24 Ore di Le Mans 2016 La Gara [Classifiche Arrivo]
Massimo Grip
La Porsche si porta a casa la 24 Ore di Le Mans 2016 battendo laToyota, dopo una lotta emozionante per la vittoria che è andata avanti per ore. A poco dalla fine la Toyota, che non vince a Le Mans dal 1985, era saldamente in testa con la TS050 numero 5 di Davidson-Buemi-Nakajima pilotata da Nakajima. Poi quando la strada verso la vittoria sembrava senza intoppi ecco l’imprevisto che non ti aspetti. Il sistema ibrido della Toyota è andato in tilt e la TS050 si è fermata lasciando così il successo alla Porsche 919 Hybrid. Una beffa ed un ritiro incredibile a pochi giri dalla fine della lunga maratona. Sul podio di Le Mans 2016 l’Audi R18 n.8 di Di Grassi-Duval-Jarvis. La casa tedesca che nell’ultimo decennio ha lasciato il segno a Le Mans in questa edizione non è riuscita mai ad essere veloce a sufficienza in modo da poter lottare per la vittoria finale.
24 Ore di Le Mans 2016 GARA LMP1 – La Toyota ha dominato l’edizione 2016 della 24 Ore di Le Mans dimostrando fin dalla prima ora di avere un ritmo nettamente superiore rispetto agli avversari. Il passo in avanti dei giapponesi è stato notevole, l’anno scorso il loro proto non era in grado assolutamente di lottare per la vittoria mentre quest’anno la 050 Hybrid ha dimostrato una superiorità incredibile, anche sulla Porsche campione. La TS050 Hybrid, con il suo motore 2.4 turbo, sistema ibrido 8mj e chassis interamente riprogettato, non partiva come favorita ma ha invece dettato il ritmo per tutta la gara. La miglior efficienza nei consumi le ha permesso di completare 14 giri per ogni stint, uno in più rispetto alle rivali. Questo ha permesso di ridurre il numero di soste ai box rendendo la gara estremamente avvincente. Un dominio che però non si è concretizzata per un problema di affidabilità, che si è palesato a soli 4′ dalla fine della 24 ore, mandando in fumo i sogni di gloria della Toyota ed i loro grande lavoro di un anno intero. Alla fine dunque a far festa è la Porsche che dopo la vittoria del 2015 festeggia un nuovo e prestigioso successo a Le Mans. Entrambe le Toyota TS050 Hybrid si sono avvicendate alla testa della corsa in una emozionante battaglia con Porsche. All’inizio di quello che doveva essere l’ultimo giro, però, la vettura con Nakajima al volante è stata colpita da un improvviso calo di potenza. Nonostante i tentativi di rimetterla in sesto, la macchina ha continuato a rallentare per fermarsi poi in corrispondenza della linea di partenza. Nonostante un tentativo di ripartenza, la vettura ha tagliato la linea del traguardo troppo tardi per poter rientrare in classifica. La vettura 6 di Stéphane Sarrazin, Mike Conway e Kamui Kobayashi, a lungo in testa anche se colpita da qualche problema, ha terminato quindi la propria gara in seconda posizione, dietro la Porsche.
24 Ore di Le Mans 2016 GARA LMP2 – 24 Ore di Le Mans 2016, nella categoria LMP2 trionfa l’Alpine A460 – Nissan n. 36 del team Signatech Alpine. Instabile dall’inizio delle prove, il meteo ha creato ancora problemi ai concorrenti delle 24 Ore di Le Mans. Sabato pomeriggio, un violento temporale ha costretto i team a scegliere pneumatici da bagnato per l’inizio della corsa. Dopo una partenza dietro la safety car – la prima volta in 84 edizioni – la corsa è cominciata realmente dopo una cinquantina di minuti. Rapidamente, le due Alpine A460 si sono portate in testa in categoria LMP2. Dopo un’ora, la Signatech-Alpine n°36 si è posizionata proprio davanti alla Baxi DC Racing n°35. Con una pista che si asciugava rapidamente e i nuovi rovesci annunciati, si sono presentate diverse opzioni strategiche in termini di pneumatici. Purtroppo, quella prescelta non si è rivelata quella vincente e le Alpine A460 sono state costrette a un pit stop supplementare, arretrando in 12° e 15° posizione dopo due ore. Le previsioni meteo, a questo punto, escludevano ulteriori precipitazioni. Al volante fin dalla partenza, Nicolas Lapierre e Nelson Panciatici non hanno tardato a rimontare in classifica prima di lasciare il volante rispettivamente a Gustavo Menezes e Ho-Pin Tung, e poi a Stéphane Richelmi e David Cheng, che hanno offerto il loro valido contributo alla corsa.Alle 21.00, a un quarto della corsa, Gustavo Menezes si è posizionato in seconda posizione con la n°36, mentre Ho-Pin Tung è rientrato nella top 10 con la n°35. Il Team è riuscito durante la notte a porre realmente le basi della vittoria, non esitando a modificare la strategia in funzione degli eventi della corsa. Così, durante una neutralizzazione con la Safety Car, il team di Philippe Sinault ha fatto rientrare la n°36 per un completo check-up preventivo. Dopo essere balzato in testa, Nicolas Lapierre ha ceduto il volante a Gustavo Menezes. Per la sua prima partecipazione alla 24 Ore, il Californiano si è impegnato a fondo nelle sue tre ore di turno al volante, permettendo alla Signatech-Alpine di distaccarsi ampiamente dal gruppo! Al momento del passaggio del testimone a Nicolas Lapierre, intorno alle 4 del mattino, la performance è stata applaudita dai fan presenti. Poco dopo, Ho-Pin Tung ha ricevuto la stessa accoglienza, dopo aver realizzato, a sua volta, un quadruplice stint all’insegna delle performance e della costanza. Risalito in sesta posizione, il Cinese è stato sostituito da Nelson Panciatici. Riprendendo la corsa a un ritmo altrettanto veloce, il francese ha guadagnato ancora due posti all’alba. Tuttavia, la gara della n°35 è terminata alle 7.05, per un’uscita di pista provocata da un problema meccanico. Dopo un contatto con il muro della chicane Forza, Nelson è stato costretto a ritirarsi.
