L’industria automobilistica è da tempo un pilastro dell’innovazione ingegneristica, ma con la crescente enfasi sulla sostenibilità, anche i processi di fine vita dei veicoli sono diventati cruciali. In questo contesto, il recupero dell’alluminio da componenti come motori, testate, scatole cambio e radiatori rappresenta un elemento fondamentale dell’economia circolare. L’alluminio è un metallo leggero, robusto e inestimabile, sempre più utilizzato per l’alleggerimento delle auto, e la sua capacità di essere riciclato all’infinito lo rende la risorsa perfetta per la rifusione.
Attraverso processi meccanici avanzati di smantellamento, triturazione e separazione, i rottami metallici vengono trasformati in Materia Prima Secondaria (MPS), garantendo un risparmio energetico che può superare il 90% rispetto alla produzione primaria e riducendo drasticamente l’impatto ambientale della filiera. Questo processo non solo valorizza gli scarti, ma alimenta direttamente la produzione di nuove leghe ad alte prestazioni per le auto di prossima generazione.
Stellantis attraverso la sua divisione per l’economia circolare, SUSTAINera, ha deciso che i motori a fine vita non vanno più semplicemente rottamati e dimenticati: devono essere smontati, selezionati e rigenerati.
Recupero dell’alluminio riciclato
Il recupero dell’alluminio da veicoli fuori uso, come motori, radiatori e scatole cambio avviene in diverse fasi per poi riutilizzarlo in fusione per produrre componenti dell’auto, dai motori ad altro.
1. Il Riutilizzo dell’Alluminio
L’alluminio recuperato dalle auto viene reimmesso nel mercato sotto forma di nuove leghe, pronte per vari settori. In particolare, per il settore automobilistico:
- Nuovi Componenti Automobilistici: l’alluminio riciclato ad alte performance viene utilizzato per produrre:
- Motori, testate, scatole cambio e differenziale.
- Componenti strutturali e telai.
- Nuovi radiatori e sistemi idraulici.
- Ruote in lega.
- Altri Settori: l’alluminio riciclato trova impiego anche in:
- Edilizia (es. infissi e profili).
- Imballaggi (lattine, contenitori, etc.).
- Elettronica e altri beni di consumo.
2. Il Processo di Recupero
L’alluminio da componenti come blocchi motore, testate, cambi e radiatori (che spesso sono leghe di rame e alluminio) viene recuperato attraverso diverse fasi:
- Smantellamento e Raggruppamento: dopo la messa fuori uso del veicolo, le parti contenenti alluminio vengono separate dagli altri materiali.
- Triturazione/Macinazione: il materiale, specialmente nei radiatori o in componenti misti, viene spesso triturato o macinato da macchinari specializzati (come trituratori monoalbero o mulini a martelli). Questo serve a ridurre le dimensioni e liberare i diversi metalli.
- Separazione: questa è la fase cruciale per ottenere alluminio di alta qualità. Si utilizzano tecnologie avanzate per separare l’alluminio da:
- Rame e altri metalli non ferrosi (spesso presenti nei radiatori).
- Metalli ferrosi (come l’acciaio e il ferro), spesso attraverso magneti.
- Residui non metallici (plastiche, fibre, ecc.).
- Sistemi a correnti parassite (Eddy Current) e, in alcuni casi, lettori a raggi X di ultima generazione, assicurano una pulizia e separazione molto accurate.
- Fusione: l’alluminio di scarto purificato (o “pronto forno”) viene fuso in forni a temperature elevate (circa 700∘C). Durante la fusione è possibile regolare la composizione chimica per creare leghe specifiche.
- Colata: l’alluminio fuso viene colato in stampi per formare lingotti o billette, che costituiscono la Materia Prima Secondaria (MPS).
3. I Vantaggi del Riciclo
Il riciclo dell’alluminio è estremamente vantaggioso:
- Risparmio Energetico: il riciclo dell’alluminio richiede fino al 95% in meno di energia rispetto alla sua produzione partendo dalla materia prima (la bauxite).
- Riduzione delle Emissioni: si ottiene una drastica riduzione delle emissioni di CO2 (circa il 92,5% in meno rispetto all’alluminio primario).
- Sostenibilità: l’alluminio è riciclabile al 100% e all’infinito senza perdere le sue proprietà. Contribuisce a minimizzare lo sfruttamento delle materie prime vergini e riduce i conferimenti in discarica.
L’uso di leghe di alluminio da riciclo nei nuovi veicoli contribuisce a rendere l’intero ciclo di vita dell’automobile più sostenibile.
SUSTAINera di Stellantis recupera l’alluminio
In collaborazione con il partner storico SOREMO, specializzato nel trattamento dei veicoli a fine vita (End-of-Life Vehicles, ELV), Stellantis ha lanciato una filiera chiusa di recupero dell’alluminio, trasformando ogni componente dismesso in una risorsa pronta per tornare in circolazione.
In occasione di POLLUTEC 2025, è stato presentato un sistema innovativo per il recupero dell’alluminio dai motori a fine vita. Non si tratta di salvare singoli pezzi: i motori dismessi vengono smontati, separati, fusi e ricreati. In pratica, i componenti dei vecchi motori diventano materia prima per nuovi propulsori.
Il processo inizia nei centri di smontaggio Stellantis, come il Circular Economy Hub di Torino, dove i motori dismessi vengono selezionati e inviati agli impianti SOREMO. Qui ogni pezzo è analizzato con precisione: i metalli vengono identificati, trattati e raffinati.
Il risultato finale sono lingotti di alluminio ad alta purezza, pronti per essere fusi nella fonderia di Mulhouse e trasformati in nuovi motori. In altre parole, lo stesso metallo che per anni ha viaggiato sotto un cofano torna su strada, ma in una nuova forma.
Oltre all’alluminio, SUSTAINera recupera anche rame, plastica, batterie e componenti elettronici, provenienti dai veicoli dismessi, dagli scarti industriali e dai residui di manutenzione post-vendita. L’obiettivo è dare nuova vita a materiali che fino a ieri erano destinati allo smaltimento, creando un ecosistema circolare completo.
Al centro di questa rete opera SUSTAINera Valorauto, la joint venture che coordina la gestione degli ELV per clienti aziendali e privati. La sua funzione è garantire che ogni componente, una volta disassemblato, possa essere tracciato, valutato e reintrodotto nel ciclo produttivo o commerciale, rafforzando la catena del valore del riciclo.