Il riscaldamento domestico si può ottenere anche sfruttando la geotermia, che è un principio che sfrutta il calore naturale della Terra per ottenere energia termica. In poche parole, si tratta di utilizzare il calore naturalmente prodotto dal nucleo del nostro pianeta che si diffonde anche a poche decine di metri sotto la superficie.
Il principio della geotermia è piuttosto noto e utilizzato in diversi contesti, ma quello che succede a Torino è unico in Italia: grazie a un brevetto del Politecnico di Torino, sarà possibile utilizzare la metropolitana, per ottenere calore in inverno e raffrescare gli ambienti in estate.
Il tutto utilizzando un elemento già strutturalmente presente nelle gallerie, cioè il “concio”, la struttura di calcestruzzo armato che riveste i tunnel e che, nel progetto del Politecnico, diventa “energetico”, cioè viene integrato con tubi contenenti un fluido che scambia il calore con il terreno circostante e lo può trasportare in superficie.
Riscaldamento domestico grazie alla metropolitana
Il primo “concio energetico” italiano per il riscaldamento domestico si chiama Enertun e grazie alle sue potenzialità è stato finanziato dal Politecnico di Torino attraverso il bando Proof of Concept, dedicato alla validazione e prototipazione delle tecnologie.
Il concio è stato installato a scopo sperimentale nella tratta Lingotto-Bengasi della linea 1 della metropolitana di Torino in fase di costruzione.
Enertun è un elemento strutturale prefabbricato di rivestimento della galleria che consente di scambiare calore con il terreno adiacente in modo da produrre energia termica. Può essere impiegato nella realizzazione di gallerie scavate mediante TBM, le cosiddette ‘talpe’, trasformando la galleria stessa in un grande scambiatore di calore con il terreno per realizzare sistemi di condizionamento e riscaldamento degli edifici in superficie e per produrre acqua calda.
Il progetto di ricerca consentirà di testare lo scambio termico del prototipo di galleria energetica nel sottosuolo torinese in vista di possibili applicazioni future, come ad esempio la linea 2 della metropolitana.