24 Ore Le Mans 2025, ex piloti di F1 al via della gara
Dai riflettori della Formula 1 al fantastico campionato WEC sul prestigioso circuito de la Sarthe. Chi sono gli ex F1 che correranno la 93esima edizione della 24 Ore di Le Mans?

Chi sono i piloti ex Formula 1 che parteciperanno alla 24 Ore di Le Mans 2025 nei giorni 14-15 giugno? Saranno numerosi gli ex protagonisti del Circus che tenteranno la conquista del trofeo più ambito dell’endurance mondiale. Dall’esperienza di Robert Kubica e Sébastien Buemi alle nuove sfide di Mick Schumacher e Kevin Magnussen, passando per i campioni in carica con la Ferrari, come Antonio Giovinazzi: i riflettori sono puntati su di loro, in una corsa che dura 24 ore ma vale una carriera.
Piloti F1 24 Ore Le Mans 2025, chi sono a la Sarthe?
Hanno sfidato Eau Rouge e Monza, trionfato – o lottato – tra le curve del Circus più prestigioso del motorsport. Ora, sono pronti a scrivere un nuovo capitolo della loro carriera nel tempio dell’endurance: la 24 Ore di Le Mans 2025, una delle gare più dure, affascinanti e leggendarie del calendario internazionale. E quest’anno, il legame tra Le Mans e la Formula 1 sarà più forte che mai.
Sono diversi gli ex piloti F1 al via, a dimostrazione di quanto la classica della Sarthe sia diventata crocevia e sbocco naturale per chi cerca nuove sfide dopo il mondiale. Robert Kubica, Antonio Giovinazzi, Mick Schumacher, Kevin Magnussen, Nyck de Vries, Sébastien Buemi, Stoffel Vandoorne e Paul di Resta: sono solo alcuni dei nomi che, per motivi diversi, incarnano talento, esperienza e voglia di rivincita.

Kubica, Ferrari e il sogno incompiuto
Tra tutti, Robert Kubica rappresenta una delle storie più emozionanti. Il polacco sarà al via con la Ferrari 499P #83 del team AF Corse, vettura satellite ma ufficialmente supportata dalla Casa di Maranello. Dopo la beffa del 2021, Kubica cerca la redenzione nella classe regina. Accanto a lui, i giovani ma esperti Yifei Ye e Phil Hanson.
Ma a difendere i colori ufficiali della Ferrari sarà anche Antonio Giovinazzi, confermato al volante della 499P #51 del team Ferrari AF Corse con James Calado e Alessandro Pier Guidi, lo stesso trio che ha trionfato nel 2023. Per il pilota pugliese, Le Mans è ormai casa: dopo tre stagioni nel WEC, ha trovato il suo ambiente ideale, lontano dallo stress della F1 ma al centro di un progetto tecnico di primo piano.
Jenson Button, la leggenda che non smette di correre
Tra i grandi nomi al via, spicca anche quello di Jenson Button, campione del mondo di Formula 1 nel 2009 con la Brawn GP. L’inglese, che negli ultimi anni ha affrontato esperienze nei rally raid, nel GT e anche a Le Mans (nel 2018 con SMP Racinge poi l’anno scorso con Porsche in Hypercar), torna sulla scena della Sarthe con il progetto Hendrick Motorsports-Garage 56, questa volta però nella categoria Hypercar con una Cadillac V-Series.R gestita da Jota Sport.

Magnussen e Schumacher: nuova vita, stessi riflettori
Dalla griglia F1 a una nuova dimensione sportiva anche per Kevin Magnussen, che affronterà Le Mans con BMW M Team WRT. L’ex Haas dividerà l’abitacolo della BMW M Hybrid V8 #15 con Raffaele Marciello e Dries Vanthoor: un mix di aggressività e classe che potrebbe rivelarsi esplosivo grazie a una BMW che è proprio in forma sul circuito de la Sarthe.
Sarà invece una grande prova per Mick Schumacher, pronto a scrollarsi di dosso il peso del cognome in un ambiente meno asfissiante. In Alpine, Mick ha trovato un progetto su misura, accanto a Jules Gounon e Frédéric Makowiecki: piloti solidi, con grande esperienza GT, ideali per farlo crescere in fretta. La Alpine A424 #36 rappresenta una scommessa: quella del marchio francese, e quella del figlio d’arte.
Toyota e Peugeot: continuità e ambizione
In casa Toyota, tutto ruota attorno alla riconferma del dominio. E per farlo, i giapponesi si affidano a due ex volti F1: Sébastien Buemi, uno dei pilastri del progetto GR010 Hybrid, Brandon Hartley e Nyck de Vries, chiamato a sostituire José María López nella #7. Per entrambi, Le Mans non è solo una corsa: è una sfida strategica, di gestione e affidabilità.
Anche la Peugeot si affida alla scuola F1 per rilanciarsi. Stoffel Vandoorne, Jean Eric Vergne e Paul di Resta guideranno le nuove 9X8 rinnovate nel design e nella filosofia tecnica, con l’ambizione di riportare il Leone sul podio che manca dal 2009. Il belga e lo scozzese portano in dote velocità e capacità di lettura della corsa, due elementi vitali in un contesto di 24 ore.
Pascal Wehrlein: Formula 1, Formula E ma adesso si infila anche il WEC
Dopo essersi fatto conoscere in Formula 1 come pilota Sauber ed aver conquistato il titolo mondiale in Formula E, dove è uno dei protagonisti con Porsche, Pascal Wehrlein è pronto al debutto assoluto a Le Mans nella classe regina. Il tedesco correrà con il team ufficiale Porsche Penske Motorsport, sulla 963 #6. Per Wehrlein si tratta di una grande occasione per consolidarsi anche nell’endurance, all’interno di un progetto ambizioso e tecnicamente all’avanguardia.

Lotterer, un tre volte re di Le Mans torna alle origini
Anche se negli ultimi anni ha corso nel programma ufficiale Porsche in Formula E e nella classe Hypercar del WEC, André Lotterer è pronto a una nuova sfida in un contesto per lui familiare. Il tedesco, tre volte vincitore assoluto della 24 Ore di Le Mans (2011, 2012 e 2014 con Audi), sarà al via nel 2025 nella categoria LMP2 con il team IDEC Sport, molto presto con Hyundai Genesis in classe Hypercar con lo stesso motore usato nel WRC dalla i20N Rally1. Un ritorno alle radici dell’endurance, dove conta la costanza, l’esperienza e la capacità di fare la differenza nei momenti chiave. Per Lotterer, è l’occasione di mettere ancora una volta il suo talento al servizio di un progetto competitivo, in una classe che spesso regala sorprese.
Una nuova dimensione per chi ha vissuto la F1
Lontani dai riflettori, ma non dalle emozioni, questi piloti trovano a Le Mans una seconda giovinezza. Qui, non serve essere i più veloci sul giro secco, ma i più costanti. Qui, si vince col cervello, con il lavoro di squadra, con la capacità di affrontare la notte, il traffico, il meteo incerto. Non a caso, la Sarthe è considerata la corsa più completa del motorsport.
E per il pubblico, la presenza di nomi noti rappresenta un valore aggiunto. I fan ritrovano volti amati o discussi della F1, ora inseriti in un contesto tecnico e umano completamente diverso. Per i piloti, è l’occasione di riscrivere la propria storia. Per la gara, è l’ennesima conferma del suo fascino trasversale.