Importare un’auto dalla Germania: guida pratica per privati
Acquistare un’auto nuova o usata in Germania può essere un’ottima opportunità per trovare prezzi competitivi e veicoli ben mantenuti. Tuttavia l’operazione richiede attenzione, perché coinvolge aspetti fiscali, burocratici e tecnici. Questa guida accompagna il privato passo passo, dall’acquisto fino all’immatricolazione italiana

Chi è stanco dei prezzi stellari del listino nuovo in Italia, e non trova macchine usate che lo soddisfino nel nostro Paese, può valutare di acquistare un’auto nuova o usata in Germania. Non si tratta tuttavia di un’operazione facile, perché non esiste una legge specifica europea che indichi la procedura in dettaglio.
Al contrario, ci sono mille interpretazioni delle regole confuse e disordinate, tant’è che ogni agenzia di pratiche auto potrebbe suggerire una via differente, e perfino le Motorizzazioni locali si contraddicono spesso. Addirittura, all’interno della stessa Motorizzazione, un addetto può valutare in modo differente dall’altro la strada da seguire. Pertanto la guida qui in basso è quella che noi riteniamo migliore.
Perché Importare un’Auto dalla Germania e le Sfide da Affrontare
- Vantaggi:
- Prezzi spesso inferiori a quelli italiani.
- Ampia scelta di modelli e allestimenti.
- Buona manutenzione e chilometri certificati (trasparenza del mercato).
- Le Principali Sfide:
- Fiscali: Gestione dell’IVA e dichiarazioni all’Agenzia delle Entrate.
- Tecniche: Controlli e collaudo presso la Motorizzazione.
- Burocratiche: Registrazione al PRA e rilascio delle targhe italiane.
Definizione del Veicolo e Formalità Fiscali (IVA)
Auto Nuova vs. Auto Usata: la definizione fiscale
- Nuovo di fabbrica: mai immatricolato.
- Fiscalmente Nuovo: targato da meno di 6 mesi o con meno di 6.000 km.
- Usato (Fiscalmente Usato): oltre 6 mesi dalla prima immatricolazione e più di 6.000 km.
Gestione dell’IVA e Altri Oneri
- Auto Nuova/Fiscalmente Nuova: l’IVA (22%) va pagata in Italia (Modello F24, codice 6099).
- Auto Usata: IVA già assolta all’estero e non dovuta in Italia.
- Altri costi: immatricolazione, IPT (Imposta Provinciale di Trascrizione), revisione/collaudo e dazi (se extra-UE).
La Ricerca, i Controlli e la Documentazione Essenziale
Dove Trovare l’Auto Giusta
- Siti consigliati: mobile.de, autoscout24.de
- Suggerimenti: privilegiare concessionarie ufficiali e diffidare di prezzi eccessivamente bassi.
- Cos’è il TÜV: spiegazione dell’acronimo (Technischer Überwachungsverein) e della sua importanza per la certificazione della sicurezza e qualità in Germania.
Documenti Cruciali da Verificare
- Contratto di vendita o fattura (Kaufvertrag).
- Documenti di circolazione tedeschi (Fahrzeugbrief e Fahrzeugschein).
- COC (Certificato di Conformità UE): attesta la conformità alle normative europee, essenziale per l’immatricolazione.
- Libretto tagliandi e documento d’identità del venditore.
Pagamento, Trasporto e Arrivo in Italia
Modalità di Pagamento e Opzioni di Trasporto
- Pagamento: bonifico SEPA consigliato. Mai contanti anticipati.
- Trasporto:
- Targhe temporanee tedesche (Kurzzeitkennzeichen), valide 5 giorni (inclusa assicurazione RC auto).
- Trasporto su bisarca (maggiore sicurezza).
Primo Step in Italia: Rivolgersi a un’Agenzia
- L’auto non può circolare senza targhe italiane.
- Consiglio: rivolgersi a un’agenzia di pratiche auto specializzata per avviare la “nazionalizzazione”, data la complessità e l’ambiguità delle norme.
- Documenti richiesti in Italia: Documenti tedeschi, codice fiscale, prova di pagamento, certificato di residenza.
La Fase Tecnica e Burocratica in Motorizzazione e al PRA
Cancellazione dal Registro Tedesco (Abmeldung)
- Utile (soprattutto per l’usato) che il venditore provveda alla Abmeldung (cancellazione dal registro tedesco).
- Il certificato di radiazione (Abmeldebescheinigung) facilita l’immatricolazione italiana.