Reagendo alla delusione, l’équipe si è concentrata sulla n°36, leader con un giro di anticipo. Con ritmo regolare nonostante la densità del traffico, Stéphane Richelmi ha consolidato il lavoro dei compagni di squadra durante la maggior parte della mattinata. Spettava poi a Nicolas Lapierre accollarsi la responsabilità e l’onore di superare il traguardo. Dopo tre stint altrettanto perfetti dei precedenti, Nicolas ha regalato al Team Signatech-Alpine la sua prima vittoria a Le Mans. Alpine aggiunge così un nuovo trofeo al suo palmarès già invidiabile. Tutti gli appassionati ricordano ancora la vittoria assoluta della A442B di Didier Pironi e Jean-Pierre Jaussaud nel 1978. Questo successo in LMP2 costituisce, inoltre, la settima vittoria nella categoria alla 24 Ore di Le Mans e il secondo miglior risultato di Alpine al traguardo della mitica corsa.
24 Ore di Le Mans 2016 TRIONFO FORDGTE Pro – La Ford GT n. 68 del team Ford Chip Ganassi, alla cui guida si sono alternati Sébastien Bourdais (FRA), Joey Hand (US) e Dirk Müller (GER), si aggiudica la vittoria di categoria LM GTE Pro alla 24 Ore di Le Mans 2016. Il successo a Le Mans, che riaccende lo storico duello con la Ferrari, giunge a 50 anni esatti dalla epica vittoria di Ford a Le Mans nel 1966, con 3 GT40 a occupare tutti i gradini del podio. Per la Ferrari 488 GTE il secondo posto tricolore con il trio Giancarlo Fisichella/Toni Vilander/Matteo Malucelli. La vittoria di Le Mans giunge a soli 395 giorni dal primo giro in pista della Ford GT, il 20 maggio 2015, al Calabogie Motorsports Park in Canada. Uno sforzo titanico da parte del team Ford Chip Ganassi, che ha trasformato la supercar dell’Ovale Blu in una racing car vincitrice di Le Mans in poco più di un anno. Dopo una battaglia titanica con la Ferrari n. 82, la Ford GT n. 68 ha preso il comando per l’ultima volta alla 20° ora di gara. Hand era al volante nelle 3 occasioni che Ford ha superato la Ferrari, riaccendendo la rivalità di 50 anni fa tra le due case automobilistiche. Con la sua 175a vittoria come proprietario del team, Chip Ganassi diventa l’unico nella storia a vincere la 500 Miglia di Indianapolis, la 500 Miglia di Daytona, la 400 Miglia di Brickyard, la 24 Ore di Daytona, la 12 Ore di Sebring e la 24 Ore di Le Mans.
24 Ore di Le Mans 2016 GARA GTE-Am – Nella categoria GTE-Am è arrivata la grande soddisfazione per la Ferrari, dove gli americani di Scuderia Corsa, Bill Sweedler, Townsend Bell e Jeff Segal, al volante della 458 Italia numero 62 con la quale erano già stati terzi nel 2015, hanno centrato il successo regalando per il secondo anno consecutivo la vittoria alla Ferrari in questa classe (nel 2015 ci aveva pensato il team SMP Racing). Per la Casa di Maranello è il 35° successo a Le Mans (9 assoluti, 26 di categoria). Sweedler, Bell e Segal, dopo qualifiche a dir poco difficili, sono riusciti a recuperare rapidamente terreno lottando con Aston Martin e Porsche per le prime 12 ore di gara e prendendo poi il comando nella notte. Molto brillante anche la gara di altre due Ferrari 458 Italia: la numero83 di AF Corse, con François Perrodo, Emmanuel Collard e Rui Aguas che grazie al secondo posto prendono il largo in campionato, e la numero 61 del team di Singapore Clearwater Racing, con Weng Sun Mok, Keita Sawa e Rob Bell, quarta. Da segnalare, dopo un inizio difficilissimo, il sesto posto della vettura numero 60 del team danese Formula Racing, con Johnny Laursen, Mikkel Mac Jansen e Christina Nielsen.
