Shell Eco-Marathon, il Politecnico di Torino vince con un auto a bioetanolo

Il team H2politO del Politecnico di Torino, con il suo veicolo JUNO, si è aggiudicato il premio honourable mention per il “Veichle Design Award (Urban Concept)” alla Shell Eco-marathon 2020

Per l’edizione 2020 la Shell Eco-marathon, storico evento dedicato all’innovazione e alla mobilità sostenibile, ha trasferito il proprio campo di gara dal circuito di Londra a una pista virtuale, a causa del Covid-19. Un modo alternativo per dare comunque alle squadre di giovani universitari e delle scuole secondarie superiori europee la possibilità di dimostrare, seppur da remoto e le loro competenze ingegneristiche.

Gara virtuale Shell Eco-Marathon 2020

I team partecipanti alla Shell Eco-Marathon 2020 nella gara virtuale non sono stati chiamati come da tradizione a percorrere quanti più km con il minor consumo di carburante, ma hanno potuto gareggiare per la conquista degli “Off Track Awards”: riconoscimenti extra pista dedicati alle categorie Communication, Technical Innovation, Design and Safety Award.

Shell Eco-Marathon 2020 a causa del Covid-19 si è spostato dal circuito di Londra a una pista virtuale

Ad aggiungersi, un premio extra per il grande spirito di perseveranza nel contrastare le avversità.

Team H2politO del Politecnico di Torino vince la Shell Eco-Marathon 2020

Alla cerimonia di premiazione del 30 Giugno, sul podio virtuale, l’Italia ha raggiunto il gradino più alto con il Team H2politO del Politecnico di Torino, che si è aggiudicato una honourable mention per il “Vehicle Design Award (Urban Concept)”.

I giudici della gara hanno così giustificato la loro scelta: “Il team H2politO ha fornito un’eccellente giustificazione delle decisioni prese in fase di progettazione della vettura, la quale ha spiccato per grandi doti di autonomia e per i miglioramenti della trasmissione che hanno aumentato l’efficienza del veicolo”.

Auto a bioetanolo Juno alla Shell Eco-Marathon 2020

Il veicolo che è valso la menzione d’onore al team torinese si chiama JUNO, una monoposto a combustione interna che ha fatto il suo esordio in pista alla Shell Eco-marathon Europe nel 2019. Costruito con l’obiettivo di minimizzare le masse e aumentare la rigidezza torsionale, in modo da garantire un’elevata efficienza e allo stesso tempo assicurare la sicurezza del pilota.

Auto a bioetanolo Juno del Team H2politO

Per raggiungere tali obiettivi il Team ha lavorato in tutti gli ambiti: dal telaio, realizzando una monoscocca in fibra di carbonio, all’elettronica, progettando schede elettroniche ad hoc, dalla meccanica, attraverso la realizzazione dei triangoli delle sospensioni in additive manufacturing e della trasmissione epicicloidale monomarcia, all’ottimizzazione aerodinamica attraverso apposite appendici, al powertrain, ottimizzando un motore 50 cc e trasformandolo da carburatore a iniezione diretta non più alimentato a benzina ma a bioetanolo.

“Nonostante la difficoltà del momento e l’impossibilità di frequentare i laboratori del Politecnico – dichiara l’ing. Massimiliana Carello, Faculty Advisor del Team – il Team H2politO ha continuato ad impegnarsi lavorando da casa.

Ing. Massimiliana Carello, Faculty Advisor del Team H2politO del Politecnico di Torino

Il Premio è un bel riconoscimento per i ragazzi, perché sanno che non bisogna mollare mai e che la competizione inizia già in fase di progettazione. E ora ci prepariamo per la gara 2021, perché occorre sempre guardare avanti!”

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