ovvero città con più di 50.000 abitanti e le rispettive zone di pendolarismo.

Le DATE 2025-2026

Dalle ore 12 di mercoledì 22 ottobre 2025 la piattaforma è stata aperta ai privati, mentre le concessionarie hanno potuto registrarsi già dal 23 settembre e caricare i modelli elettrici e gli autocarri N1 e N2 secondo i listini ufficiali. Le prenotazioni per gli incentivi sono terminate in circa 24 ore con il Ministero che ha erogato 55.680 voucher.

CONDIZIONI

Chi ha avuto accesso agli incentivi per le auto elettriche ha dovuto rottamare un veicolo a benzina, diesel o bifuel fino a Euro 5, intestato da almeno sei mesi al richiedente. Il voucher ottenuto può essere utilizzato dal richiedente stesso o da un componente maggiorenne del suo nucleo familiare. Al momento della domanda era richiesta anche un’autocertificazione di residenza in un’Area Urbana Funzionale, cioè una città con oltre 50.000 abitanti o nei comuni limitrofi, e un ISEE non superiore a 40.000 euro.

A QUANTO AMMONTA L’INCENTIVO

Per le persone fisiche, il voucher ottenuto varia in base alla situazione economica: ammonta a 11.000 euro per chi ha un ISEE inferiore a 30.000 euro e a 9.000 euro per chi si colloca nella fascia compresa tra 30.000 e 40.000 euro. Lo sconto, pari a 9.000 o 11.000 euro a seconda dell’ISEE, viene applicato direttamente in fase di acquisto della nuova auto elettrica presentando il voucher.

Ogni voucher doveva essere usato entro 30 giorni; se scade o viene annullato, l’importo torna disponibile nel fondo per nuove richieste.

Destinatari Incentivi Veicoli ammessi Requisiti
Persone fisiche 11.000 €
(ISEE < 30.000 €)
——
9.000 €
(ISEE 30.000–40.000 €)
Auto elettriche categoria M1, max prezzo listino 35.000 € + IVA (42.700 € IVA incl.), fino a 8 posti oltre il conducente ISEE ≤ 40.000 €, residenza in area urbana funzionale, rottamazione auto termica ≤ Euro 5 intestata da ≥ 6 mesi
Microimprese Fino a 20.000 € (max 30% del prezzo) Veicoli commerciali elettrici categorie N1 e N2 Sede in area urbana funzionale, rottamazione veicolo ≤ Euro 5 intestato da ≥ 6 mesi, rispetto “de minimis”
Come funzionano gli incentivi auto 2025, ESAURITI

L’incentivo statale non è cumulabile con bonus locali o europei, ma può sommarsi alle promozioni delle Case automobilistiche, spesso legate a finanziamenti.

QUALI AUTO RIENTRANO NEGLI INCENTIVI

Gli incentivi 2025 hanno riguardato esclusivamente auto elettriche di categoria M1, con massimo otto posti oltre al conducente. Erano ammesse solo vetture con prezzo di listino (imposto dalla casa, IVA esclusa e senza optional) fino a 35.000 euro, pari a 42.700 euro IVA inclusa.

Incentivi per auto elettriche: vi rientra la Fiat Grande Panda
Rientrano negli incentivi le elettriche con prezzo di listino fino a 35.000 euro (42.700 euro IVA inclusa)

Il tetto ha consentito di acquistare numerosi modelli presenti sul mercato, dalle utilitarie come Fiat 500 e Grande Panda a berline e SUV come Tesla Model 3, Hyundai Kona Electric, Renault 5 E-Tech Electric, Jeep Avenger, Volkswagen ID.3 e ID.4, Volvo EX30, fino a molte proposte di marchi europei e cinesi. Non sono rientrate nel programma di incentivi le auto ibride plug-in.

Incentivi auto elettriche alle microimprese

Le microimprese (aziende con meno di 10 dipendenti e fatturato sotto i 2 milioni di euro) hanno potuto ottenere un incentivo fino a 20.000 euro per l’acquisto di un veicolo commerciale elettrico delle categorie N1 e N2, nel limite del 30% del prezzo di acquisto e nel rispetto della normativa “de minimis”. In tutti i casi, il bonus è stato riconosciuto sotto forma di sconto diretto al momento dell’acquisto del veicolo.

