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Rimborsi pedaggi autostradali per ritardi, come funziona la nuova app dedicata

Tempistiche e criteri per ottenere il rimborso del pedaggio autostradale in caso di ritardi causati da cantieri e deviazioni tramite l’app dell’Autorità di regolazione dei trasporti (ART).

L’Autorità di regolazione dei trasporti (ART) ha approvato una delibera che introduce un sistema di rimborsi automatici dei pedaggi in caso di ritardi in autostrada causati dai cantieri programmati, tramite un’app nazionale.

Anche se la delibera è già entrata ufficialmente in vigore, prima che il sistema diventi operativo a tutti gli effetti serviranno ancora alcuni passaggi tecnici tra lo Stato e i concessionari autostradali. In pratica, ci vorrà un po’ di tempo prima che tutto funzioni davvero.

Le prime scadenze da tenere d’occhio sono due: l’1 giugno 2026, quando il nuovo sistema partirà sulle tratte gestite da un solo operatore, e l’1 dicembre 2026, quando toccherà invece alle tratte dove intervengono più concessionari, come nel caso della Milano–Venezia.

Come funziona l’app per chiedere il rimborso

La novità principale è l’introduzione di un’app nazionale, obbligatoria per tutti i concessionari. L’app è già in fase di sviluppo e avrà un compito semplice: informare l’utente quando ha diritto a un rimborso e permettere di riceverlo in tempi rapidi.

Basterà registrarsi, e in caso di ritardi dovuti a cantieri programmati si riceverà una notifica entro dieci giorni. Il rimborso arriverà poi nel giro di cinque o dieci giorni. Chi preferisce non usare l’app potrà comunque fare richiesta tramite i canali ufficiali dei concessionari.

Non tutti i ritardi danno diritto al rimborso. Il sistema è pensato solo per i cantieri programmati. Sono quindi esclusi:

  • i lavori urgenti,
  • i cantieri mobili (almeno nella fase iniziale),
  • gli incidenti,
  • gli eventi meteorologici eccezionali.
Rimborso pedaggio autostradale, come funziona il cashback di Autostrade
Rimborso pedaggio autostradale, come funziona il cashback di Autostrade

Il calcolo del ritardo tiene conto di vari elementi: la durata del cantiere, eventuali deviazioni, restringimenti della carreggiata o utilizzo della corsia di emergenza.

Come vengono calcolati gli importi

Il rimborso dipende dal ritardo accumulato. La normativa introduce uno “scostamento orario”, cioè la differenza tra il tempo realmente impiegato e quello che si dovrebbe impiegare viaggiando a una velocità di riferimento.

Le soglie sono diverse in base alla lunghezza del percorso:

  • per distanze fino a 30 km il rimborso scatta sempre;
  • tra 30 e 50 km serve un ritardo di almeno 10 minuti;
  • oltre 50 km il ritardo minimo è di 15 minuti.

L’importo rimborsato non può comunque superare il pedaggio pagato.

Cosa succede se il traffico è completamente bloccato

Quando si resta fermi per tempi molto lunghi a causa dei cantieri, i rimborsi aumentano:

  • 50% del pedaggio tra 60 e 119 minuti,
  • 75% tra 120 e 179 minuti,
  • 100% oltre le tre ore.

Inoltre se il rimborso dovuto è inferiore a 10 centesimi, non viene pagato subito. L’importo viene accumulato e diventa esigibile una volta superato 1 euro.

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