Differenziale elettronico in ambito automobilistico: EDS ed ESP a confronto

Come funziona il differenziale elettronico presente sulle auto moderne: cos'è e come interviene nella guida di tutti i giorni.

Oggi parliamo del differenziale elettronico nel settore auto. Facciamo attenzione alla terminologia, in quanto nel campo elettrico il differenziale elettronico è inteso come un comune “interruttore differenziale” gestito tramite un circuito elettronico. Nell’ambito automobilistico, per “differenziale elettronico” si intende una gestione “elettronica”, ma anche elettrica, dell’effetto tipico di un bloccaggio del differenziale. Le auto di oggi utilizzano sistemi elettronici sempre più avanzati con funzionalità che migliorano la sicurezza, la dinamica e le prestazioni dei veicoli. Tra queste, c’è il differenziale elettronico: scopriamo come funziona e quali vantaggi offre il sistema strettamente connesso all’ABS, all’ESP ed ai sistemi di controllo di trazione.

Il differenziale

Il differenziale è un componente meccanico fondamentale degli autoveicoli. La sua funzione primaria è quella di permettere alle ruote motrici di girare a velocità differenti, soprattutto in curva, compensando la differenza di percorso tra la ruota interna e quella esterna. Tuttavia, questo sistema “passivo” ha dei limiti: in condizioni di scarsa aderenza (ad esempio su superfici sdrucciolevoli), il differenziale meccanico può inviare solo una minore quantità di coppia, equamente ripartita tra le ruote, che è doppia a quella massima che la singola ruota, con meno grip, riesce a trasferire; in questa situazione, in cui una ruota slitta (aumentando la velocità di rotazione), si riduce la forza massima scaricabile a terra ed utile per la trazione del veicolo. Sulla “coppia” e relativo trasferimento c’è molta confusione sul web: consiglio vivamente di ripassarne il funzionamento soprattutto quando interviene il bloccaggio del differenziale.

Il differenziale dell’Audi Quattro è un differenziale gestito elettronicamente, quindi può essere definito un “differenziale elettronico”

Il differenziale elettronico nasce proprio dall’esigenza di superare questi limiti. Integrando sensori e centraline elettroniche, questo sistema è in grado di monitorare continuamente lo stato dinamico del veicolo e di intervenire attivamente per ottimizzare la distribuzione della coppia alle ruote, migliorando così la stabilità e la maneggevolezza.

Il funzionamento del differenziale elettronico

Il funzionamento del differenziale elettronico può sembrare complicato, ma analizzato in 3 aree (rivelazione dei parametri dinamici, elaborazione e decisione e frenata e controllo della coppia) cercheremo di renderlo quanto più chiaro possibile.

1. Rilevazione dei parametri dinamici

Il cuore del sistema è rappresentato da una centralina elettronica (ECU) che riceve in input una serie di dati provenienti da vari sensori:

Il differenziale elettronico ottimizza la distribuzione della coppia sulle ruote motrici

Questi dati vengono elaborati in tempo reale per confrontare la situazione attuale con il comportamento desiderato, individuando eventuali anomalie, come lo slittamento di una ruota o una distribuzione non ottimale della coppia.

2. Elaborazione e decisione

Una volta raccolte le informazioni, l’ECU utilizza algoritmi di controllo sofisticati per determinare se e come intervenire. Le situazioni tipiche in cui il differenziale elettronico entra in azione includono:

3. Due modalità di intervento: controllo delle coppie con frenata (ESP) o bloccaggio (EDS) sul differenziale meccanico

Il differenziale elettronico può intervenire con due modalità con l’ESP, con il controllo della coppia sulle singole ruote o l’EDS (Elektronische Differenzialsperre in tedesco), bloccaggio parziale o totale sul differenziale meccanico.

ESPApplicazione dei freni selettiva sulle singole ruote

Nella maggior parte delle configurazioni, il sistema agisce con l’ESP, ovvero “frenando” lievemente la ruota che mostra segni di slittamento. Questa azione riduce la differenza di velocità tra le due ruote che induce una maggiore distribuzione della coppia verso la ruota con una migliore aderenza.

Il differenziale elettronico fa uso anche della centralina ABS

Meccanicamente, questo avviene grazie ad una sofisticata interazione tra i componenti del sistema frenante idraulico:

  1. Centralina Elettronica (ECU): il “cervello” del sistema. Riceve informazioni da vari sensori (velocità delle ruote, angolo di sterzata, accelerazione laterale, ecc.) e determina se è necessario intervenire.
  2. Pompa Idraulica con Valvole Elettromagnetiche: aziona meccanicamente i freni. Contiene:
    • Una pompa idraulica: genera la maggiore pressione nel circuito frenante.
    • Una serie di valvole elettromagnetiche (solenoidi): queste valvole, poste solitamente nella centralina dell’ABS, possono aprirsi o chiudersi individualmente, controllando il flusso del liquido frenante verso ciascuna pinza freno.
  3. Pinze Freno: i pistoncini delle pinze freno, spinti dalla pressione del liquido frenante, premono le pastiglie contro il disco freno, generando l’attrito che rallenta la ruota.

EDS – Controllo sul differenziale meccanico

Con l’EDS, il differenziale meccanico è dotato di frizioni (clutch packs) che, attivate elettronicamente, possono variare in maniera continua il grado di accoppiamento tra le ruote. Questo permette una distribuzione più “fluida” e precisa della coppia, senza ricorrere alla frenata.

Schema di un differenziale bloccabile con frizione comandata elettronicamente su un ponte rigido

Il risultato è una sorta di “blocco virtuale” del differenziale, che, pur mantenendo la possibilità di rotazione differenziale, indirizza la potenza motrice in modo ottimale, migliorando la trazione in uscita di curva e in condizioni di scarsa aderenza.

Meccanicamente, il processo funziona così:

  1. Centralina Elettronica (ECU): rileva la differenza di velocità tra le ruote motrici. Se una ruota gira molto più velocemente dell’altra (indicando slittamento), l’ECU interviene.
  2. Valvole Elettromagnetiche: intervengono sul pacco frizioni poste sul differenziale per rendere solidali le due ruote, limitando la funzione del differenziale meccanico.

Come avviene la “simulazione” del bloccaggio:

I vantaggi del differenziale elettronico

Grazie all’introduzione del differenziale elettronico nella vita di tutti i giorni, guidare un’auto regala un feeling al volante nettamente migliore rispetto alle vetture del passato che non godevano di questo sistema. Il grande vantaggio è che non bisogna effettuare interventi manuali, ma è tutto automatico!

Il differenziale elettronico reagisce in millisecondi alle variazioni del comportamento del veicolo, adattandosi a superfici stradali diverse e a situazioni di guida dinamiche. Questa rapidità d’intervento è fondamentale per:

Assale posteriore Dana AdvanTEK con differenziale bloccabile sul Ford Bronco

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