DS

La DS d’epoca nelle corse e rally

La DS storica da rally ha avuto una grandissima reputazione nelle competizioni del passato. Un epopea vincente iniziata sulle strade di Montecarlo

DS STORICA DA RALLY – André Citroën aveva un’opinione piuttosto bassa delle competizioni sportive: ripeteva spesso che le sue auto erano fatte per i padri di famiglia, non per gli scavezzacollo. La sua opinione cambiò, parzialmente, con i successi delle Rosalie da record sull’autodromo di Monthléry negli anni ’30, ma il successivo arrivo dei Michelin al timone dell’azienda, portò al termine di ogni attività nel settore dello sport.

DS storica da rally

Molti piloti schierarono Traction Avant e persino 2CV in gare come la Mille Miglia o in competizioni come il celebre rally di Monte Carlo, ma si trattava di privati o scuderie che agivano senza il supporto del costruttore. La situazione iniziò a cambiare quando piloti pur sempre privati, ma su DS19, colsero brillanti successi in alcune tra le più dure competizioni.

Dopo un primo posto nella categoria “2 litri” al Monte Carlo del ’56 ed il podio completo al Rikspo Kalen finlandese l’anno successivo, la svolta vera e propria arrivò nel 1959, quando l’equipaggio composto da Paul Coltelloni, Pierre Alexandre e Claude Desrosiers, a bordo della ID19 di colore écaille blonde della moglie di Coltelloni, si aggiudicò il primo posto assoluto al 28° rally di Monte Carlo 1959.
Era il 25 gennaio, la ID19 con numero di gara 176 si era aggiudicata la corsa con 308 punti di penalità staccando di 22 punti la Simca Aronde dell’equipaggio Thomas-Delliere. Coltelloni, che nella vita si occupava di calzature, ricevette la coppa dalle mani della principessa Grace di Monaco. Cominciava un’epopea.
Citroen ID19 Monte Carlo Rally 1959

Vittore DS storica da rally

Il palmarès della DS storica da rally si allungava gara dopo gara: ovunque il fondo stradale era reso difficile da neve, ghiaccio, fango o impervie pietraie, le ID e DS passavano con agilità. Le caratteristiche del telaio della DS, unite alla disposizione “tutto avanti”, permettevano a queste auto di restare controllabili anche su fango e ghiaccio. Al seguito di queste auto, al fianco dell’Ecurie Paris-Île-de-France, c’erano i meccanici di Citroën Italia, capitanati da Camillo Saini che era allora a capo dell’ufficio tecnico: Saini aveva lavorato a fianco dei progettisti della DS – Magés, Bertoni e Lefebvre – e godeva della massima considerazione da parte del Super Contrôle, il dipartimento che soprintendeva tutte le attività tecniche, incluse le competizioni. 

La squadra dei meccanici di Milano curava l’assistenza durante il passaggio dall’Italia delle vetture impegnate nelle competizioni e spesso le seguiva anche in territorio estero, come la Iugoslavia e la Bulgaria, dove la Liegi-Sofia-Liegi arrivava prima di volgere verso nord e puntare nuovamente sulla capitale belga. La manifestazione vide primeggiare più volte le ID e DS ingaggiate da Citroën, con una vittoria assoluta nel 1961 (1° Lucien Bianchi con George Harris, 3° Bob Neyret con Jacques Terramorsi) e con molti altri piazzamenti e vittorie di squadra negli anni successivi.

Nel 1963, ben quattro DS19 arrivarono tra le prime dieci vetture con gli equipaggi Bianchi-Ogier al 3° posto, Lageneste-Bertaud al 5°, Guichet-Coltelloni settimi e Gendebien-Lemortier decimi. Nel 1966, a sorpresa, Cotton riuscì a piazzare la DS21 targata 8625 SC 75 guidata da Pauli Toivonen al primo posto al rally di Monte Carlo, mentre Lucette Pointer si aggiudicava la Coppa delle Dame. La vittoria, in un primo tempo, era stata assegnata alle Mini della scuderia BMC che, però, furono squalificate a causa dei loro fari anteriori con lampade allo iodio, mentre le vetture di serie erano dotate di lampadine tradizionali.
Citroen DS21 Tovoinen Rally Montecarlo 1966

DS nella storia dei Rally Raid

Gli anni successivi vedranno la vittoria assoluta delle DS in una serie impressionante di competizioni: due volte il Portogallo (1969 e 1970) e tre il Rally del Marocco (1969, 1970 e 1971), Proprio la vittoria in Marocco nel ’71 fu l’ultimo successo per René Cotton: da tempo malato, morì il 25 luglio di quell’anno. Fu sua moglie, Marlène Cotton, a prenderne il posto alla guida del team competizioni Citroën, divenendo così la prima donna a dirigere la squadra corse di un grande costruttore.  

Nel 1974, la squadra corse si aggiudicò il World Cup Rally, mentre l’ultima vittoria di una DS in competizione arrivò nel 1975, qualche mese dopo la fine della produzione, quando la DS23 di Jean Deschazeaux e Jean Plassard arrivò prima nella categoria turismo di serie e quarta assoluta al Rally del Marocco. La DS era fuori produzione, la ristrutturazione di Citroën nel quadro del nuovo gruppo PSA richiedeva economie importanti e l’impegno nelle competizioni fu notevolmente ridotto.
Citroen DS21 Tap Rally Raid

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