WEC | 24 ORE DI LE MANS 2016 LA GARA ORDINE D’ARRIVO
Pos
#
Piloti
Auto
Class
Giri
Tempo
1
2
Romain Dumas Neel Jani Marc Lieb
Porsche 919 Hybrid
LMP1
384
2
5
Anthony Davidson Kazuki Nakajima Sébastien Buemi
Toyota TS050 Hybrid
LMP1
383
1 lap
3
6
Stéphane Sarrazin Kamui Kobayashi Mike Conway
Toyota TS050 Hybrid
LMP1
381
3 laps
4
8
Lucas Di Grassi Loïc Duval Oliver Jarvis
Audi R18
LMP1
372
12 laps
5
7
Andre Lotterer Marcel Fassler Benoit Tréluyer
Audi R18
LMP1
367
17 laps
6
36
Nicolas Lapierre Gustavo Menezes Stéphane Richelmi
Alpine A460
LMP2
357
27 laps
7
26
Will Stevens Roman Rusinov René Rast
Oreca 05
LMP2
357
27 laps
8
37
Vitaly Petrov Viktor Shaytar Kirill Ladygin
BR01
LMP2
353
31 laps
9
42
Nick Leventis Danny Watts Jonny Kane
Gibson 015S
LMP2
351
33 laps
10
33
Tristan Gommendy Pu Junjin Nick de Bruijn
Oreca 05
LMP2
348
36 laps
11
41
Julien Canal Nathanaël Berthon Memo Rojas
Ligier JS P2
LMP2
348
36 laps
12
27
Maurizio Mediani Nicolas Minassian Mikhail Aleshin
BR01
LMP2
347
37 laps
13
23
Paul-Loup Chatin Fabien Barthez Timothé Buret
Ligier JS P2
LMP2
347
1’50.325
14
1
Mark Webber Timo Bernhard Brendon Hartley
Porsche 919 Hybrid
LMP1
346
38 laps
15
49
Laurens Vanthoor John Pew Oswaldo Negri Jr
Ligier JS P2
LMP2
345
39 laps
16
43
Bruno Senna Ricardo Gonzalez Filipe Albuquerque
Ligier JS P2
LMP2
344
40 laps
17
30
Scott Sharp Ed Brown Johannes van Overbeek
Ligier JS P2
LMP2
341
43 laps
18
25
Michael Munemann Chris Hoy Andrea Pizzitola
Ligier JS P2
LMP2
341
9.817
19
68
Sébastien Bourdais Joey Hand Dirk Müller
Ford GT
LMGTE PRO
340
44 laps
20
82
Giancarlo Fisichella Toni Vilander Matteo Malucelli
Ferrari 488 GTE
LMGTE PRO
340
1’00.200
21
69
Ryan Briscoe Scott Dixon Richard Westbrook
Ford GT
LMGTE PRO
340
1’24.794
22
66
Stefan Mücke Olivier Pla Billy Johnson
Ford GT
LMGTE PRO
339
45 laps
23
40
Tracy Krohn Nic Jonsson Joao Barbosa
Ligier JS P2
LMP2
338
46 laps
24
95
Marco Sorensen Nicki Thiim Darren Turner
Aston Martin Vantage
LMGTE PRO
338
1’43.107
25
97
Fernando Rees Richie Stanaway Jonathan Adam
Aston Martin Vantage
LMGTE PRO
337
47 laps
26
63
Jan Magnussen Antonio García Ricky Taylor
Chevrolet Corvette C7R
LMGTE PRO
336
48 laps
27
62
William Sweedler Townsend Bell Jeff Segal
Ferrari F458 Italia
LMGTE AM
331
53 laps
28
83
François Perrodo Emmanuel Collard Rui Aguas
Ferrari F458 Italia
LMGTE AM
331
2’54.897
29
88
David Heinemeier Hansson Patrick Long Khaled Al Qubaisi
Porsche 911 RSR
LMGTE AM
330
54 laps
30
12
Nick Heidfeld Nelson Piquet Jr. Nicolas Prost
Rebellion R-One
LMP1
330
27.381
31
61
Rob Bell Mok Weng Sun Keita Sawa
Ferrari F458 Italia
LMGTE AM
329
55 laps
32
77
Richard Lietz Michael Christensen Philipp Eng
Porsche 911 RSR (2016)
LMGTE PRO
329
1’01.994
33
22
Erik Maris Vincent Capillaire Jonathan Coleman
Ligier JS P2
LMP2
328
56 laps
34
86
Michael Wainwright Adam Carroll Ben Barker
Porsche 911 RSR
LMGTE AM
328
2’06.472
35
48
Jeroen Bleekemolen Ben Keating Marc Goossens
Oreca 03R
LMP2
323
61 laps
36
60
Christina Nielsen Johnny Laursen Mikkel Mac
Ferrari F458 Italia
LMGTE AM
319
65 laps
37
99
Gary Hirsch Liam Griffin Andrew Howard
Aston Martin Vantage V8
LMGTE AM
318
66 laps
38
50
Pierre Ragues Yutaka Yamagishi Jean-Philippe Belloc