Come fare richiesta

Per accedere ai nuovi incentivi, non era più la concessionaria a gestire la pratica, ma il richiedente, che doveva registrarsi sulla piattaforma telematica gestita da Sogei, insieme ai dealer aderenti. Chi aveva difficoltà con l’inserimento dei dati poteva comunque rivolgersi a una concessionaria, dove un addetto lo assisteva usando le credenziali personali del cliente.

  1. Registrazione sulla piattaforma Sogei
    Il richiedente doveva iscriversi e fornire le informazioni richieste:
  • Privati: autocertificazione di residenza in una FUA, targa del veicolo da rottamare (intestato da almeno 6 mesi) e indicazione se il bonus fosse per sé o per un familiare maggiorenne convivente.
  • Microimprese: autocertificazione di iscrizione al registro imprese, requisiti dimensionali, sede in FUA, regolarità fiscale e contributiva, eventuali aiuti “de minimis” ricevuti e targa del veicolo da rottamare (anch’esso intestato da almeno 6 mesi).
  1. Generazione del voucher
    Dopo l’inserimento dei dati, la piattaforma generava un voucher che certificava il diritto al bonus.
  2. Validazione del voucher
    Il concessionario doveva validare il voucher entro 30 giorni, inserendo i dati dell’acquisto. In caso di mancata validazione, il voucher decadeva e le somme sarebbero tornate disponibili nel fondo, se ancora attivo.
  3. Acquisto del veicolo
    Il contratto doveva essere firmato entro il 30 giugno 2026. Il bonus veniva scalato dal prezzo di vendita e rimborsato alla concessionaria dal ministero.
  4. Rottamazione del veicolo
    Al momento della consegna del nuovo mezzo, l’auto usata (fino a Euro 5) doveva essere consegnata contestualmente. La concessionaria aveva 30 giorni per rottamarla e radiare il veicolo dal PRA, comunicando l’operazione sulla piattaforma.

Quali sono le aree urbane funzionali per gli incentivi

Le aree urbane funzionali (FUA) sono aggregati definiti dalla Commissione europea e dall’OCSE per superare la visione puramente amministrativa delle città. Ogni FUA comprende una “City” con almeno 50.000 abitanti e la sua zona di pendolarismo, identificata in base ai flussi casa-lavoro. Questo significa che, oltre al centro urbano principale, sono inclusi anche comuni più piccoli, spesso con meno di 50.000 abitanti, ma strettamente collegati al capoluogo.

In Italia le FUA individuate dall’Istat sono 83 e comprendono complessivamente 18.893 comuni, per un totale di circa 32,9 milioni di abitanti, pari al 55,8% della popolazione nazionale. Nella maggior parte dei casi la “city” coincide con un comune capoluogo (75 su 83), ma esistono anche otto casi in cui il centro di riferimento non è un capoluogo.

Le dimensioni delle FUA variano molto: la maggior parte conta meno di 250mila abitanti, mentre 20 aree superano tale soglia arrivando fino al milione. Solo quattro FUA oltrepassano questa cifra: Milano (4,95 milioni), Roma (4,3 milioni), Napoli (3,3 milioni) e Torino (1,7 milioni). Subito dopo si colloca Palermo, poco sotto al milione di residenti, seguita da Firenze, Bologna e Bari, tutte comprese tra i 700 e gli 800mila abitanti.

→ Leggi tutte le news sugli incentivi auto

Disattiva l'AD Block

Gentile lettore, per navigare sul sito di NEWSAUTO ti chiediamo di disattivare l'AD Block. Ci sono persone che lavorano per offrire notizie sempre aggiornate, realizzare prove di auto su strada con un servizio puntuale e di qualità che ha bisogno di preziose risorse economiche che arrivano proprio dai banner disattivati. Grazie, siamo fiduciosi della tua comprensione. Il Team di Newsauto