Sinistro stradale all’estero e nuova proposta di direttiva europea

Maggiore tutela per il danneggiato di un sinistro che si è verificato all'estero con proposta di una direttiva europea mirata ad armonizzazione il sistema assicurativo

Quando si parla di risarcimento del danno derivato da un sinistro stradale verificatosi in uno dei “Paesi fondatori” dell’UE le problematiche da affrontare sono molteplici e di difficile soluzione.
Se poi si pensa ad un sinistro verificatosi in un Paese, pur membro dell’Unione Europea, con un reddito pro capite molto basso (ad es. la Romania) i problemi diventano insormontabili e il risarcimento che la vittima potrà ottenere, rapportato al costo della vita nel proprio paese d’origine, è inappropriato ed ingiusto.

C’è un vero rebus sulle assicurazioni i cui costi in Italia sono al di sopra della media delle altre nazioni, con l’assurdo che mentre ad un italiano senza assicurazione viene confiscato anche il mezzo, uno straniero può liberamente circolare con l’assicurazione scaduta e non è passibile di multa!

SINISTRO AUTO ESTERO PROBLEMATICHE

Per cercare di moderare le problematiche dei sinistri transfrontalieri, almeno all’interno dell’UE, sono stati emanati degli atti normativi che cercano, nel limite del possibile, di orientare gli Stati membri.
L’ultimo atto di indirizzo è stato presentato il 24 maggio scorso, dalla Commissione Europea, sotto forma di direttiva. La proposta, in estrema sintesi, è diretta a risolvere le seguenti problematiche:

Come accennato il testo elaborato dalla Commissione è una direttiva che, a differenza dei regolamenti, non ha efficacia diretta negli Stati membri ma deve essere attuata tramite una legge nazionale e, in più, per ora è solo una proposta e deve essere approvata dalle istituzioni comunitarie. Ciò che rileva maggiormente, allo stato attuale, è il fatto che la medesima proposta deriva dalle problematiche che sono state segnalate all’UE dai cittadini e dalle associazioni di categoria europee il che dimostra come le problematiche evidenziate sopra sono tutt’altro che remote e pongono, chi va all’estero, in una condizione svantaggiata.

In Italia, infatti, gli utenti della strada sono efficacemente protetti da un sistema assicurativo dettagliatamente disciplinato dal codice delle assicurazioni private che in caso di liquidazione coatta amministrativa dell’impresa di assicurazioni è previsto l’intervento del Fondo di garanzia per le vittime della strada che si occuperà di risarcire il danneggiato.

SINISTRO AUTO ESTERO TUTELA DEL DANNEGGIATO

Ciò che più ci interessa, quindi, della proposta di direttiva in commento è la tutela offerta al danneggiato di un sinistro che si è verificato all’estero.

In materia si segnala, senza pretese si esaustività, come la legge che disciplina non solo la colpevolezza, il che sembra ovvio, ma il risarcimento del danno è la legge dello Stato nel quale si è verificato l’incidente.
Per comprendere meglio il problema è utile fare un esempio concreto.
Poniamo il caso che Tizio, italiano, decida di recarsi in un altro Paese europeo con la propria motocicletta. Arrivato a destinazione un’automobilista gli taglia la strada e Tizio muore nell’incidente. A questo punto la moglie ed i figli di Tizio come si dovranno comportare?

Per prima cosa dovranno chiedere alla CONSAP chi è il mandatario, nominato in Italia, dall’impresa di assicurazione del responsabile del sinistro (la procedura è descritta qui https://www.consap.it/servizi-assicurativi/organismo-di-indennizzo-italiano/procedure-e-modulistica/). La possibilità di rivolgersi ad un interlocutore in Italia è di certo un vantaggio ma le problematiche sono altre.
Come anticipato, infatti, per sapere se la colpa del sinistro è di Tizio o dell’automobilista non si dovrà applicare il Codice della Strada Italiano ma la legge che regola la circolazione nel luogo del sinistro; ciò pare anche ovvio ma la problematica, legislativa, riguarda anche:

Insomma un rebus al quale una proposta di una nuova direttiva Europea in materia cerca di far luce.
La proposta di direttiva è consultabile QUI

SINISTRO STRADALE ESTERO COME TUTELARSI

Il consiglio che possiamo dare per essere più tranquilli e in attesa che si proceda ad una armonizzazione effettiva del sistema assicurativo non ci resta che giocare d’anticipo e stipulare una polizza assicurativa personale che ci protegga, a prescindere dalle assicurazioni dei residenti nello Stato che intendiamo visitare.

Leggi anche il decreto legislativo Decreto Legislativo 30 giugno 2003, n. 190

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