Era il 1993 quando debuttò la Peugeot 306, berlina del segmento C che andava a sostituire la non troppo apprezzata 309. A migliorare le cose ci pensò Pininfarina con un design che si ispirava alla linea della più piccola Peugeot 106 che da qualche anno riscuoteva sul mercato un bel successo di vendite.
Anche internamente la Peugeot 306 migliorò rispetto alla precedente 309, che grazie al passo allungato pari a 2.580 mm consentiva agli occupanti di stare più comodi grazie all’abitabilità migliorata, uno spazio intero più generoso anche per i bagagli. Dal punto di vista meccanico la Peugeot 306 manteneva lo schema precedente con trazione anteriore e motore anteriore trasversale. Le motorizzazioni a benzina al debutto erano tre: 1.4, 1.6 e 1.8 litri con una potenza che andava da 75 a 103 CV tutte abbinate a un cambio manuale a 5 marce. Fu nel 1994 che Peugeot mise in listino la versione a 3 porte, e debuttò così il modello più potente della gamma più: la Peugeot 306 S16.
La Peugeot 306 S16, era motorizzata con un propulsore quattro cilindri bilatero da 2.0 litri di cilindrata e 16 valvole con 155 CV a 6.500 g/m, e una coppia di 187 Nm, praticamente lo stesso della 405 Mi16. Dalla 306 S16 vena sviluppata la plurivittoriosa 306 Maxi da 255 CV e un vistoso body kit, una vettura che negli anni ’90 dominò incontrastata nei rally. Nel 1998 raggiunse addirittura la potenza di 280 CV!
Peugeot 306 S16 e GTi
