Previsione BYD: anche le Case auto cinesi in bancarotta

BYD stima una serie di fallimenti a catena nel settore auto: riusciranno a sopravvivere 20 produttori dopo la guerra dei prezzi

Con la guerra dei prezzi bassi che si combatte in Cina fra le Case auto, il gigante BYD stima una serie di fallimenti a catena nel settore: alla fine, riusciranno a sopravvivere 20 produttori. A margine del Salone di Monaco, Stella Li, vicepresidente esecutivo del colosso di Shenzhen, spiega perché 109 società saranno costrette a chiudere. È la selezione di Darwin già evocata dall’ex CEO Stellantis Tavares a proposito della competizione sfrenata fra le aziende.

Previsione BYD: solo 20 Case dopo i fallimenti

Alla base del ragionamento di Build Your Dreams il fatto che i margini di profitto – se ci sono – crollano. Non si regge sul lungo termine, fra listini ultra tagliati, promozioni di ogni tipo. Il tutto in parallelo all’evoluzione tecnologica del powertrain elettrico e dell’abitacolo, con aiuti alla guida futuristici, che richiedono investimenti immediati enormi. Il sopravvissuto tipo ha grande robustezza finanziaria, sinergie nel Gruppo, capacità di adattamento, possibilità di beneficiare della riduzione della concorrenza sui prezzi, coi consumatori che tenderanno a scegliere le auto in base all’esperienza di guida. Come BYD e pochi altri che non saranno espulsi da un mercato iper-competitivo.

Pure BYD risente del problema in piccola parte: nel secondo trimestre, ha registrato utili e ricavi inferiori alle attese, penalizzato dagli sconti. Citi ha rivisto al ribasso le stime di vendita annuale: da 5,8 milioni di auto quest’anno, 7,2 milioni nel 2026 e 8,4 milioni nel 2027, si scende rispettivamente a 4,6 milioni, 5,4 milioni e 6 milioni. Lo scorso anno BYD aveva targato 4,3 milioni di mezzi.

Ribassi e sconti nel mirino del governo Cinese

Il settore auto, così tanto caldo in tema di ribassi senza fine, è al centro degli attacchi del presidente Xi Jinping contro le guerre sui prezzi selvaggi nate dall’eccesso di capacità produttiva. Secondo i funzionari governativi, gli sconti eccessivi aggravano la deflazione. Secondo AlixPartners, delle 129 marche che vendono NEV (auto a nuova energia), ossia BEV elettriche più PHEV ibride plug-in, solo 15 resteranno finanziariamente sostenibili entro il 2030. Anche Xpeng prevede che l’industria globale dell’auto si ridurrà a una cerchia ristretta di grandi player.

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