Controlli Tecnici, Collaudo e Revisione
- Verifica Tecnica e Revisione: se l’auto ha più di 4 anni, serve la revisione ministeriale italiana (se il TÜV non è valido).
- Motorizzazione (Procedura Amministrativa): verifica la validità di COC o Scheda Tecnica.
- Collaudo: richiesto se manca il COC o se il veicolo presenta modifiche. È il passaggio più critico e può allungare notevolmente i tempi.
La Motorizzazione verifica se COC o Scheda Tecnica sono validi. La Scheda Tecnica è un documento essenziale per l’immatricolazione (o nazionalizzazione) in Italia di veicoli provenienti dall’estero. Viene utilizzata come alternativa al Certificato di Conformità (COC) quando quest’ultimo non è disponibile o non è richiedibile (il COC rimane comunque la scelta preferibile). La sua funzione è fornire tutti i dati tecnici necessari per la compilazione della Carta di Circolazione italiana (Libretto), dati che spesso non sono completi o facilmente desumibili dai documenti di circolazione stranieri. Può presentarsi in una delle seguenti quattro forme: scheda delle caratteristiche tecniche; rispondenza del veicolo a direttive e/o regolamenti comunitari CE; certificato di origine; certificato di Rilevanza Storico e Collezionistico (CRS).
Collaudo: se manca il COC o il veicolo è modificato rispetto all’origine, allora occorre il collaudo. Le cose si complicano ulteriormente. La macchina viene “promossa” solo in base al giudizio della Motorizzazione: serve che il mezzo rispetti le norme italiane in materia di emissioni e sicurezza.
L’Immatricolazione Finale (H3)
- Dopo i controlli, vengono rilasciati: carta di circolazione italiana, Certificato di proprietà digitale (CDPD) e Targhe italiane.
- Bollo Auto: decorre dalla data di immatricolazione in Italia.
Costi, Criticità e Sicurezza
Costi Indicativi per la Nazionalizzazione
| Voce di Costo | Range Medio (€) |
| Trasporto | 300 – 800 |
| Targhe provvisorie | 150 – 250 |
| Immatricolazione/Pratiche | 400 – 600 |
| Revisione/Collaudo | 70 – 150 |
| Totale Medio Aggiuntivo: | € 700 – 1.200 + costo agenzia |
Possibili Criticità e Rischi
- Conformità Componenti: differenze su gruppi ottici (fari) o pneumatici rispetto alle omologazioni italiane, che possono richiedere modifiche. Talvolta, le auto tedesche (o destinate al mercato tedesco) potrebbero avere differenze nei gruppi ottici (specialmente fari allo Xeno/LED) o nei pneumatici (omologazioni specifiche) che, seppur a norma UE, possono essere oggetto di contestazione o richiesta di modifica o integrazione in sede di collaudo o verifica in Motorizzazione. Controllare che l’auto abbia i simboli di omologazione europei corretti (“E” con numero), specialmente per i fari. In rari casi (soprattutto se il modello è molto recente o mai venduto in Italia), potrebbe essere necessario un adattamento tecnico, aumentando i costi di collaudo.
- Truffe Online e Ritardi: il rischio maggiore è ritrovarsi con l’auto bloccata e non in grado di circolare per errori nelle pratiche.
Assicurazioni
- Targhe Temporanee: includono l’assicurazione RC auto obbligatoria (verificare la validità geografica). Le targhe temporanee tedesche (Kurzzeitkennzeichen) da 5 giorni includono sempre un’assicurazione RC auto obbligatoria, ma è fondamentale verificarne la validità geografica (spesso copre solo l’UE) e le eventuali limitazioni (per il trasferimento).
- Dopo l’Immatricolazione: il proprietario deve stipulare la RCA in Italia, oltre a eventuali polizze facoltative (Furto e incendio, Kasko, ecc.).
Bollo auto
Dopo l’immatricolazione, il pagamento del bollo auto (tassa di proprietà da pagare alla Regione italiana di residenza) decorre dalla data di prima immatricolazione in Italia. La prima scadenza può variare a seconda del mese di immatricolazione e della Regione.
A questo punto, dopo che l’auto tedesca ha superato tutti gli esami possibili e immaginabili, l’importazione è completata. Le tempistiche? In assenza di collaudo e con COC valido, possono servire da 2 a 6 settimane a seconda della Motorizzazione e dell’agenzia. Se è necessario un collaudo, i tempi si allungano.
Il nostro consiglio finale è comunque quello di affidarsi sempre a un’agenzia specializzata per ridurre al minimo i rischi e le complicazioni.
